Lago Maggiore, cosa vedere tra arte e borghi: 10 luoghi da non perdere


Cosa vedere sul Lago Maggiore: ecco dieci luoghi da non perdere. Castelli, ville, borghi meravigliosi, chiese con tesori d’arte.

Il Lago Maggiore è un luogo unico sia dal punto di vista naturalistico che storico e culturale. Incorniciato dalla maestosità della Alpi, il Lago Maggiore si caratterizza per un clima particolarmente mite che ne ha fatto fin dall’antichità una sorta di laboratorio ecologico per madre natura. Non è un caso, dunque, che sulle sponde del Lago Maggiore si trovino alcuni dei giardini più celebri e immortalati del mondo, veri gioielli costellati di migliaia di fiori colorati che esaltano ancora di più la magnificenza di ville gentilizie e castelli che sono disseminati lungo tutto il Lago Maggiore. Impossibile poi quando si parla del Lago Maggiore non menzionare le numerose isole che lo costellano. Grandi, piccole o addirittura minuscole le più celebri sono senza dubbio le Borromee, dove piante e animali esotici sono di casa, ma ugualmente affascinanti sono anche le isole di Brissago che si trovano nella parte svizzera del Lago Maggiore. Ecco 10 destinazioni imperdibili del vostro viaggio sul Lago Maggiore.

1. Il colosso di San Carlo Borromeo ad Arona

Ben prima che Frédéric Auguste Bartholdi, Gustave Eiffel ed Eugène Viollet le Duc progettassero la statua della libertà di New York, l’idea di realizzare un’enorme statua visitabile al suo interno era venuta agli abitanti di un paesino della provincia novarese: Arona. Qui dal 1698 sulla vetta del Sacro Monte sorge il “Sancarlone”, il colosso dedicato alla figura di san Carlo Borromeo. Realizzata in rame su disegno di Giovanni Battisti Crespi e dedicata alla memoria dell’arcivescovo di Milano originario proprio di Arona, la statua è alta poco più di 23 metri e poggia su un grande basamento di granito che la eleva fino a un altezza di oltre 35 tanto che, per l’appunto, è stata per quasi due secoli il monumento più alto del mondo. Da non perdere è sicuramente la visita fino alla cima della testa del santo attraverso una ripida scala a chiocciola.

Il colosso di San Carlo Borromeo ad Arona
Il colosso di San Carlo Borromeo ad Arona

2. Palazzo Borromeo a Isola Bella

A circa 400 metri al largo di Stresa sorge questo capolavoro di architettura e ingegneria seicentesca. Palazzo Borromeo sembra quasi innalzarsi direttamente dalle acque del lago Maggiore, che domina letteralmente con la sua facciata lunga ben 80 metri. Il maestoso edificio ha una pianta a T con al centro il salone d’onore che si sviluppa su due piani ed è coperto a cupola. All’interno si può passeggiare tra sale decorate e arredate in maniera sontuosa dove, nel 1797, soggiornò persino Napoleone Bonaparte e ammirare quadri e arazzi di grandi artisti tra i quali quelli di Pieter Mulier, detto il Tempesta, ma anche copie di Raffaello, Correggio e Guido Reni. Imperdibili poi i giardini botanici che ospitano un’incredibile varietà di piante esotiche e caratterizzati dal grande anfiteatro superiore.

Palazzo Borromeo a Isola Bella. Foto di Torsade de Pointes
Palazzo Borromeo a Isola Bella. Foto di Torsade de Pointes

3. La rocca di Angera

Imponente la rocca di Angera domina l’estremità meridionale del Lago Maggiore della cui storia è silenziosa testimone fin dal 1.200. A testimoniare le molte vicissitudini che hanno interessato questo territorio nel corso dei secoli sono le stesse parti che compongono la rocca: l’ala Scaligera, l’ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti, e l’ala dei Borromeo. Oggi la rocca è un vero laboratorio di studi del Medioevo pensato per un pubblico di appassionati, scuole e famiglie, al suo interno si possono ammirare tele ed affreschi, mentre all’esterno è in corso di realizzazione un grande giardino medievale attentamente ricostruito grazie allo studio di antichi codici. Infine all’interno della rocca trova spazio anche il Museo della Bambola e del Giocattolo.

La rocca di Angera
La rocca di Angera. Foto di Alessandro Vecchi

4. L’eremo di Santa Caterina dal Sasso

Leggiuno è per gli amanti del calcio il paese che ha dato i natali a uno dei più forti attaccanti della storia del Belpaese, Gigi Riva detto “Rombo di tuono”. In questo suggestivo paesino del varesotto si trova però anche uno degli angoli più mistici di tutto il Lago Maggiore. A strapiombo sulla sponda orientale sorge il magnifico eremo di Santa Caterina del Sasso che con le sue linee delicate è un simbolo per tutti questi luoghi. Questo monastero dominicano risalente al XII secolo si può raggiungere solo a piedi attraverso due scale che lo raggiungono sia direttamente dal lago che dal parcheggio sovrastante, ma da qualche anno è servito anche da un ascensore scavato direttamente nella roccia.

