Critiche all'Olanda per l'acquisto del Rembrandt da 175 milioni di euro


In Olanda si discute sull'acquisto, da parte dello Stato, dell’Alfiere di Rembrandt, opera da 175 milioni di euro. Due i temi: il fatto che verrà acquistato tramite un fondo in un paradiso fiscale, e l’opportunità di spendere così tanti soldi durante la pandemia.

I Paesi Bassi stanno perfezionando l’acquisto dell’Alfiere di Rembrandt van Rijn (Leida, 1606 - Amsterdam, 1669), il capolavoro del pittore olandese entrato a far parte delle collezioni pubbliche del paese dopo la rinuncia all’acquisto da parte della Francia, come avevamo raccontato su queste pagine. L’operazione tuttavia sta subendo forti critiche dopo aver sollevato un acceso dibattito in Olanda perché lo Stato, per acquistare l’opera dalla famiglia Rothschild, gli attuali proprietari, potrebbe avvalersi di un fondo off-shore con sede nelle Isole Cook, nel Pacifico Meridionale, e la cui holding si trova invece a Saint Vincent e Grenadine, nei Caraibi: entrambi paesi considerati paradisi fiscali.

Il dipinto, di notevole importanza in quanto considerato precursore del massimo capolavoro di Rembrandt custodito nelle collezioni pubbliche olandesi, la Ronda di notte che peraltro in questi mesi è in restauro, è dunque finito nel mirino dei partiti di opposizione. “Chiediamo al Segretario di Stato”, ha detto il parlamentare indipendente Henk Otten al Guardian, “che legame ci sia tra questa transizione e la politica del governo di lotta all’evasione fiscale. Le piccole e medie imprese e i liberi professionisti che sono in ritardo di un giorno con le dichiarazioni dell’IVA ricevono immediatamente una multa pesante. Perché allora lo Stato viene coinvolto in queste costruzioni?”.

Rembrandt, Alfiere (1636; olio su tela, 118,8 x 96,8 cm)
Rembrandt, Alfiere (1636; olio su tela, 118,8 x 96,8 cm)

La ministra della cultura olandese, Gunay Uslu, ha fatto sapere che prima del voto a favore dell’acquisto è stata effettuata la dovuta due diligence, l’attività di approfondimento e raccolta informazioni per far sì che una trattativa si verifichi senza rischi e in maniera corretta. Ma non è solo questo il punto: si critica anche l’opportunità di spendere una cifra così alta (curiosamente la metà quasi esatta della cifra base richiesta per l’acquisto del Casino dell’Aurora a Roma, operazione su cui molti hanno auspicato l’intervento dello Stato italiano) in un momento di forte difficoltà per il settore culturale a causa del Covid. Tra l’altro in questi giorni i musei in tutti i Paesi Bassi sono addirittura chiusi, causa restrizioni governative, situazione che ha portato gli istituti dell’intero paese a protestare mercoledì con performance che hanno trasformato musei e sale concerto in palestre e saloni di bellezza (attività a cui è invece concesso di aprire). La ministra Uslu (che è una storica dell’arte) ha risposto anche a queste critiche: è comprensibile, ha detto, che l’acquisto possa sembrare “scomodo” durante una pandemia, ma ha ribadito che l’occasione di comprare l’Alfiere non si ripresenterà presto. “È un punto di svolta nella sua carriera”, ha detto, ed è un preludio alla Ronda di notte, inoltre è un dipinto che ha uno storico legame con i Paesi Bassi.

Ad ogni modo, il passaggio del Rembrandt dai Rothschild allo Stato olandese dovrebbe concludersi nel giro di un mese. Dopodiché, l’Alfiere di Rembrandt verrà portato in tour nei musei del paese, così che tutti avranno la possibilità di ammirare una delle opere più importanti di Rembrandt.


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