Val di Non, 10 luoghi per immergersi nelle sue sfumature


Cosa vedere nella Val di Non: 10 luoghi alla scoperta dei suoi colori e della sua storia millenaria.

La Val di Non è una vallata situata nella regione del Trentino-Alto Adige. È circondata dalle Dolomiti e dalle Alpi Retiche, e la suo notorietà è dovuta ai suoi paesaggi e colori innaturali. La valle presenta diversi laghi, come il lago Tovel e Smeraldo, conosciuti senza ombra di dubbio per le loro sfumature intense e ideali per escursioni, picnic e momenti di relax in mezzo alla natura. La Val di Non è inoltre una vallata piena di storia, che affonda le proprie radici nel neolitico come dimostrano i manufatti conservati nel Museo Retico. I suoi castelli e santuari oltre a ciò raccontano le storie delle famiglie nobiliari che si sono stabilite nella zona, come gli Spaur (in italiano, gli Sporo). Tra tutti invece il Santuario di San Romedio con le sue cinque chiese legate tra loro, è quello più affascinante. Situato su una roccia, è una delle mete più ambite dai pellegrini e i visitatori. Non mancano oltre a ciò le escursioni nel cuore della terra; i percorsi del Canyon Rio Sass e le visite alle cascate rendono infatti la valle unica nel suo genere. La Val di Non rappresenta quindi un viaggio imperdibile per chiunque desideri scoprire il verde dell’Italia, e per questo vi segnaliamo dieci luoghi da visitare in questa afosa estate.

1. I Pradiei

Considerati importanti per la coltivazione del grano, delle patate, e del pascolo del bestiame dal quale i contadini ricavavano il loro formaggio, i Pradiei in Val di non, offrono un percorso rilassante tra il verde delle loro prati e i colori dei suoi fiori. Altrettanto importante per i Pradiei, è il taglio del fiero, che viene lavorato per poi essere unito alla forma di formaggio fresco chiamato tradizionalmente Balone. Percorribili anche in bicicletta, le passeggiate i Pradiei regalano sfumature e profumi che sanno di aria fresca. I loro percorsi sono adatti davvero a chiunque, anche ai bambini che con grande stupore possono incontrare per la strada cavalli e mucche al pascolo.

I Pradiei
I Pradiei. Foto: ML, APT Val di Non Soc. Coop

2. Castel Valer

Castel Valer si erge in posizione strategica tra i meleti che contraddistinguono Val di non.lLa storia millenaria del castello è legata alla famiglia nobile Spaur i quali governarono il castello dal XVI secolo Sebbene gli Spaur abbiano preso la rocca in periodo rinascimentale, la storia è ancora più antica, come può dimostrare la torre di 41 mt. (caso unico in Trentino) di forma ottagonale e il documento del 1191. Al suo interno, con più di 100 stanze, è possibile visitare i giardini, la cappella di San Valerio affrescata da Giovanni e Battista Baschenis (1471-1503), le stanze Madruzziane, il salone Ulrico e diverse altre zone della fortezza come il Salone degli Stemmi.

Castel Valer
Castel Valer. Foto: Wikimedia/Syrio

3. Il Santuario di San Romedio

Il Santuario di San Romedio in Val di non, costruito su uno sperone nel territorio di Predaia, è un eremo legato alla figura di San Romedio, eremita del XV secolo che secondo la leggenda visse nel luogo in compagnia di un orso. Il santuario, è composto da cinque chiese, unite tra di loro tramite una lunga scalinata e sono: la Chiesa antica e sacello che presenta un portale romanico, la Chiesa di San Romedio costruita nel 1536, la Chiesa di San Michele fondata nel 1514 e la Chiesa dell’Addolorata nel 1918 in ringraziamento alla Madonna alla pace che ha seguito la guerra. All’interno del complesso inoltre sono custoditi molti ex voto risalenti al XV, XVI e XVII secolo.

Il Santuario di San Romedio. Foto: Luca Giarelli
Il Santuario di San Romedio. Foto: Luca Giarelli

4. Il Lago Smeraldo

Il Lago Smeraldo, un bacino artificiale in Alta Val di Non, deve il suo nome al colore delle sue acque, dai toni verdi smeraldo. In estate circondato dal verde degli alberi intorno e dal cielo azzurro le acque del lago brillano tra il turchese e il color smeraldo. Negli anni è diventato un meta per sportivi e i visitatori in cerca di relax nella natura, offrendo inoltre un’area pic-nic, una spiaggia e punti ristoro. Avventurandosi per i suoi sentieri è oltre a ciò possibile arrivare alla Falesia Marino Stenico, una palestra nella natura di roccia. La particolarità del lago però è visibile d’inverno: in quel periodo le sue acque diventano ghiacciate e si trasformano in una suggestiva pista da pattinaggio.

