Puntata 14 - 28 agosto 2013
Durata: 27'33"
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Tino di Camaino, originario di Siena dove nacque attorno al 1285, è stato uno dei più importanti scultori del Trecento, se non forse il più importante. Probabile allievo o collaboratore di Giovanni Pisano, dimostrò fin da subito di non voler rigidamente aderire allo stile del maestro per elaborare una poetica personale, fatta di grande solidità e compattezza nelle volumetrie, il tutto spesso condito da innovazioni nelle tipologie iconografiche: sua per esempio è l'invenzione di rappresentare, nel monumento funebre, la figura del defunto seduto invece che sdraiato. Tino si cimentò in diverse opere, dai monumenti ai rilievi passando per le pale scolpite, e ha lasciato tracce della sua produzione in diverse città della Toscana (Pisa, Siena, Firenze) e anche a Napoli, dove si trasferì nel 1323 e dove diede impulso alla scuola locale. Con Ilaria e Federico andiamo alla scoperta dei capolavori più significativi.
Immagine: Monumento del vescovo Orso (particolare), 1321; marmo; Firenze, Santa Maria del Fiore.
1285 circa | Tino di Camaino nasce attorno a quest'anno a Siena da Camaino di Crescentino, architetto e capomastro del cantiere del Duomo di Siena. Si forma nella bottega paterna ma forse può essere anche stato allievo di Giovanni Pisano. |
1306 | Risulta essere già presente nel Duomo di Pisa l'altare-tomba di San Ranieri, la prima opera nota dell'artista, anche se non conosciamo la data esatta di realizzazione. |
1315 | Lo scultore realizza il monumento funebre di Arrigo VII nel Duomo di Pisa: il contratto è firmato in febbraio e il 26 luglio era già portato a termine. Le statue superstiti del monumento oggi si trovano presso il Museo dell'Opera del Duomo di Pisa, mentre il sepolcro è ancora nella sua collocazione originaria. |
1317 | Tino torna nella città natale dove realizza il monumento al cardinale Riccardo Petroni. |
1318 | Lo scultore lavora nel cantiere del Duomo di Siena assieme al padre. Attorno allo stesso anno realizza l'arca di San Bartolo nella chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano, vicino a Siena. |
1319 circa | Tino diventa capomastro del cantiere del Duomo di Siena. |
1320 circa | L'artista si trasferisce a Firenze, dove realizza il monumento di Gastone Della Torre, patriarca di Aquileia, nella basilica di Santa Croce. |
1321 | Sempre a Firenze realizza il monumento del vescovo Orso, e nello stesso anno inizia a lavorare ai gruppi scultorei per il Battistero di Firenze. |
1323 | Tino si trasferisce a Napoli dove, nella chiesa di San Lorenzo Maggiore, realizza il monumento funebre della principessa Caterina d'Austria, nuora di Roberto d'Angiò, re di Napoli. |
1325 circa | Lo scultore porta a termine il monumento funebre della madre di Roberto d'Angiò, Maria d'Ungheria, nella chiesa di Santa Maria Donnaregina. |
1329 | Realizza il monumento funebre del duca Carlo di Calabria nella chiesa di Santa Chiara. |
1330 circa | Realizza una pala marmorea della quale oggi si conservano alcuni frammenti, tra i quali la Strage degli innocenti di Cava de' Tirreni. |
1335 | Sempre nella chiesa di Santa Chiara, Tino termina il monumento di Maria di Valois. |
1337 | L'artista scompare a Napoli. |