Conoscete la subcultura otaku del Giappone? Il termine otaku è una parola giapponese che si riferisce a una persona con una passione molto intensa e specifica per determinati hobby, come anime, manga, videogiochi, modellismo e tecnologia. Il termine ha origini linguistiche curiose: inizialmente, “otaku” significava semplicemente “casa” o “dimora” ed era usato in modo formale per riferirsi ad altre persone. Tuttavia, a partire dagli anni Ottanta, il critico Akio Nakamori lo utilizzò per descrivere in modo ironico e un po’ dispregiativo le persone che trascorrevano moltissimo tempo immersi nei propri hobby legati alla cultura pop giapponese, spesso isolandosi dal resto della società. In Giappone, la parola otaku ha per molto tempo avuto una connotazione negativa, spesso associata a individui solitari con una vita sociale ridotta. Un po’ come il termine occidentale nerd, per certi versi: in passato aveva una connotazione negativa, mentre adesso chi si riconosce in questo tipo di cultura s’identifica con fierezza come nerd.
Negli ultimi anni, anche l’immagine degli otaku è cambiata: oggi si riconosce che essere un otaku non significa necessariamente essere isolati, ma piuttosto avere una passione profonda per un determinato ambito. Infatti, la stessa Tokyo ha diversi quartieri e attrazioni pensate per accogliere e celebrare la cultura otaku.
Così, in Giappone così come al di fuori del paese, il termine ha assunto una connotazione più neutra o addirittura positiva, venendo usato per indicare semplicemente un grande appassionato della cultura pop giapponese. Per molti, essere un otaku è un motivo di orgoglio e un segno di appartenenza a una comunità globale che condivide gli stessi interessi. Tokyo è senza dubbio la capitale mondiale della cultura otaku, offrendo innumerevoli attrazioni dedicate ai fan degli anime, dei manga e dei videogiochi. Andiamo allora alla scoperta di un itinerario attraverso alcuni luoghi importanti che ogni otaku dovrebbe visitare almeno una volta nella vita.
L’itinerario può partire dalla statua del Gundam Unicorn, una delle attrazioni più famose e irrinunciabili per gli amanti degli anime. Situata davanti al centro commerciale DiverCity Tokyo Plaza, sull’isola artificiale di Odaiba, questa colossale statua è alta 19,7 metri ed è una fedele riproduzione in scala 1:1 del RX-0 Gundam Unicorn, protagonista della serie Mobile Suit Gundam Unicorn. Ogni giorno, la statua si trasforma grazie a un incredibile spettacolo di luci ed effetti meccanici: la sua testa si muove e le parti dell’armatura si aprono per rivelare la modalità Destroy, proprio come nell’anime. Di notte, l’illuminazione a LED crea un’atmosfera ancora più suggestiva, attirando numerosi visitatori. Oltre alla statua, il complesso ospita il Gundam Base Tokyo, un paradiso per gli appassionati di Gunpla (modellini di Gundam), dove è possibile acquistare kit esclusivi e assistere a dimostrazioni di costruzione.
Dall’isola di Odaiba si raggiunge in circa venti minuti (la distanza è di 12 chilometri) il centro della metropoli e in particolare quartiere di Akihabara, universalmente riconosciuto come la mecca degli otaku. Questo quartiere, situato nel cuore di Tokyo, è famoso per i suoi negozi specializzati in anime, manga, action figure, videogiochi e gadget di ogni genere. Akihabara è anche il regno dei maid café, locali a tema in cui le cameriere vestite da domestiche accolgono i clienti con gentilezza e premura. Non mancano inoltre sale giochi gigantesche, come il Club SEGA, dove è possibile sfidarsi nei giochi arcade più recenti o provare le ultime novità del settore.
La terza tappa del viaggio, ad appena tre chilometri da Akihabara, raggiungibile in dieci minuti di viaggio, è la destinazione per tutti gli appassionati di Pokémon: il Pokémon Center Tokyo DX. Situato nel quartiere di Nihonbashi, questo negozio ufficiale è il più grande Pokémon Center del Giappone e offre un’esperienza unica per i fan del franchise. All’interno si possono trovare peluche, carte da collezione, accessori, abbigliamento e articoli esclusivi disponibili solo in questo store. Uno degli aspetti più affascinanti del Pokémon Center Tokyo DX è la presenza di statue a grandezza naturale di alcuni Pokémon iconici, come Pikachu, Charizard e Mewtwo, perfette per scattare foto ricordo. Oltre alla vendita di merchandise, il centro ospita anche eventi speciali, tra cui tornei di carte, proiezioni di episodi dell’anime e incontri con Pikachu e altri personaggi in costume. All’interno del negozio si trova anche il Pokémon Café, un ristorante a tema che serve piatti ispirati ai mostriciattoli tascabili, come il curry di Eevee e il pancake di Jigglypuff. È un’esperienza che permette ai visitatori di immergersi completamente nell’universo Pokémon, gustando deliziosi piatti mentre si circondano di decorazioni ispirate al mondo delle creature tascabili.
