I cammini di pellegrinaggio sono non soltanto percorsi di fede, ma anche viaggi attraverso l’arte e la storia, immersi nella natura, e capaci di portare spesso il pellegrino o il viaggiatore alla scoperta di luoghi poco noti e poco frequentati. L’Emilia-Romagna è una delle regioni attraverso cui passa il maggior numero di cammini spirituali: in questo articolo ne abbiamo raccolti dieci, ve li presentiamo!
1. La Via Matildica del Volto Santo
284 km che partono da Mantova e arrivano a Lucca, superando il Po, passando per tutto il territorio della provincia di Reggio Emilia, attraversando le terre di Matilde di Canossa (da cui il nome del cammino) e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra luoghi ricchi di storia e splendidi paesaggi. È suddivisa in tre tratti storici: la Via del Preziosissimo Sangue (da Mantova a Reggio Emilia, in tre tappe), il Cammino di San Pellegrino (da Reggio Emilia a San Pellegrino in Alpe, in cinque tappe) e la Via del Volto Santo (da San Pellegrino in Alpe a Lucca, in tre tappe). Un itinerario di fede che gli antichi pellegrini percorrevano per andare a venerare il Volto Santo nella Cattedrale di Lucca e che oggi sorprende tutti per i suoi paesaggi e per i tesori artistici che vi s’incontrano: tra i tanti, i castelli e le rocche appartenute a Matilde di Canossa. Da vedere lungo il tragitto, tra le tante tracce del passato: l’abbazia di Polirone a San Benedetto Po, i monumenti e i musei di Reggio Emilia, la Rocca di Canossa, il Castello di Rossena. La via ha un suo sito ufficiale.
Il Castello di Rossena (Via Matildica del Volto Santo). Ph. Credit Giuliano Bianchini |
2. La Via Francigena
Il tratto emiliano del celebre cammino di pellegrinaggio, la cui prima testimonianza è del 990, ha inizio a Piacenza, tocca le città di Fiorenzuola d’Arda, Fidenza, Fornovo di Taro e Berceto, e si conclude sul passo della Cisa, dove comincia il tratto toscano. Il percorso è tutto segnalato e lungo la tratta si possono incontrare notevoli gioielli artistici: si pensi solo alla Cattedrale e al Gotico di Piacenza, alla Cattedrale di San Donnino a Fidenza, alla pieve di Santa Maria Assunta di Fornovo o al Duomo di San Moderanno a Berceto. La Via Francigena è lunga complessivamente 1.800 km, da Canterbury a Roma, 143 dei quali attraversano l’ Emilia, e non aveva un unico tracciato: dobbiamo immaginarla piuttosto come un sistema viario che partiva dalle terre dei Franchi (da cui il nome) e conduceva i pellegrini dell’Europa Settentrionale alla Città Santa. Nel 1994 la Via Francigena è stata riconosciuta Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa ed è inserita nella lista propositiva italiana per la candidatura a Patrimonio UNESCO. Per approfondire è possibile visitare il sito della Via Francigena.
Il Passo della Cisa (Via Francigena) |
3. La Via di Linari
La Via di Linari, 135 km di cui 110 in Emilia, in antico costituiva un percorso alternativo alla Via Francigena lungo la cosiddetta Via del Sale: parte da Fidenza e termina al passo del Lagastrello, al confine con la provincia di Massa e Carrara, attraversando la città di Parma. Deve il suo nome all’Abbazia di Linari di cui ora si conservano solo ruderi, al confine tra Toscana ed Emilia. Parte del tracciato si snoda tra sentieri di montagna in area di gran pregio naturalistico nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Il percorso della Via di Linari è scandito da gioielli del romanico quali ad esempio le Pievi di Badia Cavana e Moragnano e luoghi di ospitalità come la Badia di Santa Maria della Neve di Torrechiara sovrastata dal Castello e dal suo borgo. Come tutti i cammini religiosi, rappresentava inoltre un’importante arteria commerciale nel Medioevo: era infatti la strada attraverso cui giungevano a Parma le derrate di sale dalla costa tirrenica. Per saperne di più è possibile visitare il sito di Visit Emilia.
Il Castello di Torrechiara (Via di Linari) |
4. La Via degli Abati
La Via degli Abati, un percorso tra le montagne scandito da antichi monasteri, unisce Pavia e Pontremoli e nel tratto emiliano tocca borghi come Bobbio, Bardi, Groppallo: era la via percorsa dai pellegrini e prima ancora dai sovrani longobardi per passare di là dalle montagne del parmense ed arrivare a Roma. Il tracciato è lungo 190 km e percorre sentieri di montagna (l’itinerario è anche segnato CAI), mulattiere, valli e crinali montuosi per un dislivello complessivo di più di seimila metri, regalando scorci emozionanti. Un tempo, la Via degli Abati era percorsa soprattutto dai monaci irlandesi, che la sceglievano come alternativa alla Via Francigena perché consentiva loro di fermarsi nell’abbazia di San Colombano a Bobbio a venerare le spoglie del grande abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo. Anche la Via degli Abati ha un proprio sito ufficiale.
