Arte nei parchi: 10 collezioni d'arte contemporanea all'aperto da vedere in Toscana


La Toscana è terra d'arte contemporanea: scopriamo dieci collezioni d'arte all'aperto da vedere in altrettanti parchi sparsi in tutto il territorio della regione.

La Toscana, lo abbiamo sottolineato più volte nella nostra rivista, è spesso schiacciata dalla sua fama di “culla del Rinascimento”, tanto che per molti questa regione è associata esclusivamente all’arte antica. In realtà, la Toscana è una fiorente terra d’arte contemporanea: qui l’arte contemporanea si produce, si vende, si colleziona, si espone, come del resto è sempre stato in tutta la sua storia dal momento che anche l’arte medievale e l’arte rinascimentale sono state naturalmente anche loro arte contemporanea delle loro epoche. Sono molte le anime della Toscana contemporanea, e una di queste anime è rappresentata dalle collezioni all’aperto, che trovano la loro sede in rigogliosi parchi, boschi, giardini.

Nell’articolo sui parchi d’artista ricordavano che lo studioso Enrico Crispolti aveva affermato che in Italia “la problematica dell’arte ambientale origina proprio da esperienze attuate in buona parte in Toscana”. Queste esperienze sono state possibili anche grazie a chi, col suo operato, ha sostenuto l’arte contemporanea, oppure l’ha collezionata o conservata per esporla al pubblico. In questo articolo vediamo dunque dieci collezioni d’arte contemporanea che si trovano in altrettanti parchi da visitare sul territorio regionale.

1. Villa Medicea La Magia - Parco Museo “Lo Spirito del Luogo” (Quarrata, Pistoia)

Cominciamo il viaggio con una splendida villa medicea, la Magia (da leggersi con l’accento sulla “a”, “Màgia”, nel senso di “grande”, dal latino maius), che sorge nelle campagne di Quarrata, non lontano da Pistoia: la storia antica della villa comincia con una delle più potenti famiglie fiorentine, i Panciatichi, che acquisirono il terreno su cui oggi sorge la dimora e vi edificarono alcune case. La Magia nel frattempo aveva cominciato ad assumere l’aspetto attuale, e la villa, assieme a tutti i suoi possedimenti, fu acquistata nel 1583 dal granduca Francesco I de’ Medici, ed entrò a far parte del loro sistema di ville: fu dunque ristrutturata dall’architetto di corte, Bernardo Buontalenti, e rimase di proprietà della famiglia per quasi un secolo, finché nel 1645 fu ceduta agli Attavanti, che tra Sei e Settecento promossero ulteriori importanti ristrutturazioni facendole ottenere l’aspetto attuale. Passò dunque di famiglia in famiglia fino agli ultimi proprietari, gli Amati Cellesi, che nel 2002 la cedettero al Comune di Quarrata, diventando sede di eventi e, dal 2005, di un parco d’arte contemporanea che continua ad arricchirsi di anno in anno. Era infatti precisa volontà del Comune promuovere un progetto culturale che, attraverso l’arte contemporanea, potesse sottolineare le specificità di questa terra e dei suoi paesaggi. Le opere dei grandi artisti contemporanei che si possono ammirare nei giardini della Villa (tra gli altri: Maurizio Nannucci, Hidetoshi Nagasawa, Daniel Buren, Anne e Patrick Poirier) fanno parte di un percorso che intende fondere le opere con lo spirito di questo luogo e della sua storia plurisecolare per fornire al visitatore spunti di riflessione sul rapporto fondamentale tra uomo e natura che in Toscana ha guidato e continua a guidare la modellazione del paesaggio, la nascita dei centri urbani, la tutela del patrimonio ambientale. Per avere informazioni è possibile visitare il sito ufficiale della Villa.

Villa La Magia. Ph. Credit Francesco Bini
Villa La Magia. Ph. Credit Francesco Bini

2. Il Parco Monumentale di Pinocchio (Collodi, Pistoia)

Il Parco di Pinocchio di Collodi è uno dei luoghi più amati dalle famiglie toscane, perché qui tutta la famiglia può trascorrere momenti indimenticabili, nel parco dedicato al burattino partorito dalla penna di Carlo Lorenzini: per i bambini ci sono giochi, attività, laboratori e un nuovo “parco avventura”, mentre i grandi possono compiere un percorso tra le sculture monumentali che alcuni grandi artisti del Novecento hanno dedicato a Pinocchio. Era il 1951 quando il sindaco di Pescia (sul cui territorio comunale si trova la frazione di Collodi) pensò di dedicare un parco a Pinocchio per rendere omaggio al suo autore: l’idea era quella di costruire un percorso a tappe per far rivivere a tutti la fiaba. Ed ecco dunque che alcuni grandi artisti, tra i quali Pietro Consagra (che realizzò ben 21 sculture), Emilio Greco e Venturino Venturi lavorarono per almeno un ventennio alla realizzazione di questo straordinario progetto, che si avvalse anche della collaborazione di due architetti, Pietro Porcinai e Marco Zanuso, che si occuparono rispettivamente della parte scenografica e delle strutture edificate. Ed ecco dunque che, in modo sorprendente e con cambi di ritmo inaspettati, in un bosco dove abbondano piante di leccio, ulivo, bosso e altre essenze, si materializzano i personaggi della fiaba: mastro Geppetto, il carabiniere, il grillo parlante, la fata, il gatto e la volpe, e ovviamente Pinocchio, fino ad arrivare al maestoso pescecane che introduce alle battute finali del percorso letterario. Un giardino concepito quasi sul modello dei parchi romantici che introducevano il visitatore a una sorta di viaggio iniziatico, un parco monumentale per tornare alla memoria dell’infanzia, un fantastico percorso in mezzo alla natura tra le sculture di alcuni dei migliori artisti italiani del Novecento. Tutte le informazioni sul Parco di Pinocchio si trovano sul suo sito ufficiale.

Il Parco Monumentale di Pinocchio
Il Parco Monumentale di Pinocchio

3. Villa Celle (Pistoia)

Si trova nella frazione di Santornato a Pistoia ed è un’antica villa nobiliare, che esisteva già nel Quattrocento: fu in antico proprietà dei Fabroni, una delle più illustri famiglie pistoiesi. Nel corso dei secoli conobbe diversi passaggi di proprietà fino a essere acquistata, nel 1969, dall’imprenditore Giuliano Gori, collezionista d’arte contemporanea che aveva avviato la propria raccolta negli anni Cinquanta. Insieme alla moglie Pina aveva dato vita a una collezione puntando soprattutto sugli artisti che avevano introdotto innovazioni negli stili e nel linguaggio artistico: la crescita della raccolta era stata però talmente repentina da richiedere uno spazio adeguato, individuato in Villa Celle. Dopo l’acquisto della dimora, nel 1970 cominciò il trasferimento delle opere, e contemporaneamente la collezione continuò ad arricchirsi e tuttora continua a crescere, anche con opere site-specific, realizzate appositamente per questo luogo. Risale al 1982 l’inaugurazione, con le prime diciotto opere, e la conseguente apertura al pubblico. Tra gli artisti che vi si possono ammirare figurano Alberto Burri, Stephen Cox, Jean-Michel Folon, Robert Morris, Dennis Oppenheim, Beverly Pepper, Mauro Staccioli, A. R. Penck, Richard Serra, Robert Morris, Hidetoshi Nagasawa, Joseph Kosuth, Anne e Patrick Poirier, Sol LeWitt, Dani Karavan, Daniel Buren, Luciano Massari, Fausto Melotti, Enrico Castellani, Ian Hamilton Finlay, Hossein Golba. La Collezione Gori si identifica oggi, si legge nella presentazione ufficiale, “come un laboratorio interdisciplinare che continua senza sosta un’attività creativa dove, con assidua alternanza, vi prendono parte artisti provenienti dai diversi continenti”. Per saperne di più è possibile visitare il sito ufficiale della villa e della collezione.

Villa Celle
Villa Celle

4. Parco della Padula (Carrara)

Carrara, la capitale mondiale del marmo, dal 1957 al 2010 ha ospitato la Biennale Internazionale di Scultura, una delle più importanti mostre d’arte contemporanea mondiali dedicate alla scultura, e nel corso degli anni sono molte le opere che i grandi artisti transitati dalla città apuana hanno lasciato sul territorio. Diverse di queste hanno arricchito il museo d’arte contemporanea della città, il Centro Arti Plastiche, mentre molte altre, alcune delle quali di dimensioni monumentali, sono state invece sistemate nel principale parco pubblico di Carrara, il Parco della Padula, che occupa una collina che scende da Sorgnano, una delle frazioni a monte, fino al centro cittadino. Nell’Ottocento, la collina fu trasformata in uno splendido parco dalla famiglia Fabbricotti, dinastia di imprenditori del marmo, che fece costruire nel parco una villa, oggi sede museale. Diventato poi proprietà comunale, il parco è stato risistemato negli anni Settanta e oggi, come detto, ospita un parco di scultura che accoglie le opere realizzate in occasione della Biennale del 2002: il tema di quell’edizione era Scolpire il marmo e percorrere il Parco della Padula significa compiere un viaggio al sapore antico, attraverso tutte le possibilità offerte del marmo, tra opere di artisti come Mario Merz, Sol LeWitt, Robert Morris, Anne e Patrick Poirier, Ian Hamilton Finlay, Luigi Mainolfi, Claudio Parmiggiani. Per avere più informazioni, il sito da visitare è quello dei musei di Carrara.

Parco della Padula
Parco della Padula

5. Museo d’Arte Contemporanea di Luicciana (Cantagallo, Prato)

Malgrado il nome induca a pensare a un luogo chiuso, il Museo d’Arte Contemporanea di Luicciana (frazione del comune di Cantagallo) è in realtà un parco d’arte all’aperto, che accoglie i visitatori dal 1984. Il museo nasce per raccogliere le esperienze delle mostre d’arte contemporanea all’aperto che da alcuni anni faceva arrivare a Luicciana alcuni importanti artisti (tra i quali Sebastian Matta, Italo Bolano, Leonetto Tintori e molti altri), con una particolarità: gli artisti erano chiamati a intervenire direttamente sulle facciate delle case del borgo. Il primo nucleo del Museo di Luicciana è dunque costituito dagli affreschi realizzati dagli artisti in quel periodo. Col tempo, il parco shi è arricchito di diverse installazioni non necessariamente legate ai mezzi espressivi con cui nacque la manifestazione, e oggi il Museo d’Arte Contemporanea di Luicciana, che continua ad arricchirsi, è dunque un luogo che mescola diverse tecniche e che ha dimostrato come, grazie all’arte, sia possibile dare nuova vita a un borgo dell’Appennino. Per saperne di più, anche sulle ultime opere di cui il parco si è arricchito, si può visitare l’apposita sezione sul sito del Comune di Cantagallo.

Museo d’Arte Contemporanea di Luicciana
Museo d’Arte Contemporanea di Luicciana

6. Parco Sculture del Chianti (Castelnuovo Berardenga, Siena)

Il Parco Sculture del Chianti è un bosco di querce, castagni e lecci ricco di opere d’arte, che si trova nei pressi del borgo di Pievasciata, frazione di Castelnuovo Berardenga, non lontano da Siena. Nasce nel 2004 da un’idea dei galleristi Piero e Rosalba Giadrossi, che decisero di destinare all’arte questo terreno di sette ettari sulle colline: la particolarità del parco sta nel fatto che tutte le opere sono state appositamente concepite per il luogo scelto dall’artista, col risultato che, si legge nella presentazione ufficiale, “il connubio fra le sculture ed il bosco, i suoni, i colori e la luce è totale”, dal momento che “qui l’opera dell’uomo non tende a prevaricare la natura, ma ad integrarla ed esaltarla”. Gli artisti che hanno lavorato nel parco provengono da tutti i continenti: tra gli altri, figurano Adriano Visintin, Kei Nakamura, Anita Glesta, Costas Varotsos, Nicolas Bertoux, William Furlong, Jeff Saward, Roberto Cipollone, Pilar Aldana e molti altri che hanno lavorato su diversi materiali: legno, marmo, bronzo, ferro, vetro. Il Parco Sculture del Chianti dispone anche di un anfiteatro dove, nei mesi di luglio e agosto, si tiene un programma concertistico. Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale del Parco.

