Valle di Ledro, cosa vedere: i 10 luoghi da non perdere


Cosa vedere in Val di Ledro, nel Trentino: i 10 luoghi da non perdere tra arte e natura.

Gemma nascosta tra i monti del Trentino, la Valle di Ledro, che circonda l’omonimo lago, è una meta nota per le sue bellezze naturali e il suo ricco patrimonio storico. Le acque cristalline del lago di Ledro, tra boschi rigogliosi e prati verdissimi, riflettono le montagne circostanti e creano un’atmosfera tranquilla e rilassante, offrendo la possibilità di passeggiare lungo le sue rive, noleggiare una barca, stendersi sulla spiaggia, scoprire la lunghissima storia di questa terra (le palafitte del lago di Ledro testimoniano che già durante l’età del rame la valle era abitata) o semplicemente godersi la vista. La valle di Ledro poi è circondata da paesaggi naturali spettacolari: sentieri e percorsi escursionistici attraversano boschi, pascoli e valli minori con una sorprendente varietà di flora e fauna, e diversi percorsi sono adatti anche a chi ama la bicicletta o la mountain bike. Per chi invece non ama tanto camminare, ci sono pittoreschi villaggi e borghi di montagna che consentono un’immersione nell’atmosfera autentica della valle. Tanti poi i ristoranti e le trattorie dove assaporare la cucina tipica trentina nei ristoranti e nelle trattorie della valle, lontani, anche in alta stagione, dal trambusto delle valli trentine più gettonate. La Valle di Ledro è dunque una destinazione che offre molto da vedere, che incanta con la sua natura incontaminata, la sua storia affascinante e la sua atmosfera rilassata. Sia che tu sia interessato a esplorare siti storici, fare attività all’aria aperta o semplicemente goderti la bellezza del paesaggio, questa valle offre qualcosa di speciale per ogni tipo di viaggiatore. Che cosa vedere in val di Ledro? Ecco dieci destinazioni imperdibili!

1. Il lago di Ledro

Ovviamente non si può che partire dal lago di Ledro, che si trova al centro della valle, e sul quale si affacciano i borghi di Pieve di Ledro, Mezzolago e Pur (tutte frazioni e località del Comune sparso di Ledro, che raduna tutti i borghi e i villaggi della valle). Situato a 655 metri di altitudine, i Lago di Ledro è di origine glaciale, si estende su una superficie di circa 2,18 chilometri quadrati e raggiunge una profondità massima di circa 48 metri. Le sue acque sono di un blu intenso e cristallino, incastonate tra le maestose vette delle Alpi. Il Lago di Ledro è ideale per una serie di attività acquatiche. Puoi nuotare nelle sue acque cristalline durante i mesi estivi e rilassarti sulle sue spiagge. È anche possibile noleggiare canoe e pedalò per esplorare il lago in modo tranquillo. Lungo le rive del lago ci sono inoltre diverse spiagge e aree attrezzate per pic-nic nei prati, ideali per trascorrere momenti di relax e godersi la vista. Il lago ha anche un passato cupo: fu infatti teatro bellico durante la prima guerra mondiale, tanto che la popolazione dei borghi fu interamente sgomberata, e ancora oggi, sulle montagne, è possibile visitare le linee austro-ungariche e le trincee scavate nella roccia.

Il lago di Ledro. Foto: Garda Dolomiti S.p.A. - Azienda per il Turismo Riva del Garda
Il lago di Ledro. Foto: Garda Dolomiti S.p.A. - Azienda per il Turismo Riva del Garda

2. Pieve di Ledro

Pieve di Ledro è un affascinante borgo storico situato nella Valle di Ledro. Questo pittoresco villaggio è la principale località della valle, sede del Comune di Ledro (fino al 2009 è stata Comune autonomo), e sorge trova lungo le rive settentrionali del Lago di Ledro, circondata dalle cime delle Alpi. Questa posizione offre panorami splendidi un ambiente tranquillo e rilassante. Molto caratteristico il piccolo centro storico, da cui a piedi si raggiungono le rive e le spiagge del lago. Da vedere, nel centro storico, l’antica chiesa dell’Annunciazione, edificio religioso risalente al XIII secolo ma ricostruito poi in forme maggiori nel Cinquecento e poi consacrato nel 1652: all’esterno si presenta in stile neoclassico, mentre l’interno accoglie una pala seicentesca raffigurante l’Annunciazione. Pieve di Ledro è poi punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nella natura. Numerosi sentieri ben segnalati conducono attraverso i paesaggi della val di Ledro, consentendo di esplorare la bellezza di quest’area del Trentino e delle montagne circostanti.

Pieve di Ledro. Foto: Garda Dolomiti S.p.A. - Azienda per il Turismo Riva del Garda
Pieve di Ledro. Foto: Garda Dolomiti S.p.A. - Azienda per il Turismo Riva del Garda

3. Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto

I due borghi di Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto sono situati lungo la Statale 240 di Loppio e della Val di Ledro e sono i primi due paesi che s’incontrano arrivando dalle Alpi Giudicarie poco distanti. Sono due placidi borghi storici, ricchi di caratteristiche testimonianze architettoniche tipiche di queste montagne, adagiati lungo i prati della valle, a poca distanza dal lago. In passato, come Pieve di Ledro, erano stati Comuni autonomi. Nella parrocchiale si trova il principale capolavoro pittorico della Val di Ledro, la pala di Bernardo Strozzi, peraltro recentemente restaurata ed esposta al Mart di Rovereto. A Tiarno di Sotto si visitano la deliziosa cappelletta neoclassica di Sant’Angela Merici, costruita per volontà di un mecenate locale, Giacomo Ferrari, e dove si vedono gli affreschi novecenteschi del pittore mantovano Agostino Aldi, che lavorò nella valle nei primi anni del Secolo, e la parrocchiale di San Bartolomeo: il campanile di quest’ultima è uno dei più alti della regione, con 72 metri d’altezza. L’interno ospita un dipinto di grande interesse, l’enigmatica Ultima cena di Ferdinando Valdambrini, opera seicentesca.

Tiarno di Sotto
Tiarno di Sotto. Foto: Stefano Oradini

4. Ledro Land Art

Un bosco dove l’arte incontra la natura: così, su queste pagine, Ilaria Baratta ha scritto di Ledro Land Art, interessante progetto di arte contemporanea nella Valle di Ledro, in una foresta di abeti appena sopra la località di Pur. La “pineta di Pur”, questo il nome del bosco, è uno dei polmoni verdi della Val di Ledro, e qui dal 2012 va avanti questo progetto che porta l’arte contemporanea nella valle, trasformando il paesaggio attraverso installazioni artistiche realizzate con materiali naturali trovati nella zona. Ledro Land Art è fondamentalmente una forma di arte ambientale in cui gli artisti creano opere d’arte utilizzando esclusivamente materiali naturali come pietre, legni, foglie, rami e altri elementi trovati nella natura circostante. Questo approccio enfatizza l’armonia tra l’opera d’arte e l’ambiente naturale. Le opere d’arte di Ledro Land Art vengono realizzate in situ: gli artisti rispondono all’ambiente circostante, utilizzando le caratteristiche del paesaggio come fonte di ispirazione e come parte integrante delle loro creazioni. Inoltre, un aspetto interessante di Ledro Land Art (comune a tutta l’arte ambientale) è la temporaneità delle opere: molte di queste installazioni sono destinate a cambiare nel tempo a causa delle condizioni atmosferiche e della naturale decomposizione dei materiali, e questo aggiunge un elemento di effimero e transitorietà all’arte, evidenziando la natura mutevole del paesaggio. Infine, Ledro Land Art non è solo un’opera d’arte, ma è anche un modo per coinvolgere la comunità locale e i visitatori nella promozione della cultura, dell’arte e della bellezza naturale della Valle di Ledro.

Ledro Land Art
Ledro Land Art

5. Il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro

Si trova a Molina di Ledro, sulla sponda orientale del lago, ed è una sezione del Museo delle Scienze di Trento (MUSE). Il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro è dedicato alla conservazione e alla presentazione di reperti archeologici provenienti dalle palafitte preistoriche che si trovavano sulle rive del Lago di Ledro durante l’Età del Bronzo. Il progetto di ricerca sulle palafitte del Lago di Ledro è iniziato nel 1929, quando il livello dell’acqua del lago fu abbassato per la costruzione di una centrale idroelettrica a Riva del Garda. Durante questo processo, furono scoperti numerosi reperti, tra cui resti di strutture di legno e materiali organici ben conservati. Il museo ha aperto negli anni Settanta per valorizzare i resti archeologici trovati nel lago e per far immergere il pubblico... in un vero villaggio neolitico, grazie alle fedeli ricostruzioni delle palafitte. Nel 2019 è stato inoltre inaugurato un nuovo allestimento suddiviso in quattro sezioni tematiche. Tra i reperti più interessanti, la canoa ricavata da un unico tronco di abete lungo più di cinque metri, risalente a circa 3.600 anni fa.

Il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro
Il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro

6. La Val Concei

La Val Concei è una splendida valle laterale situata nella parte settentrionale del Lago di Ledro, rinomata per le sue fitte foreste. È facilmente raggiungibile in pochi minuti da Pieve di Ledro e si sviluppa attorno ai graziosi borghi di Locca, Enguiso e Lenzumo, dove merita fare una passeggiata tra le case in pietra, imbattendosi di tanto in tanto nelle greggi condotte dai pastori attivi da queste parti, oppure osservando le rigogliose coltivazioni (le fragole della Val Concei sono ottime). La Val Concei rappresenta la parte più “selvaggia” della Val di Ledro: da qui partono sentieri che consentono di raggiungere le vette più imponenti della zona (a oltre duemila metri d’altitudine), passando attraverso i suoi famosi, rigogliosi boschi. Il più frequentato percorso naturalistico, che nella prima parte è adatto a tutti, parte poco dopo l’abitato di Lenzumo ed è ricco di sculture in legno ispirate alla leggenda della Fata Gavardina, che si diceva abitasse nei boschi della Val Concei. D’inverno, la Val Concei è meta molto amata dagli appassionati di sci di fondo grazie alla presenza della Chinaec, una bella pista adatta a tutti. La Val Concei ospita anche il più antico albero della Val di Ledro, un faggio secolare alto oltre trenta metri e situato nella località che da lui prende nome (“Al Faggio”).

