Dieci borghi da visitare in Liguria


La Liguria è la protagonista di questo nuovo appuntamento con i borghi da visitare: ecco dieci borghi in tutta la regione.

1. Dolceacqua

Borgo da cartolina in provincia di Imperia, poco lontano da Ventimiglia e dal confine con la Francia, Dolceacqua si trova non lontano dal mare e occupa una collina nei pressi del torrente Nervia: il ponte a schiena d’asino che lo attraversa è, assieme al Castello Doria, il simbolo del borgo. I carruggi, ovvero gli stretti vicoli (che, come spesso accade in Liguria, a volte scorrono tra le case o sotto le case in passaggi dove neppure di giorno arriva la luce del sole: a Dolceacqua accade nelle cosiddette “Scasassse”, una specie di galleria tra gli edifici, all’interno della quale sorgono attiità commerciali), si abbarbicano verso la sommità del colle su cui sorge il Castello (visitabile). Da non perdere la quattrocentesca parrocchiale di Sant’Antonio, dove si trova la Pala di Santa Devota di Ludovico Brea, uno dei massimi artisti del Rinascimento ligure. Dolceacqua è inoltre famosa per la produzione del Rossese, uno dei vini doc della Liguria, e per essere stata “immortalata” nei dipinti di Claude Monet durante il suo soggiorno in regione.

Veduta di Dolceacqua. Ph. Credit Finestre sull'Arte
Veduta di Dolceacqua. Ph. Credit Finestre sull’Arte

2. Varese Ligure

Il territorio comunale di Varese Ligure (il nome “Varese” deriva dal fatto che qui vicino scorre il fiume Vara) è il più grande della provincia della Spezia, ma il pittoresco borgo (dalla caratteristica fforma ellittica) è di ridotte dimensioni: ha origini medievali e fu uno dei feudi dei Fieschi, una delle più potenti famiglie dell’antica Repubblica di Genova. La loro presenza è ricordata dal possente Castello, detto Castello dei Fieschi, che chiude il borgo su uno dei suoi lati: si nota per le sue grandi torri quattrocentesche (oggi è sede di eventi). Nella parrocchiale di San Giovanni Battista si trovano capolavori di grandi artisti liguri soprattutto del Sei e del Settecento, a cominciare da Gregorio De Ferrari e Anton Maria Maragliano. Da vedere anche le chiese di Santa Sabina, dei Santi Antonio e Rocco e di San Filippo Neri (in quest’ultima è possibile ammirare un San Francesco Saverio di Gregorio De Ferrari.

Veduta di Varese Ligure dall'alto
Veduta di Varese Ligure dall’alto

3. Castelnuovo Magra

Il borgo di Castelnuovo Magra, tra i principali della val di Magra, si trova sopra una collina di ulivi che offre spettacolari panorami sulla piana di Luni e sul mare. Sviluppatosi in epoca medievale, il borgo fu uno dei principali centri dei conti-vescovi di Luni, e nel suo castello, il 6 ottobre del 1306, venne firmata la pace di Castelnuovo tra i conti-vescovi e i rivali Malaspina: l’evento è passato alla storia soprattutto perché procuratore del marchese Franceschino Malaspina fu Dante Alighieri. Il Castello dei Vescovi di Luni oggi è diroccato, ma sopravvivono una parte delle mura e soprattutto la torre, rimasta integra e recentemente messa in sicurezza e restaurata: l’edificio oggi ospita eventi ed è un importante polo fotografico. Nel borgo, la parrocchiale di Santa Maria Maddalena ospita una Crocifissione attribuita a Pieter Brueghel il Giovane. Da vedere anche l’oratorio del Santissimo Sacramento e l’oratorio dell’Assunta. Il Vermentino dei Colli di Luni è il vino tipico del territorio.

