Cagliari, il capoluogo della Sardegna nonché la sua città più grande e popolosa, una fusione perfetta di storia millenaria, scorci indimenticabili e una cultura vibrante. Una città che sorprende per la sua ricchezza culturale, la sua cucina deliziosa, la sua ospitalità unica. Si estende lungo la costa del golfo degli Angeli, tra la Sella del Diavolo e lo stagno di Molentargius a est, e lo stagno di Cagliari a ovest. Una curiosità: esattamente come Roma, è costruita su sette colli (Castello, Tuvumannu, Monte Claro, Monte Urpinu, Colle di Bonaria, Colle di San Michele, Calamosca). Il primo centro importante, dopo gli insediamenti preistorici, si sviluppò sotto i fenici nel VIII secolo a.C., ma la città ha una storia ricca e complessa che abbraccia influenze culturali da diverse civiltà, tra cui appunto i fenici, i romani (in epoca romana la città si chiamava Karalis), vandali, bizantini, pisani, aragonesi e spagnoli. Per un certo periodo Cagliari fu anche capitale di uno Stato autonomo, il Giudicato di Cagliari, che durò trecento anni circa (dal X secolo fino al 1258, anno in cui il territorio fu spartito tra il Giudicato di Gallura, il Giudicato di Arborea e i feudi della famiglia pisana della Gherardesca). Queste diverse eredità si riflettono chiaramente nell’architettura, nelle tradizioni e nella cucina di Cagliari. È una città che affascina e incanta i visitatori con la sua storia intramontabile, la sua bellezza naturale e la sua cultura millenaria. Attraverso le sue strade pittoresche e le sue piazze animate, Cagliari offre un viaggio nel tempo, unendo passato e presente in un abbraccio caloroso. Che si sia appassionati di storia, amanti della cucina o in cerca di panorami o di natura, Cagliari aspetta chiunque a braccia aperte. Da dove cominciare la visita? Ecco dieci luoghi da non perdere!
Principale edificio di culto di Cagliari, la Cattedrale di Santa Maria è uno dei gioielli architettonici più preziosi della città. Situata nel cuore del quartiere Castello, il centro storico di Cagliari, questa cattedrale affascina i visitatori con la sua maestosità e la sua fusione unica di stili: il gotico in facciata, il barocco all’interno. La storia della Cattedrale di Cagliari risale al XIII secolo, i pisani ne iniziarono la costruzione a partire forse dal 1217 (la prima attestazione risale invece al 1254). La nuova chiesa fu edificata sul sito di una chiesa precedente dedicata a Santa Cecilia. Nel corso dei secoli, la cattedrale è stata soggetta a diverse modifiche e ampliamenti, che hanno contribuito alla ricca varietà di stili architettonici che caratterizzano l’edificio. La facciata a salienti è in stile romanico-gotico e ricorda molto da vicino quella del Duomo di Pisa, mentre l’interno si apre in un ricco spettacolo barocco di altari elaborati, stucchi e dipinti. Tra le opere qui conservate vanno citate lo splendido pergamo marmoreo di Maestro Guglilemo, eseguito nel XII secolo per il Duomo di Pisa e spostato a Cagliari nel Trecento, lo scenografico altare di sant’Isidoro, il cinquecentesco polittico della Crocifissione attribuito a Michele o Pietro Cavaro, il mausoleo di Martino I di Sicilia, il trittico di Clemente VII. La Cattedrale conserva anche la reliquia della Sacra Spina, ritenuta una spina della corona di Cristo.
La Cittadella dei Musei di Cagliari è un complesso museale eccezionale che racchiude opere d’arte, manufatti storici e reperti archeologici che coprono millenni di storia della città. Situata nel quartiere di Castello, è un polo che offre un vero concentrato di musei in un unico complesso. Ne fanno parte cinque musei: due sono statali, ovvero il Museo Archeologico Nazionale (che offre una visione approfondita dell’antica storia della Sardegna, con reperti preistorici, tra cui oggetti della cultura nuragica, gioielli, ceramiche e manufatti romani, e alcuni dei giganti di Monte Prama), e la Pinacoteca Nazionale di Cagliari (ospita una vasta collezione di dipinti, sculture e opere d’arte che spaziano dal Medioevo al XX secolo con opere di artisti sardi, come il Maestro di Castelsardo o come Michele e Pietro Cavaro, maestri spagnoli e anche artisti italiani e internazionali); due civici, ovvero il Museo Etnografico e il Museo Siamese Stefano Cardu (quest’ultimo offre una collezione eclettica di manufatti asiatici raccolti dal collezionista cagliaritano Stefano Sardu); uno universitario, il Museo delle Cere Anatomiche Clemente Susini, che presenta una collezione di modelli anatomici in cera di altissimo livello.
