In occasione del cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Pietro Vannucci detto il Perugino (Città della Pieve, 1450 circa - Fontignano, 1523), l’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve ha organizzato, nell’ambito del progetto Perugino nel segno del tempo, una serie di iniziative, di conferenze e di attività culturali, accompagnate da specifici itinerari guidati alla scoperta delle opere del pittore che si trovano nel territorio diocesano. Capolavori che raccontano l’arte del Perugino, dalla gioventù agli ultimi anni della sua esistenza, e che sono conservati nel capoluogo umbro, a Perugia, e nei dintorni, dove la pittura del maestro ancora vive.
Il cuore delle attività proposte dalla diocesi perugina è l’Isola di San Lorenzo, il complesso monumentale della Cattedrale di San Lorenzo, all’interno del quale, nel suo Museo del Capitolo, fondato cento anni fa in occasione del quarto centenario dalla scomparsa del Perugino, si terranno in diversi periodi dell’anno varie iniziative volte a celebrare il grande artista. Secret Umbria propone una serie di itinerari tematici volti a esplorare i territori legati al Perugino, combinando arte, paesaggi, borghi e tradizioni locali artigianali ed enogastronomiche.
Ai luoghi legati all’artista nel capoluogo umbro è dedicato l’itinerario Perugino a Perugia, che si concentra proprio lungo Corso Vannucci, l’asse viario etrusco che costituisce il corso principale della città. Partendo dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, che ha sede all’interno del Palazzo dei Priori e che conserva la più vasta collezione di opere del Perugino, al quale è dedicata la grande mostra Il meglio maestro d’Italia. Perugino nel suo tempo, in corso fino all’11 giugno 2023, i visitatori giungeranno nel Nobile Collegio del Cambio, sede della corporazione medievale dei cambiatori di moneta: qui si ha occasione di ammirare l’articolata decorazione della Sala delle Udienze realizzata proprio dal Perugino. Il contratto venne firmato nel 1496: l’artista affrescò prima la volta e poi le pareti, guidato dal programma iconografico dell’umanista Francesco Maturanzio; portò infine a compimento il ciclo pittorico nel 1500, siglandolo con il suo celebre autoritratto, che più di ogni altro ci restituisce non solo le fattezze ma anche lo spirito del divin pittore. L’itinerario prosegue poi all’Isola San Lorenzo, il complesso monumentale che si trova dirimpetto al Palazzo dei Priori e che è costituito dalla cattedrale, dalle canoniche e dal vecchio seminario. In occasione dei suoi primi cento anni, il Museo del Capitolo è stato completamente rinnovato, per offrire al visitatore un nuovo allestimento tematico. Fino all’11 giugno, è possibile ammirare al Museo il prezioso reliquiario del Santo Anello, massimo esempio dell’oreficeria perugina di primo Cinquecento, realizzato per custodire il monile venerato come l’anello nuziale di Maria. Nella cappella della Cattedrale dedicata al Santo Anello era conservata fino al 1797 la celebre opera di Pietro Vannucci con lo Sposalizio della Vergine; requisita dai commissari napoleonici, venne portata in Francia. Ora, dopo ben 226 anni, è tornata temporaneamente a Perugia per essere esposta nella grande mostra della Galleria Nazionale dell’Umbria. Un video emozionale racconta la storia, le vicende e il culto che si sviluppò intorno al Santo Anello sin dal suo arrivo a Perugia.
Il Museo del Capitolo offre inoltre in questo periodo l’opportunità di assistere al restauro live della Pala Martinelli, un dipinto su tavola che Perugino completò nel 1518 e che oggi fa parte delle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria. Ad Isola San Lorenzo è anche possibile toccare con mano i materiali e conoscere da vicino la tecnica dell’affresco, della quale Perugino era abile esperto, partecipando al laboratorio pratico per la realizzazione di una piccola opera d’arte rinascimentale. Dal 17 giugno al 17 settembre sarà invece esposta l’Ascensione di Sansepolcro, dipinto su tavola realizzato dal pittore per la Cattedrale della cittadina toscana, sul modello dell’Ascensione che Perugino eseguì per il grande polittico realizzato per i benedettini di San Pietro.