Parco Sculture del Chianti
Parco Sculture del Chianti

7. Castello di Ama per l’Arte Contemporanea (Gaiole in Chianti, Siena)

Altro parco d’arte contemporanea che si trova nel Chianti, nonché altro luogo che fonde insieme antico e contemporaneo: il Castello, infatti, ha origini medievali, benché sia stato distrutto già in epoca antica e sulle sue rovine, nel Settecento, furono edificate alcune residenze adoperando le pietre dell’antica fortezza. Oggi il complesso del Castello è di proprietà di un’azienda vitivinicola che nel 1999, in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano (una delle più importanti gallerie private d’arte contemporanea in Italia) ha avviato un progetto artistico per arricchire il borgo di Ama, le sue ville settecentesche e il parco con opere d’arte contemporanea. Il tema della collezione è quello del genius loci del territorio, e di conseguenza le opere intendono esaltare le specificità di questa terra, i suoi caratteri, i suoi prodotti. Vi si trovano installazioni e sculture di artisti come Michelangelo Pistoletto, Daniel Buren, Giulio Paolini, Kendell Geers, Anish Kapoor, Chen Zhen, Carlos Garaicoa, Louise Bourgeois, Lee Ufan, Miroslaw Balka e molti altri. Dal 2015, curatore della collezione è Philip Larrat-Smith, che ha anche il compito di scegliere gli artisti chiamati ad ampliare costantemente la collezione. Per saperne di più è possibile visitare il sito dell’azienda.

Castello di Ama per l'Arte Contemporanea
Castello di Ama per l’Arte Contemporanea

8. Parco d’Arte Ambientale di Poggio Valicaia (Scandicci, Firenze)

La storia del Parco di Poggio Valicaia nacque nel 1979, quando l’imprenditore Cesare Marchi donò al Comune di Scandicci, alle porte di Firenze, un terreno che fino a quel momento era di pertinenza di un’azienda agricola, e che in seguito divenne un parco pubblico. Per diversi anni, il parco fu meta di lunghe escursioni naturali, finché il Comune non ebbe l’idea di farlo diventare un parco-museo d’arte contemporanea, focalizzato sull’arte ambientale. Obiettivo del parco, si legge nella presentazione, è “osperimentare soluzioni di arte e architettura del paesaggio al fine di valorizzare questo patrimonio, conferendogli una dimensione culturale contemporanea e allargandone al tempo stesso l’utenza già consolidata”. Inaugurato nel 2003, il parco è stato aperto con le sculture di Dario Bartolini, Maria Dompè e Italo Zuffi, e oggi oltre a queste si possono vedere anche opere di Gilberto Zorio, Paolo Staccioli e Valentino Moradei Gabbrielli. Informazioni su visite e opere si possono trovare nel sito ufficiale del parco.

