Un’importante occasione di approfondimento della pittura mantovana del secondo Cinquecento è offerta dal restauro di tre dipinti che saranno presentati al pubblico il 28 febbraio 2025, alle ore 17:30, nell’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale di Mantova. I dipinti, oggetto di una generosa donazione effettuata lo scorso settembre in memoria di Ippolito Cazzaniga Donesmondi, collezionista mantovano, sono stati restaurati grazie al lavoro della restauratrice Emanuela Scaravelli, sotto la direzione di Sara Scatragli, funzionario restauratore di Palazzo Ducale.
Le opere oggetto del restauro sono Cristo davanti a Pilato e Gesù e la Maddalena di Teodoro Ghisi, e L’Orazione nell’orto, attribuita alla cerchia di Lorenzo Costa il Giovane. Sono già dunque due le novità rispetto a settembre: il Cristo davanti a Pilato era attribuito a Lorenzo Costa il Giovane ed è stato invece assegnato a Ghisi, mentre l’Orazione nell’orto, che era inedita, era ancora in cerca di un nome ed è stata ritenuta opera dell’ambito di Costa il Giovane (rimane dunque da trovare il nome dell’artista, ma almeno si è ristretto il cerchio: anzi, potrebbe essere proprio un’opera di Costa il Giovane, dunque gli studi sul dipinto proseguiranno). I tre dipinti, che presentavano difformità nelle condizioni conservative a causa di precedenti interventi di restauro e di vicende conservativi differenti, sono stati sottoposti a un attento intervento di conservazione. Il restauro ha riguardato tanto gli aspetti strutturali delle opere, per garantirne la corretta conservazione, quanto il recupero dei valori espressivi e cromatici originali degli artisti, mirato a restituire equilibrio e armonia alle composizioni.
La presentazione al pubblico sarà un’occasione unica per ammirare queste opere restaurate, prima di una nuova visibilità espositiva, che aiuterà a rivelare appieno il valore storico e artistico dei dipinti. Gli interessati possono confermare la partecipazione alla presentazione via modulo Google o tramite il numero di telefono dell’infopoint (0376 352100), attivo da martedì a domenica dalle 8:30 alle 13:30.
Questa donazione al Museo, che arricchisce le collezioni ducali, si inserisce in un contesto di ricerca e valorizzazione della pittura manierista mantovana, una stagione artistica che, come ricordato dalla studiosa Chiara Perina nel suo articolo del 1966, è stata a lungo trascurata ma che oggi sta ricevendo la giusta attenzione. In quell’articolo, Perina cercava di dare un volto ai protagonisti di quel periodo, ancora poco studiato all’epoca, e tra le opere analizzate figuravano proprio due delle tre tele oggetto della donazione.
La Cristo davanti a Pilato, opera che a Perina sembrava priva di una particolare originalità ma comunque legata all’insegnamento di Giulio Romano, presentava tratti stilistici che la studiosa ricollegava a Lorenzo Costa il Giovane, uno dei principali pittori del Manierismo mantovano. La stessa attribuzione, legata anche a un inventario del 1833 della marchesa Matilde Della Valle, è stata presa in considerazione da Renato Berzaghi, il quale aveva suggerito l’eventualità che il dipinto fosse proprio di Teodoro Ghisi, pittore che si distinse per la sua attività anche oltre i confini italiani, ad esempio a Seckau in Austria. E proprio a Ghisi il dipinto è stato dunque rincodotto.
Un altro dipinto della donazione è Gesù e la Maddalena, una tela attribuita a Teodoro Ghisi- La tela, che riprende una scena biblica molto amata dal Manierismo, presenta una raffigurazione intensa e toccante dei due protagonisti, segnando un apice stilistico nell’arte mantovana del secondo Cinquecento.
Infine, la terza opera, L’Orazione nell’orto, o Cristo nell’orto degli ulivi, è una composizione finora sconosciuta agli studi. Sebbene l’attribuzione non sia ancora definitiva, è ritenuto che potrebbe appartenere proprio all’ambito di Lorenzo Costa il Giovane, e non si esclude che possa essere di mano del maestro, anche se al momento è presto per esprimersi.
Il direttore di Palazzo Ducale, Stefano L’Occaso, ha sottolineato l’importanza di queste opere come un dono che arricchisce le conoscenze sulla pittura mantovana del secondo Cinquecento, periodo che, pur essendo di grande valore artistico, meriterebbe di essere più approfondito e celebrato. “Queste tele sono un prezioso dono al Museo”, dichiara L’Occaso, “e integrano le nostre conoscenze della pittura mantovana del secondo Cinquecento, un periodo che si è rivelato di grande interesse e qualità e che meriterebbe di essere consacrato con una mostra. Il Cristo davanti a Pilato è probabilmente anch’esso, come aveva già intuito Renato Berzaghi, di mano di Teodoro Ghisi; inoltre, la teletta sembra essere in qualche relazione con la pala d’altare di Ghisi, dello stesso soggetto, che trovai in Sant’Agostino a Como e che è probabilmente quella che l’artista mantovano dipinse per la Certosa di Pavia. Quanto al Cristo nell’orto degli ulivi, di dimensioni leggermente diverse dalle altre due opere, esso potrebbe spettare proprio a Lorenzo Costa il Giovane, ma è ancora presto per esprimersi. Spero, infine, che questo gesto possa essere d’esempio per altri collezionisti: donare a Palazzo Ducale può essere un atto civico, un modo per ricordare una persona cara, per partecipare alla crescita del Palazzo Ducale, la realtà culturale di Mantova che è patrimonio di tutti”.
Le tre opere, grazie alla donazione e al restauro, saranno un nuovo punto di riferimento per la riscoperta del Manierismo mantovano. Non solo arricchiscono la collezione di Palazzo Ducale, ma offrono nuove chiavi di lettura per comprendere meglio l’evoluzione dell’arte in un periodo storico di grande fermento culturale. La loro presentazione al pubblico sarà un’occasione importante per approfondire la storia di questi dipinti.