Ultima tappa di giornata, il centro commerciale DNP Plaza nel quartiere di Shibuya: si trova qui il Tokyo Anime Center, una struttura interamente dedicata alla promozione dell’industria dell’animazione giapponese. Il centro dispone anche di un negozio dove si possono acquistare gadget esclusivi e articoli da collezione legati alle serie più amate. Possiamo terminare qui il primo giorno d’immersione nella cultura otaku.
In tutto il mondo è noto come Godzilla, ma qui si chiama Gojira: parliamo del temibile mostro marino che, secondo la storia frutto dell’immaginazione del produttore Tomoyuki Tanaka, nasce a seguito del contatto con le radiazioni nucleari. La sua prima apparizione risale al 1954, nell’omonimo film di Ishiro Honda. Ci sono diverse statue di Godzilla a Tokyo, ma la più caratteristica è senza dubbio la testa di Godzilla che si trova nel controverso quartiere di Kabuki-cho, diventato famoso in tutto il mondo grazie soprattutto al libro Tokyo Decadence di Ryu Murakami. La sua grande testa fa capolino da un Toho cinema, in mezzo ai palazzi.
Dalla testa di Godzilla si giunge, coi mezzi, in pochi minuti a Otome Road, nome che identifica un’area del quartiere di Ikebukuro diventato famoso per la presenza di diverse attrazioni legate ai manga e agli anime per il pubblico femminile. In particolare, ci sono negozi rivolti a questo tipo di utenza che vendono merchandising, gadget oltre ad articoli per i cosplay, ed è possibile imbattersi anche nei butler café, che sono il corrispettivo al femminile dei maid café, con camerieri che trattano signore e ragazze con ogni tipo di riguardo, facendole sentire quasi come le protagoniste dei loro manga preferiti.
Non distante da Otome Road, si trova Nakano Broadway, un altro dei luoghi centrali della cultura otaku. Situato nel quartiere di Nakano, questo centro commerciale è una sorta di “città otaku alternativa” ad Akihabara, ma con un’atmosfera più raccolta e meno frenetica. All’interno si trovano decine di piccoli negozi specializzati in action figure, doujinshi (manga autoprodotti), gadget vintage e cimeli legati al mondo dell’animazione e dei videogiochi. Il punto di riferimento principale di Nakano Broadway è Mandarake, una catena di negozi che vende manga rari, anime su DVD e Blu-ray, e una vasta gamma di oggetti da collezione, molti dei quali introvabili altrove. Oltre agli articoli più recenti, Nakano Broadway è famoso per la sua offerta di merchandise vintage: qui si possono trovare statuette, poster e riviste storiche che risalgono agli anni Settanta e Ottanta. Un altro elemento distintivo del Nakano Broadway è la presenza di numerose sale arcade e negozi di abbigliamento in stile otaku, dove è possibile acquistare cosplay e accessori ispirati ai personaggi degli anime più amati. Chi visita questo luogo non può perdersi i numerosi gashapon (distributori automatici di capsule con gadget a sorpresa), che offrono centinaia di mini-figure e accessori esclusivi.
Terminiamo la seconda giornata della nostra full-immersion della cultura otaku a Tokyo con un paio di tappe più decentrate. Il quartiere di Nerima è considerato la culla dell’industria dell’animazione giapponese, in quanto molte delle prime case di produzione di anime si trovavano proprio qui. Per celebrare questa eredità culturale, è stato realizzato l’Oizumi Anime Gate, un’area all’aperto che ospita diverse statue di personaggi storici dell’animazione giapponese. Tra le statue presenti si trovano Astro Boy, uno dei primissimi protagonisti degli anime, Joe Yabuki di Ashita no Joe, Maetel e Tetsuro Hoshino di Galaxy Express 999 e la mitica Lamù di Urusei Yatsura. Questo luogo rappresenta una tappa imperdibile per chi vuole rendere omaggio alle radici della cultura anime e scattare foto con alcune delle figure più amate della storia dell’animazione giapponese.
Ultimo per la sua posizione più periferica, ma di certo non ultimo tra i luoghi interessanti, è il Museo Ghibli, un luogo magico che permette ai visitatori di immergersi completamente nel fantastico mondo dello Studio Ghibli. Situato a Mitaka, un’area residenziale di Tokyo circondata dal verde, il museo è stato progettato personalmente dal grande regista Hayao Miyazaki e offre un’esperienza unica: dalle stanze decorate con storyboard originali, alle riproduzioni fedeli delle ambientazioni dei film, fino ai cortometraggi inediti proiettati esclusivamente all’interno del museo. Tra le attrazioni più celebri c’è la statua del robot di Laputa – Il castello nel cielo, e la ricostruzione del celebre GattoBus di Il mio vicino Totoro, dove i più piccoli possono salire e giocare. I biglietti per il museo sono molto richiesti e devono essere prenotati con largo anticipo.
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