Fa parte di Isola San Lorenzo anche Perugia sotterranea, percorso archeologico frutto della stratificazione avviatasi con gli edifici eretti dagli etruschi e proseguita in epoca romana e poi medievale. Conclude l’itinerario la Cappella di San Severo a Porta Sole: qui si può ammirare il grande affresco realizzato dal Perugino e dal giovane Raffaello, suo allievo. La iniziò l’Urbinate intorno al 1505, ma non la terminò perché fu chiamato a Roma; a completare la scena fu il Perugino nel 1521 dopo la prematura scomparsa di Raffaello. Infine, altra perla nascosta è la Madonna delle grazie affrescata dal Vannucci nel convento di Sant’Agnese a Porta Sant’Angelo.
Un altro itinerario è dedicato ai luoghi del Perugino nel suo borgo natale, Città della Pieve. Perugino a Città della Pieve è un itinerario di tre giorni pensato per raccontare il contesto culturale e ambientale in cui il giovane Perugino mosse i primi passi. Da Palazzo della Corgna, la residenza gentilizia fatta costruire da Ascanio della Corgna progettata con l’architetto perugino Galeazzo Alessi e decorata da affreschi del Pomarancio e di Salvio Savini, si visita la Cattedrale dei santi Gervasio e Protasio, all’interno del quale si conservano ben due opere del Perugino: il Battesimo di Cristo e la pala d’altare con la Vergine e i santi Pietro, Paolo, Gervasio e Protasio. Spostandosi nell’Oratorio della Confraternita dei Bianchi, si può invece ammirare la monumentale Adorazione dei Magi: la scena è affollata da tanti personaggi vestiti sontuosamente, un vero campionario della moda di inizio Cinquecento. Sono disposti con equilibro e sapienza compositiva in un sublime paesaggio naturale che il visitatore riconosce essere il paesaggio umbro caratterizzato da verdi colline, specchi d’acqua e cieli tersi. L’itinerario conduce poi alla Casa dello Zafferano, dove si apprendono la storia, le tecniche della coltura e i vari usi dei preziosi pistilli del corpus sativus. Vi si tiene un laboratorio di pittura che utilizza pigmenti a base di zafferano, che donano toni caldi e lucenti, come ben sapevano i pittori rinascimentali. Città della Pieve infatti è rinomato per la coltivazione dello zafferano, il cosiddetto “oro giallo”: spezia oggi utilizzata quasi esclusivamente in cucina, al tempo di Perugino era destinata soprattutto alla preparazione di pigmenti per tingere stoffe e dai pittori come colore.
I colori del Perugino è l’itinerario che consente di assaporare il territorio che si estende tra Città della Pieve, Piegaro e il lago Trasimeno. Città della Pieve, patria del Perugino, si rivela durante la visita guidata strutturata per toccare i luoghi che ancora oggi custodiscono le opere che Pietro Vannucci ha qui dipinto. La Cattedrale e l’Oratorio dei Bianchi sono tappe imperdibili, scrigni d’arte e di storia. Alla Casa dello Zafferano, accompagnati da un esperto che spiega e illustra la storia, gli usi e le tradizioni legate a questa spezia dal colore giallo brillante, si possono degustare formaggi, dolci e liquori preparati con lo zafferano.
A Piegaro si custodiscono i segreti di una delle più particolari tradizioni artigianali: la produzione del vetro. Allestito nell’antica fonderia situata nel nucleo del piccolo borgo, il Museo del Vetro è il custode della sapienza artigianale e dei manufatti che da secoli qui si realizzano partendo da un elemento naturale reperibile poco lontano: la sabbia delle rive del lago Trasimeno. Il laboratorio di vetrofusione, grazie alla guida di un esperto, consente di comprendere meglio e di sperimentare l’uso di uno dei più affascinanti materiali.
