Bologna è nota nell’immaginario di tutto il mondo soprattutto per lo splendore medievale ancora oggi visibile nei caratteri del tessuto urbano storico, a testimonianza della sua ascesa a centro cosmopolita tra i più importanti in Europa tra XIII e XIV secolo. Tuttavia, Bologna conosce momenti di gloria anche durante la magnifica stagione del Rinascimento. Nella sua peculiare declinazione “rustica e fiera”, il Rinascimento a Bologna costituisce una delle vicende di primo piano della storia artistica italiana. Pur in un ininterrotto intreccio con la precedente tradizione di forme e materiali, a partire dalla seconda metà del Quattrocento la città partecipa alle novità umanistiche in un vivace clima di rinnovamento che favorisce uno straordinario impulso alla trasformazione della sua configurazione architettonica e infrastrutturale, e allo sviluppo di una multiforme cultura artistica capace di dialogare, oltre che con l’antico, con altri centri quali Firenze, Milano e Roma.
Anche se non sempre risulta possibile precisare modi e tempi dei cantieri in cui intervennero, è noto che tutti i grandi protagonisti e teorici del periodo (da Leon Battista Alberti a Donatello, da Michelangelo Buonarroti a Bramante, da Leonardo da Vinci a Raffaello Sanzio) hanno soggiornato o comunque operato per la città, contribuendo a mutarne la cultura artistica con nuovi linguaggi e sensibilità espressive. Sebbene le complesse vicissitudini politiche, che nel XV secolo videro contrapporsi la signoria dei Bentivoglio e il potere pontificio di Giulio II, abbiano causato la perdita di magnifici monumenti e di numerose opere d’arte, sono ancora numerosi i capolavori conservati in quasi tutte le chiese e i musei del centro storico che i visitatori possono ammirare.
In occasione della mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna (alla Pinacoteca Nazionale di Bologna dall’8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023), tre istituzioni museali della città (Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna, Genus Bononiae – Musei nella Città e SMA – Sistema Museale di Ateneo | Università di Bologna) hanno avviato una campagna di promozione culturale e turistica dedicata, attraverso i luoghi rinascimentali di Bologna, con il concorso di Territorio Turistico Bologna - Modena, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna, Azienda di Promozione Turistica della Regione Emilia-Romagna e Bologna Welcome. Un itinerario in nove luoghi emblematici in cui sono visibili opere fondamentali dei principali artisti che resero grandiosa la civiltà figurativa felsinea tra XV e XVI secolo: Niccolò dell’Arca (Bari, 1435 circa - Bologna, 1494), Francesco Raibolini detto il Francia (Bologna, 1460 circa - 1517), Amico Aspertini (Bologna, 1474 o 1475 - 1552), oltre alla compagine dei ferraresi Francesco Del Cossa (Ferrara, 1436 - Bologna, 1478), Ercole de’ Roberti (Ferrara, 1451-1456 - Ferrara, 1496) e Lorenzo Costa (Ferrara, 1460 - Mantova, 1535).
"L’itinerario rinascimentale”, spiega Elena Di Gioia, delegata del sindaco alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, “parte dalla Pinacoteca per svilupparsi attraverso nove tappe che mostrano la ricchezza delle memorie del Rinascimento custodite nelle collezioni museali permanenti e nelle chiese o rappresentate dai palazzi sede dei musei. È un progetto di grande qualità che sicuramente solleciterà la curiosità dei residenti e dei numerosi turisti verso la scoperta della identità storica della nostra città". Ecco i luoghi da visitare:
La sezioni del Rinascimento della Pinacoteca Nazionale di Bologna includono opere di alcuni dei più grandi maestri attivi in Emilia tra Quattro e Cinquecento, a partire dalla celeberrima Estasi di santa Cecilia di Raffaello proveniente dalla chiesa di San Giovanni in Monte, lo stesso edificio di culto in cui era un tempo conservata la Madonna in gloria e santi di Pietro Perugino. Tra i capolavori, figurano la Pala Felicini, la Pala dei Manzuoli, la Pala Scappi e la Pala Bentivoglio di Francesco Francia, l’Adorazione dei Magi di Amico Aspertini, lo Sposalizio della Vergine di Lorenzo Costa, il San Michele e il Volto della Maddalena di Ercole de’ Roberti, la Pala dei Mercanti di Francesco del Cossa, la Madonna col Bambino di Cima da Conegliano fino ad arrivare al Gesù e il buon ladrone di Tiziano Vecellio e alla Visitazione del Tintoretto. Il Parmigianino è presente con la celebre Madonna di santa Margherita.
Le Collezioni Comunali d’Arte hanno sede a Palazzo d’Accursio su Piazza Maggiore. Una parte delle strutture rinascimentali dell’edificio, come la grande Corte d’Onore, lo Scalone o la Torre dell’Orologio, sono ancora oggi ammirate dal pubblico. Nelle collezioni si conservano opere di grande importanza come la Crocifissione con i santi Giovanni e Girolamo di Francesco Francia o la Vergine allattante di Amico Aspertini.
Il museo è allestito in uno dei palazzi rinascimentali di Bologna meglio conservati e possiede una collezione unica nel suo genere. L’epoca dei Bentivoglio è rappresentata da rari manufatti come lo Stocco, una spada donata da Papa Niccolò V a Ludovico Bentivoglio, o il Targone, scudo da parata dipinto con San Giorgio e il Drago, o la tomba di Domenico Garganelli, opera polimaterica tra i capolavori di Francesco del Cossa.
Palazzo Pepoli Vecchio, dimora di una delle più potenti famiglie della Bologna di epoca medievale, è oggi un museo che racconta la storia di questa città. Nell’excursus di secoli che viene dispiegato nelle sale del Palazzo, un ampio spazio è dedicato alla Bologna del Rinascimento. In questo secolo così complesso, emerge la famiglia dei Bentivoglio la cui apoteosi di potere verrà ritratta da alcuni dei maggiori artisti del periodo come Lorenzo Costa. Il Museo della Storia è tappa imprescindibile per ricostruire il contesto storico dell’epopea rinascimentale nella città felsinea.
Il Museo Davia Bargellini è allestito nell’omonimo e affascinante palazzo, custodisce la memoria della potente famiglia alleata dei Bentivoglio, in particolare Gaspare e Virgilio furono co-protagonisti dell’epopea bolognese. Tra le numerose opere rinascimentali si ricordano: il busto di Virgilio di Vincenzo Onofri, il suo presunto ritratto attribuito ad Aspertini, i dipinti di maniera raffaellesca con San Lorenzo e San Petronio di Innocenzo da Imola, già in Santa Maria dei Servi.
La Chiesa di San Giacomo Maggiore ospita la cappella della famiglia Bentivoglio, autentico capolavoro del Rinascimento bolognese. La cappella fu decorata dai due principali artisti attivi a Bologna alla fine del XV secolo: Lorenzo Costa e Francesco Francia. Questi ultimi sono nuovamente autori, insieme ad Amico Aspertini della decorazione, avviata nel 1506, per uno dei più importanti cicli pittorici del Rinascimento bolognese conservato all’Oratorio di Santa Cecilia.
Dal Rinascimento delle corti e dei grandi artisti all’“altro Rinascimento”, quello dei primi scienziati, collezionisti e osservatori della natura. Nelle sale di Palazzo Poggi, decorate dagli affreschi della stagione manierista, l’Università di Bologna conserva un tesoro eccezionale: quello di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), professore e inventore del museo scientifico moderno. Il museo di Aldrovandi, donato al Comune di Bologna, non si disperde ma è giunto fino a noi quasi intatto. Da vedere anche le decorazioni di Niccolò dell’Abate.
L’urlo di pietra - con queste parole D’Annunzio definisce il complesso scultoreo del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, risalente al 1463 circa. L’opera è inserita all’interno della chiesa di Santa Maria della Vita che risale al 1200, anno in cui venne fondata l’omonima compagnia che si occupa della cura degli infermi, dei carcerati e dei condannati a morte. All’interno di questo importante luogo di culto, nella cappella di destra rispetto all’altare maggiore, potete ammirare uno dei capolavori scultorei che dopo seicento anni suscita ancora pathos e ammirazione.