La Val Concei. Foto: Roberto Vuilleumier
La Val Concei. Foto: Roberto Vuilleumier

7. La cascata d’Ampola e il Parco Forte Ampola

Luogo affascinante per gli amanti della natura e degli ambienti montani, la cascata d’Ampola si trova a circa 5 chilometri di distanza dal lago di Ledro, non distante dalla statale che conduce verso le Alpi Giudicarie. È inserita in un parco naturalistico, il Parco Forte Ampola, di importanza anche storica, dal momento che sorge sui resti dell’antico Forte Ampola, utilizzato durante la prima guerra mondiale: il sito racconta infatti le vicende del forte e, più in generale, della Valle di Ledro durante la prima guerra mondiale. La cascata si osserva da una passerella che passa sopra il rio Citta, attraversa il bastione austriaco e offre una bella veduta sulla cascata. Il parco fa parte, peraltro, della rete Trentino Grande Guerra, una rete di musei e siti storici dedicati alla prima guerra mondiale in trentino. Dal punto di vista naturalistico, il parco è una “zona speciale di conservazione”, importante soprattutto per la flora: si trovano qui infatti rare specie endemiche.

Parco Forte Ampola
Parco Forte Ampola

8. Il lago d’Ampola

Il Lago d’Ampola è un piccolo lago alpino, di origine glaciale, situato nell’alta Valle di Ledro, poco lontano da Tiarno di Sopra e facilmente raggiungibile dalla statale 240 di Loppio e della Val di Ledro: è spesso considerato una gemma nascosta, meno conosciuta rispetto al vicino Lago di Ledro, ma altrettanto affascinante, specialmente perché è uno dei rari laghi alpini che si presentano ancora allo stato naturale, circondato esclusivamente da boschi e vegetazione dove prosperano tanti animali di diverse specie. L’unica presenza antropica è la passerella in legno che scorre lungo le rive e aiuta i visitatori a osservare le piante e gli animali. Poco distante si trova il Centro Visitatori (aperto solo da luglio a settembre), che offre informazioni sull’ambiente naturale del lago e in particolare sulla vita nelle zone umide. Proprio in virtù della specificità di questo ambiente, nel 1990 il lago d’Ampola è stato riconosciuto dalla Provincia autonoma di Trento come biotopo.

Il lago d'Ampola. Foto: Wikimedia/Mik2001
Il lago d’Ampola. Foto: Wikimedia/Mik2001

9. Il Gorg d’Abiss

Significa “vortice dell’abisso” nel dialetto locale, simile al lombardo orientale (la parlata degli abitanti della Val di Ledro può ricordare quella delle valli del bresciano) ed è una scenografica cascata scavata nella roccia dal torrente Massangla. La si raggiunge a piedi partendo da Tiarno di Sotto, e nel tragitto si possono osservare l’antico Mulino dei Bugatini, risalente addirittura al XV-XVI secolo, l’unico mulino rimasto lungo il Massangla, e la quattrocentesca chiesetta di San Giorgio: in circa 20 minuti si arriva alla cascata, con un percorso semplice e adatto a tutti. Alla fine ci si troverà di fronte allo scenario fiabesco, quello della cascata che attraverso le rocce si getta in una pozza d’acqua regalando momenti di grande suggestione, in tutte le stagioni: d’estate, quando si cerca il fresco, e d’inverno, quando l’acqua che scende sulle rocce in molti punti diventa ghiaccio e la cascata diventa ancor più spettacolare!

Il Gorg d'Abiss
Il Gorg d’Abiss. Foto: Trentino Marketing

10. Malga Trat

La strada per arrivarci, dal borgo di Lenzumo in Val Concei, non è delle più agevoli: sette chilometri di tortuose salite a corsia unica, lungo una via molto amata dai cicloturisti, ma alla fine si arriverà a una delle malghe più gettonate di questa zona del Trentino, dove è possibile fermarsi per assaggiare la cucina tipica o semplicemente guardare le mucche al pascolo in estate. Come pressoché tutte le malghe (con questo termine si indicano i fabbricati che servono gli alpeggi, ovvero le zone dove le mucche vengono portate a pascolare in estate), anche Malga Trat è aperta soltanto nei mesi caldi, da maggio a ottobre. Si possono vedere la stalla, la cascina, la sala di mungitura e c’è anche un caseificio con vendita diretta dei prodotti, tra cui il nostrano di malga, realizzato con latte di mucca, i formaggi di capra, la ricotta e il famoso e genuino burro di malga.

Malga Trat
Malga Trat. Foto: Garda Dolomiti S.p.A. - Azienda per il Turismo Riva del Garda

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