Situato nel cuore della città vecchia di Cagliari, nel quartiere Castello, il Bastione di Saint Remy è uno dei luoghi più iconici e affascinanti della capitale della Sardegna. Questo baluardo storico offre una vista panoramica sulla città, sul mare e sulle colline circostanti. Il Bastione di Saint Remy è intitolato a Filippo Guglielmo Pallavicino, barone di Saint-Rémy, che fu viceré di Sardegna in epoca sabauda. La maestosa struttura venne fatta costruire nel XIX secolo: la sua funzione principale era quella di collegare le aree più alte e più basse della città, facilitando il flusso di persone e merci, e fu poi trasformato in una passeggiata coperta, con una terrazza intitolata a Umberto I. Il baluardo è strutturato su più livelli, con ottime viste che si aprono su Cagliari e sul mare. Oltre a essere un’iconica attrazione turistica, il Bastione Saint Remy è anche un luogo di ritrovo per i locali e i viaggiatori. La terrazza offre spazi aperti dove rilassarsi, godere di una passeggiata tranquilla o semplicemente ammirare il panorama.
Simboli della Cagliari medievale, la Torre dell’Elefante e la Torre di San Pancrazio dominano con la loro mole il paesaggio urbano di Cagliari. Questi due simboli storici sono testimonianze viventi dell’eredità medievale della città e della sua importanza strategica nel corso dei secoli. La Torre di San Pancrazio è la torre più alta della città: costruita nel 1305 dai pisani che commissionarono il progetto all’architetto sardo Giovanni Capula (autore, due anni dopo, anche della torre dell’Elefante), questa torre era parte del sistema difensivo della città e faceva parte di una serie di torri costiere che servivano a proteggere la costa da possibili minacce nemiche. Come la torre gemella, realizzata nel 1307, è fatta in pietra forte, un calcare bianco che veniva estratto dalle vicine cave del colle di Bonaria. La Torre dell’Elefante, chiamata così per la statua di un elefante scolpita sulla sua facciata, è simile nella forma alla Torre di San Pancrazio, ma più bassa (31 metri contro 36). L’unica visitabile delle due è la Torre dell’Elefante, che offre punti di vista unici e panoramici sulla città, consentendo ai visitatori di comprendere meglio la topografia e la storia di Cagliari.
Imponente costruzione in stile liberty (una delle principali della Sardegna), noto anche come Palazzo Bacaredda (dal nome del sindaco di Cagliari all’epoca della realizzazione), è la sede del municipio. Costruito tra il 1899 e il 1907, fu progettato da Crescentino Caselli e Annibale Rigotti, e come gli edifici storici di Cagliari è realizzato in pietra forte. Lo stile liberty del palazzo reinterpreta le architetture tradizionali gotico-catalane del centro storico, e si presenta con una facciata dotata di un vasto porticato su via Roma, due grandi torrette a pianta ottagonale che donano slancio alla struttura (raggiungono i 38 metri d’altezza), e varie statue e decorazioni in bronzo. Nella Sala della Giunta sono conservate diverse opere antiche come il retablo dei Consiglieri, opera di Pietro Cavaro.
Il Castello di San Michele è uno dei principali monumenti storici di Cagliari, oltre che uno dei principali monumenti dell’epoca del Giudicato di Cagliari che ancora esistono in città, dal momento che la sua storia risale almeno al XII secolo. Questa imponente fortezza ha una storia ricca e complessa che abbraccia secoli di dominazioni e cambiamenti, ed è ora un luogo affascinante per esplorare la storia della città e godere di vedute panoramiche spettacolari. Dopo la fine del Giudicato venne abitato dalla famiglia spagnola Carroz, poi fu usato anche come lazzaretto, poi di nuovo come fortezza, mentre oggi è un centro espositivo. Si presenta esternamente con una massiccia pianta quadrangolare, tre torri e un fossato. na visita al Castello di San Michele è un viaggio nella storia e nell’architettura di Cagliari.