Il Lago Smeraldo. Foto: Diego Marini/Trentino Marketing
Il Lago Smeraldo. Foto: Diego Marini/Trentino Marketing

5. Castel Sporo

Castel Sporo a Sporminore è una fortezza medievale situata in un punto strategico nella Val di Non, precisamente nel comune di Spormione. Ad oggi dell’antica rocca non rimangono che le rovine, dalle quali prende il soprannome Castel Sporo-Rovina. Appartenuto alla lontana famiglia aristocratica degli Sporo, le cui radici risalgono al 1165, il castello era composto da mura e torri che nascondevano e proteggevano le strutture nobiliari e ad oggi del suo mastio ottagonale non rimangono che rovine di 14 mt. Prima del suo declino, il castello ha visto un susseguirsi di padroni e governatori, come la famiglia degli Sporo e Volcmaro di Burgstall, fondatore della casata Spaur che in onore della casata precedente decise di prendere il suo nome rendendolo tedesco, Spaur, dando poi origine alla famiglia che lo governò fino alla parziale demolizione.

Castel Sporo. Foto: Wikimedia/LLorenzi
Castel Sporo. Foto: Wikimedia/LLorenzi

6. Il Museo Retico

Il Museo Retico di Sanzeno rappresenta il luogo perfetto dove poter comprendere il patrimonio archeologico del Trentino. Al suo interno si può trovare una collezione di reperti risalenti al 3000 a.C., manufatti di epoca romana e quelli del popolo dei Reti, popolazione vissuta tra il VI e I secolo nella parte orientale delle Alpi e sottomessa a Roma intorno al XVI e XV secolo a.C. Il percorso espositivo del museo si sviluppa in quattro sezioni: si parte dal basso, scendendo nel cuore del territorio per poi salire verso le epoche più vicine. All’interno del museo sono presenti manufatti risalenti al periodo neolitico, statue e steli e le famose situle, recipienti di metallo decorati appartenenti al popolo dei Reti. Non manca inoltre la parte multimediale con proiezioni di video e parti di film.

Il Museo Retico
Il Museo Retico di Sanzeno. Foto: Provincia Autonoma di Trento

7. La Cascata di Tret

La cascata di Tret, nel cuore della Val di Non tra Tret e San Felice, regala uno scenario unico, con colori e profumi tipici esclusivamente della zona. La rapida alta circa 70 mt. finisce direttamente nel canyon formato dal Rio Novella alla sua base. I modi per arrivare alla formazione naturale a piedi sono diversi, ma noi consigliamo di visitare la cascata ai suoi piedi, per godere della suggestiva vista immersa nel verde che si presenta di fronte. Se invece amate il brivido dell’altezza e di panorami mozzafiato, allora visitare la cascata da sopra è quello che fa per voi. Dalla sua cima, è possibile di godere della freschezza dell’acqua e dalla vista di paesaggi e aromi ancora più intensi.

Cascata di Tret
Cascata di Tret. Foto: ML, APT Val di Non Soc. Coop

8. Il Lago di Tovel

Conosciuto per la sua particolarità di diventare rosso, un fenomeno davvero bizzarro, il Lago di Tovel possiede oggi tonalità che vanno dal blu al verde acceso. A causa di un’alga che affiorava in superficie solo nel periodo estivo, l’acqua appariva di un rosso particolarmente acceso; da qui, nacquero leggende e storie come quella della principessa Tresenga che vide la sua morte e quella del suo esercito nel lago. Oggi non accade più, ma in Trentino le sue acque sono così famose da essere state soprannominate I Caraibi del Trentino per i giochi di colori che l’ambiente circostante regala al visitatore. Inoltre il paesaggio dona uno prospettiva maestosa verso le Dolomiti di Brenta le quali tra le fronde degli alberi riescono a specchiarsi nelle sue acque cristalline.

Il Lago di Tovel
Il Lago di Tovel. Foto: Trentino Marketing

9. Il Canyon Rio Sass

Il Canyon Rio Sass è un percorso composto da due sentieri: il primo, affascinante e profondo 60 mt e lungo 300, prevede un’immersione nella gola della terra attraverso passerelle sospese nel vuoto, tra le rocce, stalattiti, fossili e piccole cascate. Il secondo invece è più aperto e luminoso. Il Canyon Rio Sass, taglia il territorio di Fondo e nato come un labirinto naturale, con il corso del tempo è stato trasformato in un percorso adatto a tutti.

Canyon Rio Sass
Canyon Rio Sass. Foto: Wikimedia/LLorenzi

10. Il Lez di San Romedio

Quello del Lez di San Romedio è sicuramente il percorso più noto nella Val di Non. Si tratta di un sentiero di montagna scavato nella roccia che parte dal paese di Sanzeno e si conclude al Santuario di San Romedio. Perché è così conosciuto e apprezzato? È tra i percorsi più semplici da effettuare e soprattutto conduce all’antico Santuario di San Romedio, il complesso di cinque chiese unite tra loro tramite 131 scalini.

Il Lez di San Romedio
Il Lez di San Romedio. Foto: ML, APT Val di Non Soc. Coop

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