Musei del Cilento, quali visitare: i 10 da non perdere


Quali musei visitare nel Cilento, terra che offre un panorama museale ricco e vario: ecco i 10 da non perdere.

Sono molti i musei che punteggiano il territorio del Cilento, una terra ricca di storia, d’arte, di natura, di splendidi borghi. Quali sono i musei da visitare in Cilento? Dall’archeologia all’arte passando per la paleontologia e la vita nel mare, il panorama museale del Cilento è uno dei più ricchi d’Italia e ci sono anche alcuni istituti che non hanno eguali altrove. Ecco quali sono i 10 musei da visitare in Cilento in un viaggio per conoscere a fondo la cultura di questo territorio.

1. Museo Paleontologico del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

Si trova a Magliano Vetere ed è il museo che accoglie i risultati delle ricerche scientifiche del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Viene esposto materiale fossile recuperato nel territorio cilentano ed è diviso in quattro sezioni tutte centrate sulla paleontologia del territorio. Interessante la ricostruzione di un paleo-ambiente del Cretaceo, oltre ai fossili provenienti dai siti di Monte Vesole e Magliano Vetere, risalenti nel primo caso a 75 milioni di anni fa e nel secondo a 95.

Museo Paleontologico del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
Museo Paleontologico del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

2. Antiquarium di Agropoli

Ha sede nel Palazzo Civico delle Arti di Agropoli e accoglie reperti archeologici (anfore, vasi greci, frammenti di edifici) che raccontano la storia del territorio, in un allestimento realizzato dal Comune di Agropoli assieme alla Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Province di Salerno, Avellino, Caserta e Benevento. C’è anche un sarcofago in marmo, decorato con scena dionisiaca, ed è possibile vedere anche alcune ancore di età greco-romana.

Antiquarium di Agropoli
Antiquarium di Agropoli

3. Museo d’Arte Sacra di Castellabate

È stato fondato nel 2005 da monsignor Alfonso Maria Farina ed è diviso in quattro sale che accolgono opere provenienti dalle chiese del territorio. Curiosa la sala che espone 110 statuine del presepe dell’artigianato napoletano che si concentrano in un arco di tempo che va dal Seicento all’Ottocento. Tra i pezzi principali lo stendardo processionale di San Costabile, realizzato in seta ricamata in oro, e le Madonne lignee del Settecento esposte nella quarta sala. Presente anche una selezione di argenti sacri che vanno dal Cinquecento alla fine dell’Ottocento.

Museo d'Arte Sacra di Castellabate
Museo d’Arte Sacra di Castellabate

4. Museo del Calcio di Castellabate

Gestito dalla Fondazione Polito e intitolato al calciatore salernitano Andrea Fortunato, prematuramente scomparso a soli ventitré anni di leucemia quando era in forza alla Juventus e aveva già contato una presenza in Nazionale, il Museo del Calcio si trova a Santa Maria di Castellabate, frazione a mare del Comune cilentano, ed espone cimeli donati da squadre di calcio, tifosi, calciatori, fotografi: si possono vedere più di 600 maglie autografate, medaglie, palloni, e materiale che ripercorre la storia recente del calcio con particolare riferimento a quella del Napoli con il racconto dei suoi scudetti.

Museo del Calcio di Castellabate
Museo del Calcio di Castellabate. Foto: Fondazione Polito

5. Museo Eleousa di San Mauro Cilento

Museo civico, museo archeologico, museo documentario e pinacoteca, il Museo Eleousa di San Mauro Cilento racconta la storia di questa zona del Cilento attraverso le opere d’arte. Una sezione indaga la presenza greca nel territorio dopo la caduta di Costantinopoli per mano ottomana nel 1453, mentre una selezione di statue sacre dal Seicento all’Ottocento offre uno scorcio sulla religiosità cilentana, e poi ancora la pinacoteca espone tele di artisti locali del Sei e del Settecento, mentre di non minore importanza sono i reperti archeologici, in particolare le ceramiche lucane del V-IV secolo avanti Cristo.

