La tessitura Busatti di Anghiari, tra arte e artigianato da quasi 200 anni


Nel cuore di Anghiari, in un palazzo del XVI secolo, ha sede una storica tessitura che opera ininterrottamente dal 1842: è la tessitura Busatti, storia di successo di un’azienda familiare che con prodotti artigianali crea tessuti di pregio con design ispirati alle stoffe del Rinascimento e non solo.

“The secret behind successful succession”, ovvero “il segreto dietro una successione di successo”: così, nel 2020, il Financial Times intitolava il suo servizio sulla storica tessitura Busatti di Anghiari, una manifattura fondata nel 1842 nel borgo della Valtiberina, ancora oggi fiorente dopo quasi duecento anni di storia, e ancor oggi gestita dalla famiglia Busatti dopo nove generazioni. Una storia imprenditoriale che travalica le epoche, un’eccellenza nella produzione di tessuti per la casa ottenuti con filati di alta qualità a partire da fibre naturali come lino, lana, canapa e cotone, lavorate ancora oggi con metodi artigianali ma con un occhio anche alle innovazioni tecnologiche per creare tessuti distintivi che oggi vengono esportati in tutto il mondo, tanto che la richiesta è più alta all’estero che in Italia e Busatti, tra i propri clienti, può vantare anche grandi nomi dello showbiz internazionale.

Per conoscere la storia di quest’azienda occorre recarsi dentro un severo palazzo del Cinquecento nel centro storico di Anghiari, Palazzo Morgalanti. Arte e artigianato da sempre s’intrecciano nei prodotti della tessitura Busatti, dal momento che non soltanto i suoi tessuti, fin dal 1842, escono dai macchinari sistemati in quelle che un tempo erano le cantine di Palazzo Morgalanti (solo di recente l’azienda ha aperto un nuovo stabilimento con macchine computerizzate, ma che riescono sempre a garantire una produzione artigianale, per soddisfare le richieste di un mercato che oggi ha esigenze molto mutevoli), ma le trame stesse dei prodotti recano motivi ispirati alla moda del Cinquecento. È una produzione di nicchia, come si direbbe: tovaglie, grembiuli, canovacci, lenzuola, coperte, plaid, tende, trapunte, completi per la toilette, da qualche tempo anche borse e accessori, tutto realizzato con filati di qualità lavorati in Italia che dànno origine a prodotti resistenti, fatti per durare, e dai costi comunque non eccessivi.

Tessuti Busatti
Tessuti Busatti
Tessuti Busatti
Tessuti Busatti
Palazzo Morgalanti, sede di Busatti ad Anghiari
Palazzo Morgalanti, sede di Busatti ad Anghiari
Immagine storica della tessitura Busatti
Immagine storica della tessitura Busatti
Immagine storica della tessitura Busatti
Immagine storica della tessitura Busatti

Ciò che distingue i tessuti Busatti è la cura per i dettagli, la qualità dei materiali utilizzati e l’attenzione alla tradizione. La tessitura è particolarmente conosciuta per i suoi tessuti in lino e cotone di alta qualità che riprendono motivi e temi dai tessuti antichi. Uno dei prodotti di punta per esempio è il Giglio, un tessuto di lino che tra i motivi reca il simbolo della città di Firenze e che si trova nel catalogo di Busatti fin dall’Ottocento: venne ideato come omaggio ai fiorentini che, il 29 giugno del 1440, sconfissero i milanesi proprio ad Anghiari. Non mancano poi i tessuti damascati simili a quelli che si producevano nella Firenze del XVI secolo, e poi ancora i tessuti con motivi floreali, i melograni che richiamano ancora la Toscana cinquecentesca, ma ci sono anche prodotti molto particolari, per esempio il tessuto Octopus ispirato ai decori dei mosaici di Pompei oggi conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Gauguin che invece si rifà al viaggio che il pittore francese compì da Marsiglia a Tahiti, l’Apuane ispirato al marmo bardiglio di Carrara, o ancora la Donna di coppe, uno dei tessuti di punta dell’azienda, che Busatti produce da tempo (anche se non si conosce la data d’inizio della produzione), e il cui motivo è tratto da un dipinto lucchese del Settecento. Design classici e raffinati che riflettono il gusto e lo stile italiani per prodotti che oggi vengono venduti in sede, nel negozio online o attraverso i tanti rivenditori in tutta Italia.

