Dici Chianti e pensi al vino, certo, ma pensi anche alle dolci colline toscane, ai cipressi e all’alternarsi delle sfumature del giallo e del verde, pensi a città e borghi con una tradizione secolare e ricchi di tesori artistici, pensi a una terra che ha saputo trasformarsi in un marchio conosciuto in ogni angolo del mondo. Il Chianti è molto più di un angolo di Toscana a cavallo tra le province di Firenze, Siena e Arezzo dove si produce uno dei vini più famosi nel mondo: grazie al lavoro e all’impegno delle sue genti, il Chianti è riuscito a uscire dai propri confini geografici e a diventare un simbolo dell’Italia stessa. Partendo dalle proprie eccellenze enogastronomiche, il vino ovviamente in primo luogo, ma anche l’olio e tanti altri prodotti d’eccellenza, il Chianti è stato capace di internazionalizzarsi sempre di più, ma senza mai dimenticare le proprie radici. Proprio la forza delle tradizioni e di quei saperi tramandati di generazione in generazione sono alcuni dei tratti distintivi del Chianti e uno dei segreti che le ha permesso di non smettere mai di cambiare restando al contempo sempre uguale. Ecco 10 tappe imperdibili del vostro viaggio nel Chianti.
Nel Chianti il vino e i prodotti della terra sono spesso un tutt’uno con una storia secolare, ma sono anche sinonimo di arte, cultura e ospitalità. Tutto questo si può trovare magnificamente rappresentato nel Castello di Meleto a Gaiole in Chianti. Le prime notizie del castello risalgono addirittura a mille anni fa, ma è poi nei secoli successivi che questo baluardo al confine tra i territori delle Repubbliche di Firenze e Siena acquisì un’importanza strategica sempre maggiore e divenne spesso preda agognata tra i due contendenti. Nonostante le battaglie e le mire dei signori del passato il castello di Meleto è riuscito ad arrivare pressoché indenne fino ai giorni nostri e ora domina placido sulle colline coltivate. Qui è possibile vivere un’immersione a 360 gradi nell’atmosfera del Chianti soggiornando tra le antiche stanze, ma anche concedendosi degustazioni di vini, tour alla scoperta delle tradizioni di questi luoghi passeggiando tra le colline coltivate, seguendo corsi di cucina e tanto altro ancora.
Percorrerendo la Strada del vino e dell’olio del Chianti Classico ogni tanto si ha l’impressione di essere saltati dentro a un dipinto, un po’ come nell’indimenticabile capolavoro Disney Mary Poppins. Passeggiando su e giù per le dolci colline che, a seconda della stagione, assumono tutte le sfumature del verde e del giallo, ma anche del rosso e dell’arancione si può respirare a pieni polmoni tutta la ricchezza di questa terra magica che ogni anno attira tantissimi visitatori. Lungo la strada del Chianti classico, d’altronde, secolo dopo secolo si è sviluppata tutta la civiltà di questo angolo di Toscana che ha visto passare etruschi e romani e che nel medioevo è stata teatro degli scontri tra Firenze e Siena. Oggi i suo chilometri non solo conservano ancora con cura le tracce di questo lungo e ricco passato, ma mettono in comunicazione tra loro autentiche eccellenze enogastronomiche che oggi sono unite sotto il simbolo del gallo nero. Aziende vinicole e oleicole del Chianti Classico, strutture ricettive, ristoranti, artigiani sono il minimo comune denominatore di un lungo itinerario davvero unico nel suo genere.
Arte, cultura, splendidi panorami, cibo buono e vino eccezionale. Difficile trovare un luogo migliore di Greve in Chianti dove rilassarsi e staccare la spina per qualche giorno. A circa 30 chilometri da Firenze e poco più da Siena si trova questo borgo davvero molto caratteristico dove è possibile trovare tutto quello che si va cercando da una vacanza del Chianti. La storia di Greve in Chianti è andata avanti per secoli di pari passo con quella dello splendido castello di Montefioralle che ancora oggi ne domina il centro abitato. A fare le fortune di Greve in Chianti è stata però la sua posizione strategica, al crocevia di tre “autostrade” dell’antichità come la Chiantigiana e le vie che portano al Valdarno e alla val di Pesa. Il continuo passaggio di viaggiatori, ma soprattutto commercianti, ha fatto di Greve in Chianti una città ricca e un importante centro economico per tutta la regione. Oggi la visita al paese non può partire che dalla centralissima piazza Matteotti con le sue botteghe storiche tra cui una macelleria presente addirittura dal XVIII secolo. Degni di nota poi la bella Chiesa di Santa Croce, ma anche i Musei di Arte sacra e l’immancabile Museo del Vino.