Veduta di Castelnuovo Magra
Veduta di Castelnuovo Magra

4. Zoagli

Si trova al centro del golfo del Tigullio ed è noto soprattutto in quanto rilassante località balneare (è piuttosto famosa l’immagine della spiaggia che si trova subito sotto il viadotto ferroviario), ma Zoagli è anche un borgo ricco di storia, antico feudo dei Fieschi. Da vedere anche le due torri saracene, del Cinquecento, tanto importanti e riconoscibili da essere anche inserite nello stemma comunale. Altro simbolo di Zoagli è il bizzarro Castello di Sem Benelli, fatto costruire agli inizi del Novecento dallo scrittore e librettista toscano in stile eclettico, mentre più antica è la parrocchiale di San Martino, al cui interno si ammirano sculture in legno attribuite ad Anton Maria Maragliano e un altare di marmo opera di Francesco Schiaffino. Sempre nella chiesa si conservano quelle che secondo la tradizione sono le ceneri di san Giovanni Battista, che sarebbero state donate a un condottiero di Zoagli, Giovanni Merello, dai consoli genovesi di ritorno dalla Prima Crociata.

Veduta di Zoagli
Veduta di Zoagli

5. Noli

Questo borgo di duemila e seicento abitanti fu, per ben sei secoli (dal 1192 al 1797) la capitale di una piccola repubblica, la Repubblica di Noli, le cui sorti furono legati a quella di Genova, ma che seppe comunque mantenere a lungo la sua indipendenza. Centro amministrativo dell’antica Noli era il Palazzo del Comune, costruito nel Trecento ma ampiamente rimaneggiato a fine Settecento, e dello stesso periodo è la Loggia della Repubblica Nolese, che ospitava adunanze: sulle sue pareti si trovano lapidi che ricordano i personaggi illustri passati da Noli (tra questi, Dante Alighieri, Cristoforo Colombo, Giordano Bruno). Sono numerosi gli edifici medievali che sopravvivono nel centro storico del borgo, e numerose sono anche le chiese: la più antica, appena fuori dal centro, è quella di San Paragorio, una delle più importanti architetture romaniche della Liguria. Da vedere anche la concattedrale di San Pietro, nota anche come “San Pietro dei Pescatori” (la pesca è stata a lungo una delle principali fonti di sussistenza di Noli): al suo interno si trova un polittico attribuito a Vincenzo Foppa.

Veduta di Noli
Veduta di Noli

6. Albissola Marina

Il nome di Albissola Marina è noto nel mondo per la ceramica: è infatti uno dei maggiori centri italiani della ceramica e di qui, nel Novecento, transitarono alcuni tra i più grandi artisti (da Lucio Fontana ad Aligi Sassu, da Wifredo Lam a Giuseppe Capogrossi fino ad arrivare ad Asger Jorn, il grande artista danese che qui a lungo risiedette: oggi nelle colline è possibile visitare il Museo Asger Jorn, allestito in quella che fu la sua casa). Nel borgo, che si affaccia sul mare (da vedere la Passeggiata degli Artisti, un lungomare decorato con mosaici realizzati da grandi artisti, tra i quali tutti quelli citati sopra) e che conserva ancora in parte il suo aspetto medievale, è d’obbligo una visita ad almeno una delle tante fornaci della ceramica ancora attive. Ad Albissola Marina da vedere anche la chiesa di Nostra Signora della Concordia (all’interno statue di Maragliano e una singolare pala d’altare in maiolica), il MuDA - Museo della Ceramica, e la sontuosa Villa Faraggiana, un tempo residenza della famiglia Durazzo, e che ospita importanti opere del barocco ligure.

