Lago del Turano, cosa vedere: itinerario in cinque tappe


Cosa vedere sul Lago del Turano, nel Lazio, vicino Rieti: un itinerario in cinque tappe imperdibili.

Il Lago del Turano è senza dubbio uno dei luoghi più scenografici del Lazio tra panorami suggestivi, una grande biodiversità e borghi incantati dove il tempo sembra essersi fermato. Il lago del Turano è un bacino artificiale della Sabina orientale, in provincia di Rieti, e si trova ai margini della Riserva naturale regionale monte Navegna e monte Cervia. A poco più di un’ora dal centro di Roma è possibile rifugiarsi in un ambiente ancora incontaminato, inerpicarsi sui tantissimi sentieri che partono dal lago del Turano, ma è anche facile lasciarsi conquistare dalla grande ospitalità delle gente di questi luoghi e perdersi tra i tanti scorci suggestivi in cui ci si può imbattere camminando tra le strade ricche di storia dei suoi borghi. Castel di Tora e Colle di Tora e poi ancora Ascrea, Antuni e Paganico Sabino, sono tanti i piccoli e grandi gioielli del lago del Turano che, ancora lontani dagli itinerari affollati del turismo di massa, aspettano solo di essere scoperti a passo lento e con il cuore aperto. Ecco cinque tappe imperdibili del vostro viaggio sul lago del Turano.

1. Colle di Tora

Poche case dall’inconfondibile color bianco che sembrano quasi emergere direttamente dalle acque turchesi del lago del Turano. Il borgo di Colle di Tora si trova su di una penisola che si protende verso il centro del lago del Turano dove si specchiano le verdi colline boscose. Il cuore del paese è la chiesa romanica di San Lorenzo, ma ad attirare turisti e visitatori in questo paesino che conta meno di 400 abitanti sono soprattutto l’atmosfera rilassata che vi si respira in ogni angolo e i panorami assolutamente mozzafiato che si possono ammirare passeggiando tra vicoli e stradine. Tutto attorno a Colle di Tora la natura è l’assoluta protagonista e l’accostamento dei verdi dei boschi ai mille colori del lago è davvero suggestivo. Impossibile poi non lasciarsi tentare dai tanti tipici della tradizione sabina che si trovano sulle tavole tanto di Colle di Tora che della vicina Castel di Tora.

Colle di Tora. Foto di David De Benedetti
Colle di Tora. Foto di David De Benedetti

2. Ascrea

Aggrappato più che adagiato alle pendici scoscese della montagna che domina il lago del Turano, Ascrea è il luogo perfetto per immergersi nella cultura e nelle tradizioni di questi luoghi. Da qui partono tante belle escursioni, tra cui anche una spettacolare mulattiera che porta fino alle antiche rovine di Mirandella. Dai quasi 800 metri sul livello del mate di Ascrea si godono panorami incredibili sulle acque del lago e sulle montagne circostanti, ma è lo stesso paese a custodire importanti tesori che l’occhio attento potrà cogliere come le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa.

Ascrea
Ascrea. Foto Pro Loco Ascrea

3. Paganico Sabino

Le tracce dei primi insediamenti a Paganico Sabino risalgono addirittura al III secolo avanti Cristo, ma è tutta la storia di questo splendido paesino che si trova sul lago del Turano a essere ricca e variegata. Tantissimi i punti di interesse del borgo di Paganico Sabino a cominciare dalle sue tante chiese che custodiscono importanti opere d’arte, ma anche i numerosi itinerari naturalistici che partono da qui per inoltrarsi alla scoperta sia del lago, con i suoi scorci unici, che dei colli che lo circondano. All’interno della riserva naturale del monte Navegna e del monte Cervia si possono percorrere tantissimi sentieri adatti a tutti i gusti e di tutte le difficoltà. Di grande fascino è in particolare l’area delle Grotte che si trova tra i 630 ed i 780 metri di altitudine a mezza costa sul versante esposto a sud-ovest del monte Cervia ed è fortemente caratterizzata dalla presenza di aspre pareti rocciose che a più riprese interrompono il pendio scosceso della montagna.

Paganico Sabino. Foto Pro Loco Paganico Sabino
Paganico Sabino. Foto Pro Loco Paganico Sabino

4. Cascate delle Vallocchie

A breve distanza da Castel di Tora si trova un luogo magico dove la natura regna sovrana. Le Cascate delle Vallocchie sono raggiungibili grazie a un bel sentiero che si addentra in mezzo alla vegetazione rigogliosa tra gradini e passerelle di legno fino ad arrivare a una serie di laghetti generati da alcuni salti d’acqua. Una scalinata naturale che porta al punto sicuramente più scenografica di questa escursione dove l’acqua compie un balzo di circa 30 metri tra le rocce calcaree. Ai suoi piedi si trova una radura che sembra uscita da un libro di favole e dove si ha l’impressioni di potersi imbattere da un momento all’altro in una fata o in un folletto tanto è suggestiva.

Cascate delle Vallocchie
Cascate delle Vallocchie. Foto di Luca Jannace

5. Monte di Antuni

Dall’alto del suo colle l’antico borgo di Antuni osserva pacifico la vita sulle sponde del lago del Turano. Collegato alle terraferma da un sottile linea di terra Antuni è un paese abbandonato ormai da quasi 80 anni, da quando durante la Seconda guerra mondiale fu bombardato per errore, ma conserva ugualmente un fascino speciale. Lunghi e attenti lavori di restauro portati avanti per volontà del Comune di Castel di Tora hanno permesso di ridare lustro ai resti dell’antico borgo medievale con le sue mura difensive, ma anche a molti edifici degni di nota come il palazzo Del Drago. Per chi abbia voglia di camminare un po’ di più è poi possibile l’eremo di San Salvatore che si trova quasi al livello delle acque del lago e che nella sua grotta naturale custodisce degli splendidi affreschi seicenteschi. L’accesso è consentito solo con visita guidata gestita dall’Associazione Camminando Con (info e prenotazioni sul sito dell’associazione).

Ingresso al borgo di Antuni. Foto Pro Loco Roma
Ingresso al borgo di Antuni. Foto Pro Loco Roma

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