Le collezioni del Palazzo Ducale di Mantova hanno ricevuto in dono tre dipinti cinquecenteschi, di piccolo formato e a soggetto sacro, in ricordo del collezionista mantovano Ippolito Cazzaniga Donesmondi. Due delle opere sono attribuite a Lorenzo Costa il Giovane e a Teodoro Ghisi, e sono note grazie alle ricerche della compianta storica dell’arte Chiara Perina, mentre la terza è inedita.
Chiara Perina aveva già analizzato due delle opere donate in un suo articolo del 1966 pubblicato su Civiltà mantovana, gettando le basi per lo studio della pittura mantovana del pieno Manierismo, allora poco conosciuta. Il primo dipinto, un Cristo davanti a Pilato, presenta un personaggio vestito di rosso, interpretato dalla studiosa come un omaggio all’insegnamento di Giulio Romano e attribuito a Lorenzo Costa il Giovane (1535-1583), sulla base di un inventario ottocentesco. Il secondo dipinto, Gesù e la Maddalena, è attribuito invece a Teodoro Ghisi (1536-1601), pittore di rilievo internazionale, attivo in Italia e all’estero.
La terza opera, raffigurante l’Orazione nell’orto, era sconosciuta agli studi e rappresenta una novità per gli esperti. I tre dipinti, provenienti dalla collezione privata di Ippolito Cazzaniga Donesmondi e della moglie Lidia Gallico, sono giunti al museo grazie alla mediazione della Galleria Mossini. Le opere saranno sottoposte a restauro, con l’intervento affidato alla restauratrice mantovana Emanuela Scaravelli e supervisionato dal funzionario restauratore di Palazzo Ducale, Sara Scatragli, prima di essere esposte al pubblico.
“Queste tele sono un prezioso dono al Museo”, dichiara il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occaso, “e integrano le nostre conoscenze della pittura mantovana del secondo Cinquecento, un periodo che si è rivelato di grande interesse e qualità e che meriterebbe di essere consacrato con una mostra. Il Cristo davanti a Pilato è probabilmente anch’esso, come aveva già intuito Renato Berzaghi, di mano di Teodoro Ghisi; inoltre, la teletta sembra essere in qualche relazione con la pala d’altare di Ghisi, dello stesso soggetto, che trovai in Sant’Agostino a Como e che è probabilmente quella che l’artista mantovano dipinse per la Certosa di Pavia. Quanto al Cristo nell’orto degli ulivi, di dimensioni leggermente diverse dalle altre due opere, esso potrebbe spettare proprio a Lorenzo Costa il Giovane, ma è ancora presto per esprimersi. Spero, infine, che questo gesto possa essere d’esempio per altri collezionisti: donare a Palazzo Ducale può essere un atto civico, un modo per ricordare una persona cara, per partecipare alla crescita del Palazzo Ducale, la realtà culturale di Mantova che è patrimonio di tutti”.
Mantova, donati tre dipinti cinquecenteschi al Palazzo Ducale. Uno è inedito |