Il Labirinto del Kränzelhof, un dedalo tra i vigneti


In Alto Adige, vicino a Merano, si trova un labirinto immerso nei vigneti: è quello della Tenuta Kränzelhof, situata a Cermes. La sua particolarità? È fatto di vite.

Non uno, non due, neanche tre, molti di più: sono addirittura sette i giardini della Tenuta Kränzelhof di Cermes, in Alto Adige, a poca distanza da Merano. Si trova qui questa storica cantina dove da tempo vengono coltivate rigogliose vigne da cui si ricavano vini biologici che hanno reso Kränzelhof un nome ben noto agli appassionati di vino: sei ettari di vigneti, quindici vitigni diversi, che garantiscono una produzione di quarantamila bottiglie l’anno. Tre linee diverse, dalle proposte più classiche a quelle invece più innovative, per soddisfare le esigenze di tutti. E da qualche tempo, alla coltivazione della vigna si aggiungono al Kränzelhof anche l’arte e la natura.

Il Kränzelhof ospita infatti sette giardini tematici, visitabili, ognuno dei quali offre un’esperienza sensoriale diversa. Sono il Giardino della Fiducia, il Giardino delle Emozioni, il Giardino del Coraggio, il Giardino del Cuore e dell’Amore, il Giardino dell’Espressione, il Giardino dell’Intuizione e il Giardino della Coscienza, realizzati dall’architetto paesaggista Bernhard Zingler. Questi giardini non sono solo spazi di bellezza naturale, ma anche luoghi di interazione artistica e spirituale. Ognuno di essi è pensato per stimolare una diversa riflessione o emozione nei visitatori. I giardini combinano elementi botanici e scultorei, creando una sorta di dialogo tra la natura e l’arte, e sono il frutto di un progetto artistico in continua evoluzione, che combina piante autoctone con installazioni artistiche moderne, contribuendo a rendere ogni visita un’esperienza sempre nuova. Accanto ai sette giardini si collocano poi il Giardino delle Sculture, dove sono state collocate opere d’arte in stretta connessione con la natura, e soprattutto il Labirinto, il cuore del Kränzelhof, opera con pochi eguali nel Trentino Alto-Adige. Questo labirinto verde è stato progettato non solo come una sfida fisica e mentale, ma anche come un percorso meditativo. Mentre ci si avventura tra i suoi intricati sentieri, l’idea è quella di trovare non solo la via d’uscita, ma anche un momento di riflessione interiore. I visitatori, perdendosi tra le siepi, sono invitati a riflettere sul senso della vita, sulle proprie scelte e sui percorsi intrapresi, rendendo l’esperienza un viaggio non solo nello spazio, ma anche dentro se stessi.

Tenuta del Kränzelhof
Tenuta del Kränzelhof
Tenuta del Kränzelhof
Tenuta del Kränzelhof
Tenuta del Kränzelhof
Tenuta del Kränzelhof
Labirinto del Kränzelhof
Labirinto del Kränzelhof
Labirinto del Kränzelhof
Labirinto del Kränzelhof

Il Labirinto del Kränzelhof è stato realizzato nel 2006: il tracciato è stato progettato da Gernot Candolini, ritenuto uno dei massimi esperti di labirinti d’Europa, che ha pensato di adoperare, per il dedalo altoatesino, un’essenza non impiegata altrove, l’essenza botanica simbolo di questo luogo, ovvero la vite. Ne consegue, dunque, che il Labirinto del Kränzelhof non è mai uguale a se stesso: d’autunno cambia colore, con le foglie del tracciato di vite che assumono tinte gialle e rosse. E poi, è una vite dalla quale si ricava uva con la quale viene prodotto vino. Anzi, è probabilmente l’unico labirinto al mondo da cui si ricava vino

L’opera, costituita da cespugli ben curati e progettata con una grande attenzione ai dettagli, rappresenta una metafora del cammino della vita, con tutte le sue svolte, i suoi ostacoli e le sue incognite. Raggiungere il centro del labirinto può essere visto come una simbolica ricerca della verità o della pace interiore. Non si tratta solo di trovare la via d’uscita, ma anche di godersi il processo, imparare dall’esperienza e riflettere su ciò che si è vissuto.

Questo labirinto è stato peraltro realizzato con un tracciato complesso, che segue uno schema originale. Il tracciato del Labirinto del Kränzelhof, che è molto esteso e particolarmente ingegnoso con i corridoi che cambiano continuamente forma, vuole essere una rappresentazione simbolica dell’animo umano. A differenza dei labirinti che, in tempi antichi, venivano realizzati con lo scopo di far percorrere al visitatore un itinerario alla ricerca del sé (per esempio i labirinti che si trovano in ambito cristiano), in questo caso non c’è un unico percorso da seguire, ma le possibilità sono diverse. Il Labirinto del Kränzelhof non è dunque solo un luogo di bellezza estetica. Il suo tracciato e la sua filosofia riflettono una ricerca più profonda di armonia tra l’uomo e la natura. È un luogo in cui i visitatori possono rallentare il ritmo, immergersi nella quiete e trovare un senso di pace interiore, oppure meditare su se stessi. Gli spazi aperti, le opere d’arte e la disposizione dei giardini sono tutti studiati per stimolare un dialogo tra corpo, mente e spirito. Un luogo di contemplazione, dunque, di connessione con la natura. Per questo una visita al Kränzelhof promette di farsi ricordare.


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