Adagiata placida tra le colline coltivate, Castellina in Chianti è da secoli silenziosa testimone degli eventi di queste terre. Le origini di Castellina in Chianti possono essere fatte risalire fino addirittura ai tempi degli Etruschi, ma oggi passeggiando per questo pittoresco borgo ci si accorge subito come questo conservi ancora l’inconfondibile forma quadrilaterale figlia delle antiche mura medievali per non parlare poi dei resti delle torri che in un tempo lontano, durante gli scontri tra Siena e Firenze, erano un’imprescindibile strumento di difesa. Ancora ai giorni nostri la fortificazione principale, la Rocca, conserva una meravigliosa torre trecentesca dalla quale si può godere una vista spettacolare sulla città e la campagna circostante, assolutamente suggestivo è poi il grande tunnel sotterraneo, conosciuto come via delle Volte, che corre sotto le mura girando intorno al centro storico. Un tempo questa era una strada all’aperto, ma quando la città crebbe si decise di costruirci sopra e ancora oggi qui si trovano negozi e botteghe artigiane. Degni di nota, infine, sono i tanti palazzi gentilizi, ma anche la chiesa di San Salvatore. All’interno della Rocca, infine, si trova anche il Museo Archeologico del Chianti.
Circondata da colline e strette vallate, Gaiole in Chianti è stata per secoli la città mercato, il luogo dove le popolazioni dei paesi vicini scendevano per incontrarsi e fare affari. Proprio la sua natura di città di scambi e di affari ha fatto sì che il centro di tutta Gaiole in Chianti fosse la grande piazza del mercato, a forma triangolare, che ospita ancora oggi numerosi eventi culturali legati soprattutto alla tradizione vitivinicola. Merita poi una visita la chiesa di San Sigismondo al cui interno è conservato uno splendido altare in marmo del XVII secolo. Gaiole in Chianti è però soprattutto un perfetto punto di partenza per tante escursioni alla scoperta del Chianti. Non solo Gaiole in Chianti può offrire una grande disponibilità di strutture ricettive, ma basta poi percorre pochi chilometri per raggiungere pievi e castelli dal grande fascino. Di questa lista fanno sicuramente parte il Castello di Meleto e quello di Brolio, ma anche la suggestiva città di Vertine, la badia Coltibuono e, non ultimo, il castello di Spaltenna.
Ad appena 20 chilometri fuori da Siena, Castelnuovo Berardenga è un gioiello dalla storia millenaria e anche un luogo dove toccare con mano tutta la straordinaria ricchezza delle terre del Chianti. Il suo splendido centro storico medievale è circondato dallo spettacolo della natura rappresentato dalle Crete senesi e presenta tanti scorci e panorami suggestivi. Proprio la sua vicinanza a Siena, d’altronde, ha fatto per secoli di Castelnuovo Berardenga un rifugio per nobili e ricchi possidenti che qui hanno costruito il proprio buen retiro. Per questo motivo splendide ville costellano tutto il territorio di Castelnuovo Berardenga, ma è in particolare il suo centro a visitare una visita approfondita. Passo dopo passo si potranno andare a scoprire strade e piazze e rimanere colpiti dalla suggestiva bellezza delle ripide scale in pietra di vicolo dell’Arco, mentre da non perdere è sicuramente villa Chigi Saracini, edificata nel XIX secolo sulle rovine dell’antico castello. Siamo pur sempre nel Chianti e così, tra una visita e l’altra, è sempre possibile fermarsi a bere un calice di buon vino in una delle tantissime enoteche.