Nel Rinascimento, la maestosa basilica simbolo della devozione dei bolognesi fu al centro di importanti campagne artistiche. Numerose sono le testimonianze, come la decorazione dei finestroni laterali, dove operarono anche Niccolò dell’Arca e Francesco di Simone Ferrucci, o l’assetto attuale della facciata. L’interno custodisce capolavori di tutti i protagonisti della stagione: dal Costa attivo nella Cappella De’ Rossi, a Onofri nel Compianto, fino ai diversi dipinti di Aspertini.
A supporto delle risorse messe a disposizione da ognuna delle realtà istituzionali coinvolte nel progetto di sinergia culturale e al fine di ottimizzarne le potenzialità attrattive per cittadini e turisti, Bologna Welcome, società che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di accoglienza turistica nonché della promozione di Bologna e del suo territorio sia a livello nazionale sia internazionale, ha ideato e realizzato una serie di azioni di comunicazione integrata incentrate sul riconoscimento di Bologna tra le principali capitali artistiche italiane durante il Quattro e il Cinquecento, come tema distintivo dell’offerta espositiva per l’autunno-inverno 2022/23.
Il sistema di supporti e servizi ideati per coinvolgere e accompagnare i diversi target di pubblico comprende:
il minisito web (www.bolognawelcome.com/it/informazioni/rinascimento-a-bologna) in lingua italiana e inglese. Principale risorsa online del progetto, il minisito presenta ai visitatori i singoli luoghi di interesse e fa da punto di accesso a una serie di altre risorse on line: audioguida-podcast, sistemi di prenotazione e acquisto ticket, contenuti redazionali originali, brochure Promenade a Bologna nella sua versione digitale; il pieghevole Il Rinascimento a Bologna in lingua italiana e inglese. Principale risorsa offline del progetto, presenta al pubblico un’introduzione al tema del Rinascimento a Bologna e descrive i principali luoghi di interesse, rimandando ai contenuti on line per ulteriori approfondimenti. Sarà distribuita nei principali punti di promozione turistica della città oltre che nelle sedi coinvolte nel percorso sul Rinascimento; l’audioguida-podcast in lingua italiana al seguente link: www.bolognawelcome.com/it/informazioni/rinascimento-a-bologna. Il racconto sul Rinascimento a Bologna prende voce grazie alle tracce audio che vedono protagonisti Roberto Balzani (presidente SMA - Sistema Museale di Ateneo | Università di Bologna), Paolo Cova (storico dell’arte, Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna), Angelo Mazza (conservatore Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna) e Maria Luisa Pacelli (direttrice Pinacoteca Nazionale di Bologna). Queste risorse audio offrono un ideale complemento al pieghevole, illustrando luoghi e specificità del percorso e arricchendoli di dettagli sui protagonisti del tempo, artisti e personaggi della vita politica cittadina, così come delle vicende salienti di quella stagione. L’ascolto è consigliato sia durante la visita che in un momento precedente o successivo, per prepararsi in anticipo e completare l’esperienza; Promenade a Bologna, la tradizionale guida realizzata dalla redazione di Bologna Welcome in lingua italiana e inglese sarà disponibile da novembre 2022 e per l’occasione offrirà percorsi tematici e nuovi contenuti utili a narrare e accrescere la conoscenza sulle vicende artistiche del Rinascimento a Bologna.
Le iniziative e i supporti realizzati per il pubblico saranno promossi anche attraverso attività di digital advertising dedicate e grazie a una campagna radiofonica su Radio 3 Rai (gli spot andranno in onda per quattro settimane, tra ottobre e novembre).
Inoltre, nella sede della Pinacoteca Nazionale di Bologna, lo staff di Bologna Welcome gestirà il bookshop correlato alla mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna e un punto di accoglienza e informazione turistica. Per chi desidera essere accompagnato da una guida esperta è possibile usufruire di un servizio di visite guidate. La prenotazione dovrà essere fatta tramite email scrivendo a booking@bolognawelcome.it.
Sul sito bolognawelcome.com sono disponibili le informazioni utili per visitare i luoghi della Bologna del Rinascimento, oltre a curiosità, informazioni e aneddoti sulla storia dei capolavori conservati in città.
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