Lago di Lesina, cosa vedere: i 5 luoghi da visitare


Cosa vedere sul Lago di Lesina in Puglia: ecco i 5 luoghi da visitare.

Il Lago di Lesina è uno splendido specchio d’acqua salmastra situato lungo la costa della Puglia, tra il Tavoliere e il promontorio del Gargano. È uno dei due laghi costieri della Puglia insieme al Lago di Varano. Il lago, che comunica con il mare Adriatico attraverso i canali dell’Acquarotta e dello Schiapparo (tra il lago e il mare c’è solo una lingua di terra, Bosco Isola, larga tra 1 e 2 km), offre un’atmosfera tranquilla e rilassante con panorami pittoreschi, le sue acque azzurre, note soprattutto per la pesca delle anguille, la principale attività del posto, si riflettono nel cielo e creano scenari imperdibili, specialmente al tramonto, e inoltre è un luogo ideale per gli amanti della natura, dal momento che è tappa importante per molti uccelli migratori durante le loro rotte stagionali, caratteristica che lo rende un luogo ideale per gli amanti del birdwatching. I viaggiatori, qui, possono immergersi completamente nella natura, in un luogo lontano dalla vita urbana, caratterizzato da tranquillità, bellezza naturale, cultura. Ecco quali sono i cinque luoghi da non perdere quando si visita il Lago di Lesina.

1. Il borgo di Lesina

Lesina è l’unico centro abitato che si trova sulle rive del Lago di Lesina. La città ha una storia ricca e antica, con tracce di insediamenti che risalgono all’epoca romana. Il suo centro storico conserva l’impronta sei-settecentesca della ricostruzione che seguì il terremoto che nel 1627 colpì l’area della Capitanata. Nel centro storico di Lesina, è possibile ammirare la chiesa della Santissima Annunziata e quella di San Primiano, mentre fuori, nella frazione di Ripalta, si ammira il castello che domina questo antico centro agricolo. Negli ultimi anni, Lesina ha cercato di sviluppare un approccio al turismo più sostenibile, promuovendo la conservazione dell’ambiente naturale e la valorizzazione delle tradizioni locali. La cittadina è inoltre circondata da un ambiente naturale affascinante, tra il lago e il Parco Nazionale del Gargano, e questa posizione privilegiata offre molte opportunità per attività all’aperto, come escursioni, birdwatching, pesca e passeggiate. Da Lesina è poi possibile fare escursioni in barca sul lago: ci sono iniziative come “Lagobus” che consentono ai visitatori di compiere un’esperienza sulle placide acque del lago di Lesina.

Il lungolago di Lesina. Foto: Wikimedia/Flavmi
Il lungolago di Lesina. Foto: Wikimedia/Flavmi

2. Il Centro Visite di Lesina

Si trova nel centro storico di Lesina: il Centro Visite di Lesina è il punto di partenza ideale per visitare il lago, del quale è possibile conoscere la storia visitando le tre sezioni del Centro, ovvero l’Acquario, il Museo Naturalistico e il Museo Etnografico. L’Acquario detiene un primato, essendo il primo acquario in Europa di acqua salmastra: al suo interno, 14 vasche consentono di conoscere la vita nelle acque del Lago di Lesina. Il Museo Naturalistico approfondisce invece gli ambienti terrestri del lago, attraverso diorami che illustrano la flora e la fauna del territorio, e con un orto botanico che contiene le specie presenti sulle sponde dello specchio d’acqua (particolarmente interessanti l’area dedicata a Bosco Isola e quella sul mare, che conta anche su di una raccolta di conchiglie). Infine, il Museo Etnografico racconta la vita, il lavoro e le tradizioni dei pescatori del lago, attraverso due sezioni: una raccolta di attrezzature da pesca, e la ricostruzione di una abitazione lesinese.