Lungo la direttrice della via Pievaiola si trova la tappa successiva, Fontignano, borgo di collina dove Perugino si ritirò probabilmente per sfuggire alla peste e dove dipinse le sue ultime opere. Nella chiesa dell’Annunziata una Madonna col Bambino ha il manto di un azzurro delicato ottenuto con un pigmento a base di vetro tritato, lo smaltino. È in questa chiesa che si trova la tomba del pittore, morto nel 1523 proprio a causa di quella pestilenza che tentò di evitare.
L’itinerario I paesaggi del Perugino è pensato proprio per immergersi completamente nell’ambiente naturale che ha ispirato il maestro. Nella zona di Paciano una guida escursionistica accompagna il visitatore in un percorso di hiking attraverso la campagna rigogliosa; un’esperienza per scoprire i punti di vista che hanno ispirato il pittore.
In questo comprensorio si trova Panicale, borgo medievale che conserva il Martirio di san Sebastiano, un grande affresco del Perugino in cui l’episodio tragico è sublimato nel contesto di una piazza ideale cui fa da sfondo una delle più suggestive vedute che il Vannucci abbia mai realizzato. E al visitatore è subito evidente come il panorama che si gode verso il lago Trasimeno sia lo stesso raffigurato nel dipinto.
Percorrendo le rive del lago, ci si accorge inoltre di come la coltivazione dell’olivo caratterizzi il paesaggio. Denominato “oro verde dell’Umbria”, l’olio d’oliva che se ne ricava è da sempre prodotto d’eccellenza da degustare sulla classica bruschetta.
L’itinerario conduce alla tappa successiva, il castello di Corciano. Nella chiesa parrocchiale si trova la Pala dell’Assunta, opera dai colori vivaci e dallo sfondo che si apre a perdita d’occhio.
Del Perugino si dice avesse un carattere burbero, scontroso, avido e che fosse lontano dalla fede. L’itinerario L’uomo Perugino intende approfondire la persona dietro il grande artista e prende le mosse da Perugia dove, dopo una visita alla Galleria Nazionale dell’Umbria, si giunge al Nobile Collegio del Cambio, dove si vede il suo celebre autoritratto.
Consigliata la visita alla basilica benedettina di San Pietro e alla Cappella di San Severo. Questo itinerario non può che comprendere i luoghi che hanno visto Perugino nascere, vivere e morire, e comprende quindi anche ovviamente Città della Pieve.
Il giovane Perugino è invece l’itinerario che intende concentrarsi sui primi anni di attività del pittore, ovvero quelli in cui, tornato da Firenze, inizia a operare in autonomia, cioè come maestro. A Perugia una visita guidata permette di conoscere il centro storico nei suoi monumenti maggiori e negli angoli più suggestivi. Si può poi scegliere di entrare nei musei che custodiscono le opere del giovane Perugino, come la Galleria Nazionale e Palazzo Baldeschi, o la suggestiva Cappella di San Severo. Ci si sposta poi lungo la Valle del Tevere, nel paese di Cerqueto, dove si trova l’affresco raffigurante san Sebastiano, tra le prime opere a noi giunte. A Deruta si visita il Museo Regionale della Ceramica e la Pinacoteca. Il laboratorio sulla ceramica dà ai visitatori la possibilità di cimentarsi nella creazione di un oggetto in maiolica da portare a casa, sotto la guida esperta di un ceramista.
Infine, per concludere, con Il Perugino e le sue terre il visitatore potrà immergersi per sette giorni a 360 gradi nei luoghi e nelle suggestioni che hanno influenzato e formato il “divin pittore”, visitando in maniera approfondita l’Umbria attraverso la prospettiva unica delle opere del Perugino. Un ampio e dettagliato itinerario che tocca Perugia, Città della Pieve, Cerqueto, Deruta, Piegaro, Corciano, il lago Trasimeno, Paciano e Panicale, Fontignano e che comprende le maggiori opere del maestro, dalla fase giovanile a quella più matura, toccando le città e i centri minori che tuttavia in Umbria si rivelano sempre scrigni di preziosi tesori.
Per conoscere tutte le tappe degli itinerari ed acquistare i percorsi è possibile visitare il sito di Secret Umbria
La tua lettura settimanale su tutto il mondo dell'arte
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER