La Crocifissione giovanile del Beato Angelico (Giovanni da Fiesole, nato Guido di Pietro; Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455), splendida opera dell’artista ponte tra gotico e Rinascimento che era ricomparsa sul mercato nel giugno 2023, è stata acquistata dall’Ashmolean Museum di Oxford: il museo britannico ne ha dato oggi l’annuncio. L’operazione è costata 4,48 milioni di sterline (5,38 milioni di euro), e la somma è stata raccolta grazie a sovvenzioni e donazioni.
Il capolavoro del Beato Angelico, che si trova nel Regno Unito da circa due secoli, era stato venduto nel luglio 2023 a un acquirente straniero (per la cifra di 5 milioni di sterline, ovvero 5,8 milioni di euro) e rischiava di lasciare il paese. A causa del valore e dell’importanza dell’opera per la nazione, il Comitato di revisione sulle esportazioni di arte e oggetti di interesse culturale, supportato dall’Arts Council, a fine anno raccomandava al Segretario di Stato per la cultura, i media e lo sport di sospendere temporaneamente la licenza di esportazione sull’opera. Così, nel gennaio 2024, è stato annunciato il blocco temporaneo dell’esportazione dell’opera per consentire, secondo la legge inglese, a un soggetto pubblico interessato di fare un’offerta per acquistare l’opera. Il blocco temporaneo ha concesso quindi nove mesi all’Ashmolean per esprimere interesse nell’acquisire l’opera e raccogliere i fondi necessari per mantenere il dipinto nel Regno Unito. La prima scadenza era fissata al 7 aprile, tre mesi dopo l’inizio del blocco: finito questo periodo i proprietari dell’opera avevano quindici giorni per considerare offerte per l’acquisto superiori al prezzo raccomandato (fissato a 5.001.000 sterline più IVA). Passato questo periodo, la legge prevede la concessione di un ulteriore intervallo temporale di sei mesi per consentire l’avvio di trattative private.
Ed è stata proprio una vendita tramite trattativa privata che ha permesso all’Ashmolean di acquisire l’opera per 4,48 milioni di sterline, una sostanziale riduzione del suo prezzo di mercato. La legge britannica consente infatti che il Segretario di Stato possa prendere in considerazione anche offerte inferiori al prezzo raccomandato, se giunte attraverso la procedura di vendita in trattativa privata. Ora acquisito, il dipinto sarà esposto al pubblico a beneficio di visitatori, studenti, studiosi e appassionati.
Il Beato Angelico è uno dei più importanti artisti del Rinascimento. I suoi dipinti sono caratterizzati da un naturalismo avvincente e dalla tavolozza di colori distintiva di blu, rosa-rosso e oro. Dipinta verso il 1420, la Crocifissione è una delle prime opere del Beato Angelico e testimonia la potenza, la bellezza e la sensibilità per cui sarebbe poi diventato noto. Un “capolavoro assoluto e indiscutibile della fase giovanile di Fra Angelico, tuttavia non appartenente al ristretto nucleo delle opere di esordio”, a detta di Angelo Tartuferi, tra i maggiori esperti del Beato Angelico.
La maggior parte dei dipinti del Beato Angelico sono affreschi di grandi dimensioni o pale d’altare monumentali che rimangono in situ nelle chiese e nei conventi domenicani nella sua città natale di Firenze e nei suoi dintorni e in Vaticano. Questo dipinto, al contrario, è una delle poche opere su tavola di piccole dimensioni sopravvissute dell’artista. È in grado di offrire una rilevante visione sia dello stile pittorico innovativo del Beato Angelico sia dello sviluppo della pittura europea più in generale.
Al momento ci sono pochissimi dipinti del Beato Angelico nelle collezioni pubbliche britanniche, un fatto notato dal Comitato di revisione quando ha preso in considerazione la sua raccomandazione. Fuori Londra, solo l’Ashmolean è abbastanza fortunato da conservare un’opera del maestro e della sua bottega nella sua collezione. Quest’opera, un trittico che raffigura la Vergine col Bambino con angeli e un santo domenicano affiancato dai santi Pietro e Paolo, è attualmente esposta nella galleria di arte italiana antica del museo. La Crocifissione sarà presto esposta accanto all’opera successiva, consentendo ai visitatori di apprezzare come lo stile dell’artista si sia sviluppato nel corso della sua carriera, e fino a che punto il suo approccio delicato ed emotivo fosse già consolidato negli anni Venti del Quattrocento.
La Crocifissione si unirà all’importante collezione di opere d’arte rinascimentali italiane dell’Ashmolean, che include dipinti di Paolo Uccello e Tiziano e importanti disegni di Raffaello e Michelangelo. L’acquisizione della Crocifissione amplia ulteriormente questa preminente collezione e ispirerà un riallestimento totale delle gallerie del museo dedicate al Rinascimento italiano, che non sono state più esposte dal 2009. L’acquisizione della Crocifissione sottolinea il ruolo dell’Ashmolean come importante centro per lo studio dell’arte rinascimentale italiana. E poi, la Crocifissione fungerà anche da risorsa didattica per l’Università di Oxford, dove sarà di particolare interesse non solo per i dipartimenti di Storia dell’arte e Storia, ma anche per il dipartimento di Teologia e Religione e per Blackfriars Hall, la comunità domenicana fondata nel 1221 situata accanto all’Ashmolean.
