Diventano permanenti gli allestimenti della Tribuna e della Sala del Doge di Palazzo Grimani a Venezia. Lo storico palazzo veneziano, appartenuto a Giovanni Grimani, fino al 2019 era infatti praticamente vuoto, ed è stato poi riallestito con gran parte della collezione del patriarca di Aquileia nell’ambito della mostra Domus Grimani (qui un lungo approfondimento sulla storia del palazzo e sul riallestimento).
Domus Grimani era iniziata a maggio 2019 ed è terminata lo scorso 27 novembre: frutto della collaborazione tra la Direzione Regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, l’intervento è stato il primo passo nell’ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del Museo di Palazzo Grimani. Curato da Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto, e da Toto Bergamo-Rossi, direttore di Venetian Heritage, il progetto ha avuto origine nel maggio del 2019 con il ritorno di alcune delle sculture più preziose della collezione di Giovanni Grimani ricollocate nella Tribuna, il Camerino delle Antichità ideato da Giovanni per ospitare i marmi più preziosi della sua raccolta. Contestualmente sono state riallestite le sale che conducono alla Tribuna (il Camaron d’Oro, la Sala a Fogliami e l’Antitribuna), ricreando l’atmosfera della casa di un collezionista del Rinascimento veneziano.
Adesso è stato deciso di rendere permanenti gli ambienti delle due sale più spettacolari del palazzo nell’ambito delle attività di riordino del Museo Archeologico Nazionale di Venezia, al quale appartengono le opere della collezione Grimani. Sia Palazzo Grimani che il Museo Archeologico sono due musei della Direzione Regionale Musei Veneto del Ministero della Cultura. Rimarranno inoltre visibili gli allestimenti della Sala di Psiche, dove un intervento ha riportato alla luce il bassorilievo con la Salamandra tra le fiamme. Infine, rimarranno anche le dodici tele realizzate da Georg Baselitz, collocate nelle cornici settecentesche della Sala del Portego: sono state concesse dall’artista in comodato a lungo termine al museo.
Da fine aprile a novembre 2022 il museo ha registrato oltre 44.000 visitatori e, malgrado la discontinuità delle aperture che ha caratterizzato gli scorsi tre anni (con le chiusure relative alla misure sanitarie per il contenimento della pandemia, e l’eccezionale acqua alta che ha colpito Venezia nel novembre 2019), il Museo di Palazzo Grimani è riuscito a mantenere alta l’attenzione sulle sue attività attraverso una strategia social di successo sui suoi canali Instagram e Facebook anche nei mesi di chiusura, oltre a un programma di eventi distribuito nei vari mesi.
Venezia, rimarranno permanenti gli allestimenti della Tribuna a Palazzo Grimani |