È la più antica chiesa della città, uno dei principali edifici paleocristiani di tutto il Mediterraneo. La Basilica di San Saturnino, uno dei siti religiosi più antichi e importanti di Cagliari, dedicata a San Saturnino, patrono di Cagliari, risale infatti almeno al V-VI secolo d.C. ed è considerata uno dei più antichi edifici cristiani di Sardegna. È costruita su un sito che, secondo la tradizione, sarebbe stato il luogo di sepoltura di san Saturnino, martire cristiano. La basilica fu eretta proprio in suo onore e divenne un importante centro di culto. Dell’edificio del V-VI secolo rimangono oggi il corpo centrale e una parte dell’abside (venne infatti rimaneggiata in stile romanico nel XII secolo). Una visita alla basilica (il sito è oggi gestito dal Ministero della Cultura) offre l’opportunità di immergersi nella storia millenaria di Cagliari e di apprezzare la bellezza e le stratificazioni di questo luogo di culto antico e significativo.
È un sito archeologico di straordinaria importanza situato: si tratta infatti della più grande necropoli fenicia esistente. La necropoli di Tuvixeddu si trova nel quartiere di Sant’Avendrace e copre una superficie di circa tre ettari e mezzo, in un sito dove sono state ritrovate tracce di insediamenti risalenti al neolitico. Dopo essere stata utilizzata in periodo fenicio-punico (VIII secolo a.C.) venne utilizzata come luogo di sepoltura fino all’era romana e oltre. L’area venne poi utilizzata dal Medioevo in avanti per scopi abitativi, e durante la seconda guerra mondiale la necropoli fu anche usata come rifugio antiaereo: solo gli scavi cominciati negli anni Sessanta del Novecento hanno cominciato a far riemergere il patrimonio storico di Tuvixeddu. Infine, nel 2014, la necropoli è stata aperta al pubblico e oggi fa parte di un parco visitabile tutti i giorni.
La spiaggia del Poetto è una delle mete più popolari e amate di Cagliari, nonché una delle spiagge più famose della Sardegna. Con le sue acque cristalline e la sua sabbia dorata, il Poetto offre un’esperienza balneare straordinaria e una piacevole fuga dalla vita quotidiana. La spiaggia del Poetto si estende per circa 8 chilometri lungo la costa meridionale di Cagliari, da Sella del Diavolo a Margine Rosso. Questa lunga striscia di sabbia offre spazio sufficiente per rilassarsi, prendere il sole e darsi alle attività sportive. La posizione della spiaggia a pochi minuti dal centro storico di Cagliari la rende facilmente accessibile e molto apprezzata dai residenti locali e dai visitatori. Le acque della spiaggia del Il Poetto sono rinomate per la loro limpidezza e il loro colore turchese. Inoltre, grazie alla sua ampia distesa di sabbia e alle acque relativamente poco profonde, la spiaggia è ideale per nuotare e rinfrescarsi nelle calde giornate estive. I bagnanti possono anche partecipare a diverse attività acquatiche come il windsurf, il kitesurf e il kayak, che sono popolari grazie alle condizioni favorevoli del vento e del mare. Poetto è poi attrezzata con una serie di servizi per i visitatori, tra cui stabilimenti balneari, bar, ristoranti e noleggio di attrezzature per sport acquatici. Questi servizi rendono la spiaggia adatta sia per coloro che vogliono trascorrere una giornata di relax sotto l’ombrellone che per chi cerca... avventure acquatiche più dinamiche.
Istituito nel 1999, il Parco Naturale Regionale Molentargius–Saline rappresenta una delle aree umide più importanti d’Europa e si trova a poca distanza dal centro di Cagliari, diviso tra il Comune di Cagliari e quelli di Quartu Sant’Elena, Quartucciu e Selargius. Questo parco rappresenta un ambiente unico, costituito da zone umide, saline e lagune, che forniscono un habitat vitale per molte specie vegetali e animali. Il Parco Naturale Molentargius–Saline è particolarmente famoso per essere una delle più importanti aree di nidificazione e sosta di uccelli acquatici in Europa. Tra le specie di uccelli che si possono avvistare ci sono fenicotteri rosa, cormorani, aironi, falchi di palude, porciglioni. I fenicotteri rosa in particolare sono gli animali simbolo della costa della Sardegna e la loro presenza attira sempre numerosi visitatori ed escursionisti. Questa specie nidifica nello stagno di Molentargius almano a partire dagli anni Novanta. Il parco svolge dunque un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità locale. I progetti di monitoraggio e la gestione attiva dell’ambiente aiutano a preservare l’habitat e a garantire un futuro sostenibile per la flora e la fauna del parco.
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