Ecco l’elenco di quanti hanno contribuito a raccogliere la somma: Lord Lupton, National Heritage Memorial Fund, David e Molly Lowell Borthwick, Art Fund, Headley Trust, Emmett Family, Barrie e Deedee Wigmore, John Booth, Dr Anthea Hume, Patrons of the Ashmolean Museum, Lord e Lady Sassoon, Ian e Caroline Laing, Mrs Rosamond Brown, Henry Oldfield Trust, Christian Levett, Chris Rokos, Fernside Trust, Denys e Victoria Firth, Ruddock Foundation for the Arts, Daniel Katz Gallery, Lady Heseltine, Gillian Berg, Catherine Lewis Foundation, Eddie Dinshaw Foundation, Fabrizio Moretti, Park Charitable Trust, Rockcliffe Charitable Trust, Society of Dilettanti Charitable Trust, Omnia Art Ltd., Nicholas Barber, David & Lexi Young Charitable Trust, Lord Faringdon Charitable Trust, Michael e Sue Pragnell, Francis Russell, Sir Martin Smith e Lady Smith, Cristina e Nicholas White, John e Margaret Leighfield, Dame Helen Ghosh, Sir David Scholey, The British Italian Society, Mr e Mrs Leckie, Sue e Sandy Arbuthnot, Dr Harry Dickinson, Dame Pippa Harris, Miss Elizabeth Howe OPL, Teresa Krasny, Richard Mayou, Christopher North e Sophie de Brito e Cunha-North, Mr e Mrs Michael Pelham, Adrian Sassoon, Edward Smyth, Mark Stevenson e coloro che desiderano rimanere anonimi insieme a molti altri. A questi si aggiunge l’Art Fund che ha supportato il museo nella chiusura della campagna nei suoi ultimi giorni.
Lord Lupton, presidente del Board of Visitors dell’Ashmolean Museum, afferma: “Questa acquisizione rappresenta un’ondata collettiva di sostegno da parte di tanti generosi finanziatori e individui, allineati nel desiderio che un quadro rinascimentale così importante venga condiviso con il più vasto pubblico possibile. Sono lieto che il Board dell’Ashmolean abbia svolto un ruolo così importante nella campagna e non vedo l’ora di provare la gioia e la meraviglia che il dipinto ispirerà”.
Il direttore Xa Sturgis sottolinea: “La Crocifissione del Beato Angelico è una meravigliosa acquisizione per l’Ashmolean, che trasforma la nostra prima collezione rinascimentale. Sono entusiasta che milioni di visitatori che varcano le nostre porte potranno ora ammirare questa bellissima, commovente e importante opera, il primo dipinto sopravvissuto dell’artista su un soggetto sul quale sarebbe tornato più e più volte nel corso della sua carriera. Raccogliere quasi 4,5 milioni di sterline in soli sei mesi non è stato un compito facile nel clima attuale e sono immensamente grato ai vecchi e nuovi amici che ci hanno aiutato a superare il traguardo in pochi giorni”.
La professoressa Jennifer Sliwka, responsabile del dipartimento di arte occidentale dell’Ashmolean Museum, spiega: “Il Beato Angelico fu riconosciuto come dotato di un talento raro e perfetto dal famoso artista-biografo Giorgio Vasari nel XVI secolo e la sua opera fu successivamente elogiata dal grande artista e autore vittoriano John Ruskin che la descrisse ‘più vicina al paradiso di quanto una mano o una mente umana possano mai raggiungere’. Sono entusiasta che la Crocifissione del Beato Angelico diventi di proprietà pubblica per la prima volta, consentendo ai visitatori dell’Ashmolean di sperimentare in prima persona le sue capacità pittoriche e la sua capacità di evocare profondi stati emotivi e psicologici. L’idea che questa opera innovativa e meravigliosa di uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano continuerà a ispirare e a emozionare i visitatori del museo per i secoli a venire mi riempie di gioia e sono immensamente grata agli enti finanziatori e alle persone che hanno reso possibile tutto questo per il bene di tutti noi”.
Andrew Hochhauser, Presidente del Comitato di revisione, afferma: “Il Comitato di revisione è lieto che l’Ashmolean accolga questo straordinario lavoro nella sua collezione pubblica, assicurandosi che ispirerà ed educherà persone da tutto il paese per le generazioni a venire. Questa acquisizione rappresenta il nostro impegno nel preservare i nostri tesori nazionali e nell’arricchire il tessuto culturale delle nostre comunità”.
Simon Thurley, presidente del National Heritage Memorial Fund, afferma: "Il capolavoro del Beato Angelico, la Crocifissione, essendo stato a lungo di proprietà privata, è in condizioni straordinariamente buone ed è un’aggiunta rara e degna all’importante collezione di arte rinascimentale dell’Ashmolean. Il National Heritage Memorial Fund esiste per creare una straordinaria collezione del miglior patrimonio del Regno Unito come memoriale permanente per coloro che hanno dato la vita per il Regno Unito. Siamo lieti che la Crocifissione faccia ora parte di questa incredibile collezione accessibile al pubblico”.
Jenny Waldman, direttrice dell’Art Fund, afferma: “Sono pochissimi i dipinti del Beato Angelico, uno dei grandi pittori del Rinascimento italiano, conservati nelle collezioni del Regno Unito. Sono entusiasta che, con la generosità dei nostri sostenitori e dei membri del National Art Pass, l’Art Fund sia stato in grado di aiutare l’Ashmolean Museum ad acquisire questa straordinaria aggiunta alla sua collezione, dove sarà esposta al pubblico per la prima volta in questo paese. Sono certa che il dipinto catturerà l’attenzione dei visitatori e ispirerà gli studiosi per molti anni a venire”.