A Pievasciata, nel cuore del Chianti senese, si trova il suggestivo Parco delle sculture del Chianti. Si tratta di una mostra permanente di installazioni e sculture contemporanee pensate per integrarsi alla perfezione con la natura circostante. Proprio per questo ogni artista ha prima visitato il sito del parco ed ha quindi fatto una proposta specifica per il luogo scelto. All’interno del parco, inoltre, è stato creato un anfiteatro che offre ai visitatori un denso programma di concerti, in luglio e agosto. Per quanto riguarda invece gli artisti che hanno realizzato le opere questi arrivano da tutti e cinque i continenti e materiali diversi per dare al visitatore una panoramica sulla varietà e importanza dell’arte contemporanea nel mondo di oggi il tutto giocando sull’esaltazione del rapporto tra arte e ambiente. A pochi passi dal parco trova spazio anche il progetto Pievasciata borgo d’arte contemporanea. Nel piccolo borgo si trovano altre dodici sculture che sono state scelte con il coinvolgimento di famiglie e cittadini.
A Gaiole in Chianti, al centro dei terreni dell’azienda Ricasoli, la più estesa della zona del Chianti Classico, sorge il Castello di Brolio con il suo profilo inconfondibile. Le sue orgini vengono fatte risalire al XII secolo e nel corso di questa lunga storia il castello di Brolio è stato teatro e sfondo di assalti e distruzioni in numerose battaglie storiche: dai quattrocenteschi scontri aragonesi e spagnoli alle dispute seicentesche, sino ai bombardamenti aerei e d’artiglieria della Seconda Guerra Mondiale. Oggi il maniero, più volte ricostruito e modificato, porta i segni delle diverse epoche che hanno contribuito a creare un luogo davvero particolare. Dall’imponenza dei bastioni fortificati di stampo medievale, agli austeri inserimenti romanici e neogotici, sino alle specificità dell’Ottocento toscano, il castello di Brolio è un crogiolo di stili e di sensibilità artistiche e architettoniche che lo rendono ancora più prezioso e suggestivo. Le sue stanze e i suoi splendidi giardini sono sicuramente una tappa imperdibile nella vostra scoperta del Chianti.
Montefioralle è un piccolo capolavoro architettonico che domina l’alta valle del fiume Greve e il crinale dei Monti del Chianti. Dal castello passa la strada che collega il fondovalle alla cosiddetta strada dei Poggi, e dalla sua posizione rialzata si possono vedere in lontananza da una parte le torri di San Gimignano, dall’altra la conca di Firenze e la collina di Fiesole. Montefioralle nel corso dei secoli si è sviluppato per anelli concentrici intorno al castello che si trova sulla cima del colle, mentre il suo abitato è tutto racchiuso all’interno delle mura. Al centro del paese, nella parte più alta, si trova la chiesa di Santo Stefano che custodisce numerose opere d’arte tra cui una preziosa tavola duecentesca raffigurante la Madonna col Bambino del Maestro di Montefioralle e una Trinità fra quattro santi attribuita al Maestro dell’Epifania di Fiesole. È però tutto il borgo a conservare ancora oggi un fascino particolare visto che tra le sue strade e i suoi vicoli il tempo sembra essersi fermato lasciando il castello e tutto Montefioralle quasi un isola separata rispetto al paese di Greve in Chianti.
La pieve di San Paolo in Rosso si trova a Poggio San Polo, nel Comune di Gaiole in Chianti e con tutta la sua austera semplicità riassume alla perfezione le diverse anime e la storia complessa di queste colline. La pieve di San Paolo in Rosso si staglia con il suo profilo caratteristico sulle dolci colline del Chianti e da secoli mantiene inalterato il suo grande fascino. Le prime menzioni della pieve di Paolo di Rosso risalgono addirittura a prima dell’anno mille e, nonostante nel corso dei secoli l’edificio sia stato più volte rimaneggiato, il lascito di questa lunga storia è ancora ben visibile. Il suo profilo, in particolare, ricorda già da lontano il connubio tra sacro e militaresco proprio di molti edifici di queste terre che a lungo sono state un campo di battaglia tra le varie signorie. È quindi corretto parlare di una pieve fortificata che si caratterizza per uno stile romanico-gotico e costituita da una grande chiesa e tre navate abbracciata da una costruzione castellana quadrangolare. All’interno della chiesa spiccano diversi affreschi medievali e un bel crocifisso ligneo.
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