Parco d'Arte Ambientale di Poggio Valicaia
Parco d’Arte Ambientale di Poggio Valicaia

8. Parco d’Arte Ambientale di Poggio Valicaia (Scandicci, Firenze)

La storia del Parco di Poggio Valicaia nacque nel 1979, quando l’imprenditore Cesare Marchi donò al Comune di Scandicci, alle porte di Firenze, un terreno che fino a quel momento era di pertinenza di un’azienda agricola, e che in seguito divenne un parco pubblico. Per diversi anni, il parco fu meta di lunghe escursioni naturali, finché il Comune non ebbe l’idea di farlo diventare un parco-museo d’arte contemporanea, focalizzato sull’arte ambientale. Obiettivo del parco, si legge nella presentazione, è “osperimentare soluzioni di arte e architettura del paesaggio al fine di valorizzare questo patrimonio, conferendogli una dimensione culturale contemporanea e allargandone al tempo stesso l’utenza già consolidata”. Inaugurato nel 2003, il parco è stato aperto con le sculture di Dario Bartolini, Maria Dompè e Italo Zuffi, e oggi oltre a queste si possono vedere anche opere di Gilberto Zorio, Paolo Staccioli e Valentino Moradei Gabbrielli. Informazioni su visite e opere si possono trovare nel sito ufficiale del parco.

Parco d'Arte Ambientale di Poggio Valicaia
Parco d’Arte Ambientale di Poggio Valicaia

9. Castello di Santa Maria Novella (Certaldo, Firenze)

Il Castello di Santa Maria Novella si trova su una collina a pochi chilometri da Certaldo, il borgo che diede i natali a Giovanni Boccaccio: fu distrutto durante la battaglia di Montaperti del 1260, quindi fu ricostruito (fu poi anche disegnato da Leonardo da Vinci, in un foglio che oggi è conservato nelle collezioni dei reali d’Inghilterra a Windsor), e oggi ha l’aspetto neogotico che gli fu dato durante i lavori di ristrutturazione dell’Ottocento. Il castello oggi ha dunque l’aspetto di una residenza in forma di maniero, ma soprattutto è sede di un interessante progetto di arte contemporanea intitolato Dopopaesaggio e promosso, dal 1995, dall’Associazione Culturale Castello di Santa Maria Novella. L’idea dei suoi ideatori (Marco Scotini, Laura Vecere e Claudia Paludetto Zanzotto, a cui si è poi affiancato Pier Luigi Tazzi) è quella di portare il pubblico ad avvicinarsi ai linguaggi del contemporaneo: il castello si è dunque riempito di interessanti opere d’arte di autori come Remo Salvadori (il primo artista contemporaneo a intervenire nel castello), Tobias Rheberger, Hidetoshi Nagasawa, Bert Theis, Maria Nordman e molti altri.

Castello di Santa Maria Novella
Castello di Santa Maria Novella

10. Centro d’Arte La Loggia (San Casciano Val di Pesa, Firenze)

Nel cuore del Chianti fiorentino, il Centro d’Arte “La Loggia” ha sede in un antico complesso agricolo di origini rinascimentali, un borgo rurale immerso tra ulivi e vigneti, oggi sede di una struttura ricettiva. Il parco d’arte contemporanea fu aperto nel 1994 su iniziativa di Giulio Baruffaldi, con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea. La caratteristica del Centro d’Arte “La Loggia” sta nel fatto che qui l’arte non soltanto si colleziona e si espone, ma si crea: il centro è infatti sede d’incontro e laboratorio di creatività. Sono tre gli scopi che animano il Centro, come si legge nella sua presentazione: “la ricerca, cioè il luogo di innovazione e ispirazione; l’interscambio culturale, cioè un luogo dove gli artisti possono soggiornare, incontrarsi, conoscersi, confrontare le proprie esperienze e quindi, lavorare e creare; la promozione dei giovani artisti, cioè creare a loro favore nuove e concrete occasioni di visibilità e di inserimento nel mondo dell’arte”. Un’altra delle peculiarità del parco è la sua capacità di unire artisti storicizzati (tra cui grandi nomi come Karel Appel, Arman, Arnaldo Pomodoro, Daniel Spoerri, Aligi Sassu) alle opere di giovani. Le opere trovano spazio in un rigoglioso giardino che offre anche meravigliosi scorci sul paesaggio chiantigiano. Per avere più informazioni è possibile visitare il sito ufficiale.

Centro d'Arte La Loggia
Centro d’Arte La Loggia


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