Catacombe di Roma, quali vedere: guida alle 10 più interessanti


Quali sono le catacombe più interessanti di Roma? Ecco una guida alle migliori dieci. 

Le catacombe di Roma costituiscono un vasto sistema di cimiteri sotterranei situati lungo gallerie che si estendono sotto la città. Queste catacombe sono state utilizzate principalmente come luoghi di sepoltura durante i primi secoli del cristianesimo. Le catacombe romane hanno avuto origine durante il periodo dell’Impero Romano, a partire dal II secolo. Molti dei primi cristiani furono sepolti in queste catacombe a causa del loro credo religioso (il cristianesimo ritiene infatti che la dottrina della resurrezione della carne sia incompatibile con la cremazione, che invece veniva praticata dai pagani), di conseguenza furono ricavati lunghi cimiteri nel sottosuolo per dare degna sepoltura ai cristiani. Le catacombe sono costituite da una rete di corridoi, camere e loculi (nicchie per le sepolture) scavati nella roccia. Queste gallerie possono estendersi per chilometri sottoterra e in alcune catacombe si trovano anche stanze utilizzate per riunioni di culto e celebrazioni religiose. Le catacombe rappresentano un importante punto di riferimento storico per lo studio del cristianesimo primitivo, poiché contengono affreschi, graffiti e iscrizioni che testimoniano la fede e le pratiche di quei tempi. Oggi, molte delle catacombe di Roma sono aperte ai visitatori interessati a scoprirne la storia e l’importanza, mentre altre sono invece accessibili soltanto agli esperti. Gli studiosi e gli archeologi continuano infatti a studiare le catacombe per comprendere meglio la vita e le credenze dei primi cristiani, oltre che per esplorare la storia dell’antica Roma. La conservazione delle catacombe è peraltro un compito impegnativo a causa delle sfide legate all’umidità, alla degradazione della roccia e all’afflusso di visitatori. Tuttavia, gli sforzi sono stati fatti per preservare queste importanti testimonianze storiche per le future generazioni. Molte catacombe sono visitabili: ecco di seguito una guida alle catacombe di Roma per chi volesse scoprire questo peculiare aspetto della storia della città.

1. Catacomba di San Callisto

È la catacomba per antonomasia, dal momento che fu il cimitero ufficiale della Chiesa di Roma nel III secolo, e data l’estensione se ne può parlare anche al plurale (“le catacombe” di San Callisto). La Catacomba di San Callisto è infatti una delle più importanti e grandi catacombe di Roma. Prende il nome da Papa Callisto I, che governò la Chiesa nel terzo secolo e fu uno dei primi a riconoscere l’importanza delle catacombe come luoghi di sepoltura per i cristiani. Questa catacomba è situata lungo la Via Appia Antica, una delle principali vie di accesso alla città di Roma. La Catacomba di San Callisto è estesa su diversi livelli sotterranei che raggiungono una lunghezza complessiva di circa venti chilometri, e si stima che qui abbiano trovato sepoltura circa mezzo milione di cristiani. Questa catacomba è divisa in diverse aree, ciascuna delle quali contiene diverse gallerie e loculi di sepoltura. È inoltre notevole per la presenza di numerose tombe di martiri, papi e santi (si contano infatti le sepolture di ben sedici papi). Queste catacombe sono state un importante luogo di sepoltura per i primi cristiani, specialmente nei periodi in cui la pratica del cristianesimo era soggetta a persecuzioni. Gli affreschi, i graffiti e le iscrizioni presenti all’interno forniscono preziose informazioni sulla vita e la fede dei primi cristiani. All’interno della Catacomba di San Callisto si trovano alcune cripte che sono state tradizionalmente associate a papi e vescovi. Ad esempio, la Cripta dei Papi è un’area di questa catacomba dove sono sepolti nove papi. La Catacomba di San Callisto è aperta al pubblico e può essere visitata per scoprire la sua storia e importanza.