L'eremo di Santa Caterina dal Sasso
L’eremo di Santa Caterina dal Sasso. Foto da santacaterinadelsasso.com

5. Villa Taranto a Pallanza

Un caleidoscopio di colori che per tutto l’anno colora le sponde del lago Maggiore a Pallanza. In provincia di Pallanza si trova uno dei giardini botanici più famosi e suggestivi di tutto il Nord Italia. Realizzati nel primo dopo guerra dal capitano scozzese Neil McEacharn, oggi i giardini di Villa Taranto sono una delle principali attrazioni della zona dove si possono ammirare molte migliaia di piante, importate da ogni parte del mondo che costituiscono collezioni rarissime, ma anche incredibili opere di ingegneria che consentono la cura di questo autentico tesoro. Oggi il patrimonio botanico dei giardini di villa Taranto è vastissimo: comprende circa mille piante non autoctone e circa 20mila varietà e specie di particolare valenza botanica. La villa non è visitabile mentre i giardini sono aperti a 150mila visitatori all’anno da aprile fino a ottobre.

Giardini di Villa Taranto. Foto villataranto.it
Giardini di Villa Taranto. Foto villataranto.it

6. Il Lungolago di Arona

Tra i tanti angoli incantati che si possono trovare tra le sponde e le pendici del lago Maggiore una menzione particolare la merita senza dubbio il lungolago di Arona. In questo paesino che si trova nella parte novarese del lago è stata realizzata una grande passeggiata che costeggia le acque cristalline e che permette di apprezzare tutta la maestosità del paesaggio da una posizione privilegiata. Il percorso del lungolago di Arona è un grande itinerario pedonale e ciclabile che attraversa giardini pubblici, costeggia monumenti e, infine, da sotto un caratteristico pergolato di glicini offre una visuale privilegiata della rocca di Angera.

Arona. Foto di Alessandro Vecchi
Arona. Foto di Alessandro Vecchi

7. La Collegiata della Natività di Arona

Nel cuore medievale di Arona la collegiata della Natività è un crogiuolo di stili che ne fanno uno dei luoghi più interessanti da visitare in questa parte del lago Maggiore. Tutto questo si nota già a cominciare dalla sua austera facciata tardo quattrocentesca nella quale si aprono un occhio e due finestre con vetrate che invece risalgono all’Ottocento. Alla seconda metà del XIX secolo risalgono anche tutte le decorazioni interne dove sono però conservate importanti opere risalenti a periodi precedenti. Il battistero, anzitutto, conserva due tele del Ciclo della vita e dei misteri della Vergine Maria dipinte da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone e risalenti al XVII secolo, mentre lungo la navata sinistra spicca quella che è l’opera più importante dell’intera collegiata nonché una delle principali che si ammirano in tutto il Piemonte: il polittico di Gaudenzio Ferrari del 1511.

Il polittico di Gaudenzio Ferrari. Foto di Franco Erbi
Il polittico di Gaudenzio Ferrari. Foto di Franco Erbi

8. Il Lungolago di Stresa

Stresa è da molti considerata la perla del Lago Maggiore con le sue strade eleganti, i suoi palazzi imponenti, le sue chiese e i suoi monumenti. Molto più di tutto questo, però, a rendere unica questa cittadina è l’esperienza di passeggiare sul suo lungolago proprio di fronte alle isole Borromee. Uno spettacolo nello spettacolo che ha fatto di questo luogo uno dei più immortalati di tutto il lago Maggiore. Passo dopo passo camminando a picco sul lago si incrociano scorci che sembrano essere usciti dal pennello di un’artista tra meravigliosi giardini, tanto curati quanto eleganti, e poi ancora filari di palme che si susseguono veloci, facciate in stile liberty di palazzi e celebri luoghi di villeggiatura che fanno da onnipresente scenografie a piazzette e vicoli.

Il Lungolago di Stresa. Foto di Alessandro Vecchi
Il Lungolago di Stresa. Foto di Alessandro Vecchi

9. I Castelli di Cannero

Di fronte a Cannero Riviera, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, improvvisamente ci si imbatte in torri e mura medievali che, come d’incanto, sembrano quasi galleggiare sulle acque. Si tratta dei celebri Castelli di Cannero, resti di antiche fortificazioni costruite su tre isolotti a partire dall’XI secolo. Le loro sagome inconfondibili sono uno degli scorci più fotografati e iconici dell’intera regione e nel corso dei secoli hanno ispirato scrittori e pittori, ma hanno anche attirato le attenzioni di tanti che qui hanno pensato di stabilirvisi dando vita a contese e dispute. Oggi i ruderi possono essere ammirati grazie a mini crociere in battello o catamarano a energia solare, mentre sono in corso i lavori per trasformarli in un museo che ne racconterà la storia.

I Castelli di Cannero. Foto SAG srl
I Castelli di Cannero. Foto SAG srl

10. Il Museo del Paesaggio di Verbania

Fin dall’inizio del XX secolo questo museo, fortemente voluto da Antonio Massara, ha deciso di dare spazio a tutte quelle opere che, con strumenti e forme diverse, raccontano il paesaggio in una maniera lontana da stereotipi e cliché. Niente panorami suggestivi e tramonti struggenti fini a se stessi, bensì lavori che raccontino “l’aspetto intimo e profondo e continuamente mutabile sotto l’impronte della vita umana, della visibile scena del mondo”. Oggi il museo nelle sue quattro sedi ospita collezioni di pittura, scultura, fotografia e grafica e archeologia e sopita opere di autori come Daniele Ranzoni, Guido Boggiani, Carlo Fornara, Guido Branca e Arturo Martini. Nella sezione archeologica, che si trova nel municipio di Orvasso si possono invece ammirare reperti di due necropoli appartenenti all’antica civiltà dei Leponzi e risalenti al II secolo avanti Cristo.

Il Museo del Paesaggio di Verbania
Il Museo del Paesaggio di Verbania

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