Il Centro Visite di Lesina
Il Centro Visite di Lesina

3. La Riserva Naturale del Lago di Lesina

La Riserva Naturale del Lago di Lesina è una zona di grande interesse naturalistico che si estende intorno al Lago di Lesina: istituita nel 1981, si estende su di una superficie di oltre 900 ettari. La riserva ospita una notevole varietà di flora e fauna: le acque del lago e le aree umide circostanti sono habitat ideali per diverse specie di uccelli acquatici migratori, come anatre, folaghe, aironi e molti altri, come il martin pescatore, il codone, l’alzavola, il cormorano, la poiana, il falco di palude (presenti anche i fenicotteri, segnalati solo in tempi recenti). La riserva è un punto di sosta cruciale lungo le rotte migratorie. Oltre alla fauna, la riserva ospita una varietà di piante e vegetazione tipiche delle zone umide. Le zone paludose sono importanti per la biodiversità, poiché forniscono habitat per piante acquatiche e terrestri. Molte le piante tipiche della macchia mediterranea, come il leccio, la roverella, l’alloro, il mirto, il lentisco, il ginepro coccolone, il rosmarino, l’erica, il caprifoglio mediterraneo. La presenza di questa riserva naturale è fondamentale per la conservazione degli habitat naturali e delle specie che vi abitano: la sua gestione mira infatti a proteggere e preservare l’ecosistema del lago e delle aree circostanti.

La Riserva Naturale del Lago di Lesina
La Riserva Naturale del Lago di Lesina. Foto: Wikimedia/Albus65

4. L’isola di San Clemente

L’isolotto di San Clemente si trova nel mezzo delle acque del lago: priva di insediamenti umani, conserva però alcuni interessanti resti archeologici, e ci si arriva attraverso un pontile lungo 400 metri, inaugurato nel 2016, che parte direttamente dal lungolago di Lesina. L’isolotto, facilmente identificabile per la presenza di una croce sull’acqua installata negli anni Cinquanta, è quasi totalmente sommerso, e i resti affiorano a malapena oltre il pelo dell’acqua: si tratta di una villa romana del II-I secolo a.C. che sorgeva al centro di una tenuta dove si allevavano pesci e molluschi e che era nota per la produzione del garum, il più popolare condimento della cucina romana (era una salsa a basce di pesce probabilmente simile all’odierna pasta d’acciughe). Fu distrutta probabilmente nel IX secolo e sui suoi resti venne edificata una chiesa. Nel Medioevo l’isola di San Clemente ospitava un piccolo centro abitato, poi abbandonato a seguito della distruzione del terremoto del 1627 e dell’innalzamento delle acque del lago.

Il pontile che collega Lesina all'isola di San Clemente. Foto: Angela Milano
Il pontile che collega Lesina all’isola di San Clemente. Foto: Angela Milano

5. Bosco Isola

Bosco Isola è la sottile lingua di terra, lunga 16 km e larga appena 1-2 km, che separa il Lago di Lesina dal mare Adriatico, e deve il suo nome al fatto che è ricoperta da un fitto bosco con una sorprendente varietà di specie vegetali. È un frequentatissimo parco, dal momento che offre molte possibilità per l’attività all’aperto, come il trekking, le escursioni in mountain bike (o in bicicletta lungo la pista ciclabile), e le passeggiate nel bosco, particolarmente apprezzate dagli appassionati di botanica, perché qui si trovano diverse specie, incluse alcune rarissime come il cisto di Clusio, un arbusto sempreverde tipico dei suoi sabbiosi. Molte poi le spiaggie che si affacciano sull’Adriatico, come quella di Pennacchio, la spiaggia della Morella e la spiaggia di Gravaglione. Lungo la riva del mare è inoltre possibile osservare la Torre Scampamorte, una delle tipiche torri costiere dell’Adriatico costruite all’epoca del dominio aragonese sul Regno di Napoli, di cui Lesina faceva parte.

Bosco Isola
Bosco Isola. Immagine RAI

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