Catacomba di San Callisto
Catacomba di San Callisto

2. Catacomba di Domitilla

La Catacomba di Domitilla è un’altra delle importanti catacombe presenti a Roma. Prende il nome da una Domitilla appartenuta alla famiglia dei Flavi, che potrebbe aver posseduto la terra su cui furono costruite le catacombe. Questa catacomba è una delle più estese e meglio conservate di Roma, e si trova lungo la Via Ardeatina. Scavata nel tufo, si estende su vari livelli sotterranei e copre un’ampia area che in diverse parti reca interessanti dipinti murali, uno dei principali motivi d’interesse della catacomba: scene della vita di Gesù, episodi biblici ma anche figure pagane (per esempio raffigurazioni di Orfeo). Particolarmente celebre è la pittura murale raffigurante il Buon Pastore, una delle prime opere note del cristianesimo. Una curiosità: nel 1965 venne firmato qui il “Patto delle Catacombe”, un accordo tra alcuni cardinali, soprattutto brasiliani e latinoamericani, pochi giorni prima della fine del Concilio Vaticano II: con il patto si impegnavano a vivere in povertà secondo il Vangelo, rinunciando ai privilegi derivanti dal loro incarico.

Catacomba di Domitilla
Catacomba di Domitilla

3. Catacomba di San Pancrazio

Prende il nome da san Pancrazio, un giovane martire cristiano vissuto tra III e IV secolo. Situata lungo la Via Vitellia, a poca distanza dall’Aurelia Antica (dove san Pancrazio venne martirizzato), la Catacomba di San Pancrazio ha una storia interessante e significativa soprattutto in quanto legata al culto del santo, per il quale, tra IV e V secolo, papa Simmaco fece anche erigere una basilica proprio sopra la catacomba: di conseguenza, all’interno della basilica ci sono due ingressi che portano alle sepolture sotterranee. La catacomba è composta da una serie di corridoi, camere e loculi scavati nella roccia: è tuttavia una di quelle peggio conservate.

Catacomba di San Pancrazio
Catacomba di San Pancrazio

4. Catacomba di San Sebastiano

Tra le catacombe più note e visitate di Roma, la Catacomba di San Sebastiano, lungo la Via Appia Antica, è stata utilizzata come luogo di sepoltura all’interno di una cava di pozzolana abbandonata alla fine del II secolo, sulla quale poi nel IV secolo venne fatta costruire dall’imperatore Costantino l’imponente basilica di San Sebastiano fuori le mura (nota come ad catacumbas proprio per la presenza del vasto cimitero sotterraneo). La tradizione afferma che san Sebastiano, un soldato romano convertitosi al cristianesimo e successivamente martirizzato, fu sepolto in questa catacomba nel III secolo. La sua devozione e il suo martirio hanno reso la catacomba un importante luogo di venerazione per i fedeli (i resti vennero poi traslati in San Pietro nel IX secolo). Le fonti antiche attestano anche che qui vennero sepolti altri due martiri, Quirino ed Eutichio. Anche qui, alcune parti della catacomba sono decorate con affreschi, graffiti e iscrizioni che raffigurano scene bibliche, simboli cristiani e immagini di fede. La cripta di San Sebastiano invece conserva un busto seicentesco del santo.

Catacomba di San Sebastiano
Catacomba di San Sebastiano

5. Catacomba di Priscilla

La Catacomba di Priscilla è una delle più celebri catacombe di Roma e in antico era conosciuta anche come la “Regina delle Catacombe” in virtù dell’importanza delle personalità che qui venivano sepolte. Prende il nome dalla matrona cristiana Priscilla, che tradizionalmente si crede abbia donato la terra in cui fu scavato il cimitero. Questa catacomba è situata lungo la Via Salaria, una delle antiche vie di accesso alla città di Roma. Una caratteristica distintiva della Catacomba di Priscilla è la presenza di “cubicoli”, camere funerarie più grandi decorate con affreschi e disegni: per esempio, il cubicolo della Velata, così chiamato per la presenza di un affresco che raffigura una donna col velo raffigurata mentre prega. Si visita poi la Cappella Greca, con diverse scene che raffigurano episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. La Catacomba di Priscilla, inoltre, è luogo di sepoltura di ben sette papi: Marcellino, Marcello I, Silvestro I, Liberio, Siricio, Celestino I, Vigilio.