Il Museo Asger Jorn ad Albissola Marina
Il Museo Asger Jorn ad Albissola Marina

7. Finale Ligure

Il Comune di Finale Ligure è formato da tre località che un tempo erano enti amministrativi separati: Finalborgo, Finale Pia e Finale Marina (gli ultimi due detti anche Finalpia e Finalmarina). Finalborgo è il più antico dei tre, anticamente fu capitale di un marchesato indipendente (il Marchesato del Finale, governato a lungo dai Del Carretto) ed è ricco di testimonianze storiche, in particolare di edifici arricchiti proprio grazie al mecenatismo dei Del Carretto. Il Palazzo del Tribunale era l’antica sede del potere carrettesco e poi diventò sede di giustizia (la particolare facciata conserva ancora tracce della decorazione pittorica del Quattrocento), mentre il Palazzo Ricci era l’antica residenza del cardinale Carlo Domenico Del Carretto (la famiglia a cui si deve il nome con cui oggi l’edificio è noto lo acquistò nel Cinquecento). La Basilica di San Biagio accoglie opere di Vincenzo Tamagni e di Oddone Pascale, artisti rinascimentali che lavorarono per i marchesi, oltre al monumento funebre di Sforza Andrea Del Carretto, l’ultimo marchese della famiglia. Il Museo Civico trova accoglienza nei locali dell’ex convento di Santa Caterina. Il borgo di Finale Marina non è solo meta balneare: l’imponente collegiata di San Giovanni Battista ospita infatti importanti opere barocche, tra cui una Gloria di san Nicola di Giovanni Battista Merano (uno dei più importanti artisti genovesi di fine Seicento) e il Crocifisso di Maragliano, nonché i grandi affreschi ottocenteschi di Paolo Gerolamo Brusco.

L'ingresso di Finalborgo
L’ingresso di Finalborgo

8. Brugnato

Il borgo di Brugnato nacque nei pressi di un monastero fondato in zona dai monaci colombiani di Bobbio, e per secoli l’importanza della cittadina fu legata proprio al sito religioso, tanto che ancora oggi è sede diocesana (assieme alla Spezia e a Sarzana). Si trattava però anche di un importante centro di passaggio nella val di Vara, tanto che nel Medioevo fu conteso dai principali feudatari della zona, i Malaspina e i Fieschi (fu prima dei Fieschi, poi dei Malaspina, poi dei Fregoso, quindi ancora dei Malaspina, e nel 1530 la città fu definitivamente annessa alla repubblica di Genova). Nel borgo sono da vedere la Concattedrale dei San Pietro, Lorenzo e Colombano (l’antica chiesa dell’abbazia dei monaci colombiani), che conserva ancora intatto l’interno romanico (a dispetto della facciata rifatta in epoche recenti). Nel palazzo vescovile ha sede il Museo Diocesano di Brugnato, e sempre a Brugnato ha sede il Museo Civico Mineralogico, che ospita la ricca collezione di minerali appartenuta all’ingegnere Ambrogio Del Caldo, con materiali provenienti da tutto il mondo. Nei pressi dell’abitato sono inoltre visibili i resti dell’antico ponte medievale sul Vara.

Strada del centro di Brugnato
Strada del centro di Brugnato

9. Triora

Piccolo comune di poco più di trecento abitanti della provincia di Imperia, deve la sua fama alle streghe: nel Cinquecento, infatti, Triora fu sede di numerosi processi per stregoneria (i cui documenti sono ancora conservati all’Archivio di Stato di Genova): il processo che si tenne tra il 1587 e il 1589 è ritenuto uno dei più grandi e importanti del XVI secolo. A questa particolare storia è dedicato il Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria, che oltre a raccontare usi e costumi del borgo, approfondisce il rapporto tra Triora e la stregoneria. Il borgo conserva ancora il suo aspetto medievale, anche se diversi edifici sono stati rimaneggiati nei secoli. Tra questi la neoclassica collegiata di Nostra Signora Assunta, all’interno della quale si conserva un importante fondo oro di Taddeo di Bartolo raffigurante il Battesimo di Cristo, opera del 1397, firmata e datata.

Strada del centro di Brugnato
Strada del centro di Brugnato

10. Moneglia

Centro di antichissime origini, è già citato in epoca romana ed ebbe una certa importanza anche durante il Medioevo, quando fu feudo genovese. Per gli amanti dell’arte, Moneglia è famosa in quanto ha dato i natali al più grande pittore del Cinquecento ligure, Luca Cambiaso: sue opere sono conservate nella parrocchiale di Santa Croce. Tra i segni più antichi, la fortezza di Monleone, costruita nel XII secolo dai genovesi, che sovrasta la cittadina.

Veduta di Moneglia. Ph. Credit Tatiana Yalovaya
Veduta di Moneglia. Ph. Credit Tatiana Yalovaya


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