Museo Eleousa di San Mauro Cilento
Museo Eleousa di San Mauro Cilento

6. Museo Vivo del Mare di Pioppi

Il Museo Vivo del Mare si trova a Pioppi, frazione di Pollica, ed è uno dei musei più noti e visitati del Cilento. Aperto nel 1998 e gestito, dal 2013, da Legambiente, ha sede nell’antico Palazzo Vinciprova e accoglie un acquario con tredici vasche (tra cui anche una vasca tattile) dove si possono vedere i pesci e gli animali marini tipici delle coste cilentane. Al piano superiore del Palazzo Vinciprova è possibile visitare anche il Museo della Dieta Mediterranea, dedicata all’alimentazione tipica del nostro paese, con una sala espositiva, una tisanria, laboratori e, fuori sede, anche orti didattici.

Museo Vivo del Mare di Pioppi
Museo Vivo del Mare di Pioppi

7. Museo Civico Archeologico di Roccagloriosa

È uno dei musei archeologici più ricchi del territorio cilentano e accoglie reperti archeologici lucani del IV e del III secolo a.C., tra cui i più interessanti sono sicuramente i corredi funerari e gli elaboratissimi gioielli come il bracciale intrecciato con serpenti simbolo de museo.

Museo Civico Archeologico di Roccagloriosa
Museo Civico Archeologico di Roccagloriosa. Foto: Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

8. Museo Diocesano di Teggiano

Ha sede negli spazi del complesso di San Pietro a Teggiano e conta su un allestimento compltamente nuovo realizzato nel 2018 per esporre le opere provenienti dal territorio della Diocesi di Teggiano-Policastro. San Pietro, antico tempio romano trasformato in chiesa e adesso in museo, accoglie una collezione di arredi liturgici e opere d’arte tra cui la Madonna del Rosario cinquecentesca attribuita a Decio Tramontano, gli affreschi staccati, trecenteschi, della cripta di Santa Venera in Sant’Angelo, i crocifissi in stucco. Il Museo Diocesano di Teggiano conta inoltre una seconda sede dedicata al Lapidario Dianense, con sculture ed elementi architettonici medievali e rinascimentali di grande interesse.

Museo Diocesano di Teggiano
Museo Diocesano di Teggiano

9. Museo del Suolo di Auletta

Si tratta di un museo unico in Italia dal momento che nel paese non esistono altre strutture (e ce ne sono poche al mondo) interamente dedicate a ciò che avviene nel suolo, ovvero i primi tre metri della superficie della terra dove, come afferma il museo nella sua presentazione, “c’è una tumultuosa attività, chimica, fisica e biologica, da cui dipende il paesaggio che abitiamo, il cibo di cui ci nutriamo, la nostra stessa sopravvivenza sul pianeta”. Il Museo del Suolo di Auletta conta su 1.500 metri quadri di esposizione per scoprire tutto ciò che si svolge nello strato più superficiale della terra, come si formano i suoli, quali rapporti intrattengono con gli ecosistemi e con gli esseri umani.

Museo del Suolo di Auletta
Museo del Suolo di Auletta. Foto: Fondazione MIDA

10. Museo Civico Etnoantropologico di Montesano sulla Marcellana

Istituito nel 2001, il Museo Civico Etnoantropologico di Montesano sulla Marcellana si compone di quindici sale che raccontano la storia del territorio. Si va da strumenti dell’agricoltura tradizionale a quelli dell’artigianato, passando per sale che narrano come si viveva in antico da queste parti, sia nello spazio privato (la casa, con anche una ricostruzione di una camera da letto tradizionale), che nello spazio pubblico (le botteghe, il mercato, le attività commerciali).

Museo Civico Etnoantropologico di Montesano sulla Marcellana
Museo Civico Etnoantropologico di Montesano sulla Marcellana

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