Catacomba di Priscilla
Catacomba di Priscilla

6. Catacomba di Sant’Agnese

Dedicata a sant’Agnese, giovane martire cristiana del III-IV secolo, unica martire che i documenti antichi riportano sepolta in questa catacomba. La Catacomba di Sant’Agnese è uno dei luoghi di sepoltura più antichi ed è costituita da una rete di corridoi, camere e loculi scavati nella roccia tufacea e disposti su tre livelli, a sua volta divisi in quattro aree, che si sono sviluppate in diverse epoche. La particolarità della Catacomba di Sant’Agnese consiste nel fatto che è molto povera di pitture, ma è invece ricca di epigrafi e iscrizioni. Sempre sul luogo della sepoltura di sant’Agnese, nel V secolo venne fatta costruire una chiesa a lei dedicata, poi rifatta nel VII secolo, quando assunse le forme attuali di basilica parzialmente interrata. Questo sito rappresenta dunque un importante luogo di venerazione e di storia del cristianesimo primitivo a Roma: la sua associazione con sant’Agnese e le sue testimonianze epigrafiche offrono un’opportunità unica per conoscere meglio la vita e la fede dei primi cristiani e per esplorare l’antico patrimonio della città.

Catacomba di Sant'Agnese
Catacomba di Sant’Agnese

7. Catacomba dei Santi Marcellino e Pietro

Situata lungo la Via Casilina, la Catacomba dei Santi Marcellino e Pietro è una più antiche di Roma, dal momento che fu luogo di sepoltura fin dall’inizio del II secolo. L’accesso è dalla chiesa dei Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros ed è dedicata ai santi Marcellino e Pietro, due martiri cristiani del IV secolo, uccisi durante le persecuzioni di Diocleziano. La catacomba continuò ad essere utilizzata per secoli. È costituita da una serie di gallerie sotterranee che coprono una superficie di circa 18mila metri quadri (si stima vi siano state accolte più di 15mila sepolture). Molti ambienti sono decorati con affreschi: era infatti luogo di sepoltura di cristiani particolarmente facoltosi.

8. Catacomba di Pretestato

La Catacomba di Pretestato si trova nel quartiere Appio-Latino ed è situata sul tracciato dell’Appia antica. Utilizzata come cimitero fin dal III secolo, è nota perché ricca di opere d’arte, anche pagane, dal momento che le sepolture cristiane vennero realizzate in una catacomba dove già in precedenza venivano seppellite personalità di rilievo (fu scoperto qui il noto Sarcofago dell’imperatore Balbino, del III secolo). Per quanto poco nota, infatti, la catacomba di Pretestato è una di quelle più artisticamente pregevoli (da vedere la scena con l’Incoronazione di Cristo, del III secolo, che decora uno dei cubicoli: è ritenuta uno degli esempi più antichi di episodi della Passione). Ha inoltre una particolarità: è l’unica catacomba romana dove era presente una casa del custode. È visitabile su richiesta.

Catacomba di Pretestato
Catacomba di Pretestato

9. Catacomba di Santa Tecla

Lungo la Via Ostiense sorge la catacomba di Santa Tecla, dedicata all’omonima santa della quale tuttavia non abbiamo informazioni attendibili. Risale al III secolo e presenta una serie di corridoi e camere (ventidue in tutto, disposte lungo tre ambulacri) che si dispongono attorno alla piccola basilica ipogea del IV secolo dove, secondo la tradizione, venne data sepoltura a santa Tecla. Si distingue perché le pareti dei cubicoli sono quasi interamente ricoperte di affreschi, sebbene versino in un pessimo stato di conservazione. Nel 2009 venne qui scoperta un’immagine di san Paolo ritenuta la più antica raffigurazione nota del santo (risale al IV secolo), inserita in un ciclo di tondi con i volti degli apostoli (compaiono anche Pietro, Andrea e Giovanni e anche per loro si ritiene che l’immagine di santa Tecla sia la più antica a noi conosciuta). Anche questa catacomba è aperta alle visite solo dietro richiesta.

Catacomba di Santa Tecla
Catacomba di Santa Tecla. Foto: Corbis Images

10. Catacomba di Generosa

Altra catacomba che può essere visitata solo su richiesta, la Catacomba di Generosa deve il nome alla donna che secondo la tradizione donò il terreno sotto il quale venne scavato il cimitero ipogeo. Si trova nel quartiere Portuense, non lontano dal Tevere. Fu ricavata nelle gallerie di una cava di pozzolana abbandonata, così tra il III e il IV secolo la cava venne riutilizzata come luogo di sepoltura (vi furono seppelliti, tra gli altri, i santi martiri Simplicio, Faustino e Beatrice). Accanto alla catacomba sorgeva una basilica, fatta costruire da papa Damaso, i cui resti sono stati rinvenuti negli anni Ottanta del secolo scorso.

Catacomba di Generosa
Catacomba di Generosa. Foto: Sovrintendenza Capitolina

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