La tessitura Busatti utilizza materiali di prima scelta, in particolare lino e cotone. Questi tessuti naturali sono noti per la loro durabilità, traspirabilità e comfort. Inoltre, elemento che differenzia i prodotti Busatti dalla stragrande maggioranza della concorrenza sta nel fatto che i suoi tessuti sono tinti in filo e non in pezza, caratteristica che dona al prodotto finito colori più vivaci, una qualità di livello superiore, e una maggior resistenza. La tessitura si impegna anche nella produzione sostenibile, utilizzando, come detto, esclusivamente materiali naturali e processi rispettosi dell’ambiente. L’azienda è poi nota per la sua precisione nella progettazione e nell’esecuzione, garantendo che ogni pezzo soddisfi gli standard più elevati: una caratteristica che, negli anni, ha spinto anche molte maison di alta moda a rivolgersi alla tessitura di Anghiari per i suoi tessuti. La qualità della tessitura Busatti di Anghiari è del resto rinomata per essere un’eccellenza e per rappresentare uno standard di alto livello nell’industria tessile.

La tessitura Busatti è conosciuta non solo in Italia ma anche a livello internazionale, apprezzata per la sua attenzione all’artigianato e alla qualità. L’azienda ha il proprio negozio nel succitato Palazzo Morgalanti, dove i visitatori possono acquistare i loro prodotti e scoprire di più sulla storia e sul processo di produzione della tessitura. Busatti ha infatti reso visitabili le sale in cui si trovano i macchinari adibiti alla produzione (al momento, le visite sono su richiesta: si tratta del resto di un ambiente di lavoro), e con una visita a Palazzo Morgalanti ci si può dunque immergere nella storia dell’azienda e vedere anche le macchine al lavoro. L’azienda, come detto, è stata fondata nel 1842, ma la famiglia occupa il palazzo da tempi ancor più antichi: fu un antenato degli attuali proprietari, Giovanni Battista Busatti, ad acquistare Palazzo Morgalanti alla fine del Settecento per aprirvi un negozio nel 1795, anche se appena due anni dopo l’edificio fu occupato dai soldati napoleonici giunti in Italia. Eppure, si può quasi dire che da questo episodio nacque la fortuna dell’azienda, dal momento che in quel tempo venne allestito, proprio nel seminterrato del palazzo, un primo lanificio che doveva soddisfare le esigenze dei militari francesi: uniformi, vestiti, coperte. Da quel momento, la tessitura diventò l’attività di famiglia: con la fine dell’occupazione, i francesi abbandonarono i macchinari, e i Busatti decisero di usarli per lavorare (alcuni di quei materiali sono ancor oggi conservati nel palazzo). Poi, nel 1842, Mario Busatti, figlio di Giovanni Battista, decise di dare una struttura imprenditoriale a quella che fino ad allora era soltanto un’attività di famiglia: aggiunse otto telai e un orditoio, assunse dieci tessitori e di fatto aprì l’azienda che ancor oggi prospera.

Tessuto Donna di coppe
Tessuto Donna di coppe
Tessuto Giglio
Tessuto Giglio
Tessuto Cadibona
Tessuto Cadibona
Tessuto Gauguin
Tessuto Gauguin
Macchinari della tessitura Busatti
Macchinari della tessitura Busatti

Nel corso degli anni, la gestione dell’azienda è stata trasmessa di generazione in generazione, mantenendo l’impegno per la qualità artigianale e la produzione di tessuti pregiati. Questa continuità familiare ha contribuito a preservare la tradizione e a trasmettere conoscenze e tecniche attraverso i decenni. Oggi, la tessitura Busatti continua a prosperare come un’eccellenza nell’industria tessile italiana. Il suo negozio a Anghiari accoglie visitatori da tutto il mondo, offrendo loro la possibilità di acquistare tessuti di alta qualità e di immergersi nella tradizione artigianale che ha reso famosa l’azienda.

Ma come ha fatto un’azienda a conduzione familiare a resistere così a lungo? Qual è, insomma, il segreto dietro questa “successione di successo”? È vero che il tessuto produttivo del nostro paese è composto in gran parte da piccole imprese, ma si stima (secondo i dati dell’Associazione Italiana delle Aziende Familiari) che solo il 25% delle aziende familiari (che rappresentano l’85% del totale delle imprese italiane) riescano a sopravvivere alla seconda generazione di imprenditori, e il 13% arrivi alla terza. Busatti rappresenta dunque un caso non così frequente. “Il segreto dell’azienda”, ha detto al Financial Times il presidente onorario, Giovanni Sassolini-Busatti, che rappresenta l’ottava generazione, “è che discutiamo tanto. All’italiana: lunghe discussioni. Ma non litighiamo mai”. Gli fa eco il figlio Livio, oggi amministratore delegato dell’azienda: “Il miglior consiglio che mio padre mi abbia mai dato è di andare d’accordo col resto della famiglia perché non siamo soli, siamo parte di qualcosa di più grande”. “Mi sono sempre domandato perché Busatti sia durata così tanto”, è invece la constatazione di Stefano Sassolini-Busatti, figlio di Giovanni e oggi responsabile della produzione e del design di Busatti. “La risposta è che prima viene la famiglia, poi il lavoro”.


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