L’abbazia di San Colombano a Bobbio (Via degli Abati) |
5. Il Cammino di sant’Antonio
Il Cammino di Sant’Antonio unisce la cittadina di Camposampiero in provincia di Padova (nel monastero del borgo, sant’Antonio trascorse l’ultima parte della sua vita) al santuario della Verna in Toscana: in tutto, sono 410 km di cui 258 in Emilia-Romagna. Il percorso corre tra le pianure del Veneto, della Romagna e dell’Emilia e scavalca l’Appennino per arrivare nel Casentino, in un itinerario scandito da monasteri, eremi, borghi, grandi città. Tra le tappe irrinunciabili figurano Ferrara con i suoi monumenti, la città di Bologna (dove i pellegrini sono soliti far tappa al Santuario di San Luca), e alcuni splendidi borghi come Modigliana, luogo dove nacque il grande pittore Silvestro Lega che fu sempre legato al paese che gli diede i natali, o come Rocca San Casciano, borgo medievale che si estende su una collina, dominato dalla sua rocca del XII secolo. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale.
Il Ponte San Donato a Modigliana (Cammino di sant’Antonio) |
6. Il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna
Questo percorso, lungo 110 km dei quali 98 in Emilia-Romagna, è stato aperto nel 2013 e segue all’incirca il viaggio che nel 2013 san Francesco d’Assisi fece nella Valmarecchia: per percorrere tutto l’itinerario sono necessari circa cinque giorni di cammino che da Rimini, sulle rive dell’Adriatico, portano i pellegrini al santuario della Verna, nel Casentino, seguendo la valle della Marecchia. Oltre a essere un affascinante percorso religioso (seguendolo è possibile rievocare il viaggio del santo), è uno dei più preziosi dal punto di vista storico-artistico: si pensi alle meraviglie di Rimini, a cominciare dal Tempio Malatestiano, alla Rocca di San Leo, all’antico borgo di Sant’Agata Feltria (che peraltro è uno dei principali siti francescani del Montefeltro). Tutte le informazioni si possono trovare sul sito ufficiale.
Sant’Agata Feltria (Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna) |
7. Il Cammino di Assisi
Un lungo viaggio che collega l’Emilia-Romagna all’Umbria passando per la Toscana, partendo da Dovadola, sull’Appennino Forlivese (borgo dove si trova l’Eremo di Montepaolo che tra il 1221 e il 1222 ospitò sant’Antonio da Padova: fu la prima dimora italiana del santo portoghese) per arrivare fino ad Assisi. Il cammino è lungo 290 km, 72 dei quali scorrono in Emilia-Romagna. Nel tratto emiliano il cammino non tocca grandi città, ma si dipana attraverso borghi pieni di fascino, come Modigliana, Tredozio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia e diversi altri. Per saperne di più è possibile visitare il sito ufficiale del Cammino.
Santa Sofia (Cammino di Assisi). Ph. Credit Andrea Bonavita |
8. Il Cammino di San Vicinio
È un anello che attraversa le province di Forlì, Arezzo e Rimini, nei luoghi in cui san Vicinio, primo vescovo di Sarsina tra il 303 e il 330 dopo Cristo, condusse la sua opera di evangelizzazione. L’itinerario è di 300 km dei quali 210 si trovano in Emilia Romagna, con partenza e arrivo a Sarsina, e con tappe diverse che si prestano a ogni tipo di viaggiatore: con bambini, a cavallo, con animali da soma, in mountain bike, percorsi per diversamente abili. Il cammino percorre tutti i luoghi di San Vicinio: la basilica a lui dedicata che sorge nella sua città, Sarsina, l’eremo dove si era ritirato (sul monte che da lui prende nome, il monte San Vicinio), la pieve di Santa Maria Annunziata di Montesorbo. E ancora, il viaggio passa attraverso la città di Cesena, il borgo di Bagni di Romagna, e splendidi paesaggi naturalistici come le balze di Verghereto, una falesia rocciosa che si trova a poca distanza dal monte Fumaiolo, dove nasce il Tevere. Anche il Cammino di San Vicinio ha un proprio sito ufficiale.
La Basilica di San Vicinio a Sarsina (Cammino di San Vicinio) |
9. Via Romea Germanica Imperiale
Il tracciato unisce Trento e Arezzo scorrendo per 550 km, 160 dei quali in Emilia-Romagna: l’itinerario fa parte del sistema delle vie Romee Germaniche e in tempi antichi fu battuto sia dagli eserciti in marcia che lo utilizzavano per attraversare l’Italia, sia dai mercanti che portavano le loro merci in giro per la penisola, sia dai pellegrini. Questa strada da sempre facilita le comunicazioni tra il nord e il sud dell’Italia: basti pensare che, da Trento a Modena, scorre vicino all’odierno percorso dell’autostrada del Brennero, per poi a Modena imboccare la via che porta all’Abetone. Montagne, pianure, grandi fiumi, borghi d’arte: è un itinerario molto variegato e adatto a diversi tipi di viaggiatore. In Emilia, il viaggio tocca Modena, Sassuolo, Pavullo nel Frignano. Nell’Appennino modenese il percorso devozionale entra nel vivo attraversando i luoghi di san Bartolomeo, come Fiumalbo in Emilia e Cutigliano in Toscana (si attraversa il passo dell’Abetone), per arrivare alla chiesa a lui dedicata a Pistoia. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito del cammino.
Modena (Via Romea Germanica Imperiale) |
10. Viae Misericordiae
Si tratta del cammino più recente: è stato infatti aperto nel 2015 dalla Diocesi di Faenza in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco. Si tratta di un percorso spirituale “ad Iesum per Mariam”, ovvero per incontrare Gesù attraverso l’abbraccio misericordioso di Maria: per questo motivo l’itinerario tocca molti luoghi di devozione alla Madonna. Si parte dall’abbazia di Pomposa sull’Adriatico e si arriva all’eremo di Gamogna nell’alto Appennino tosco-romagnolo, con un itinerario di 245 km dei quali 225 sono in Emilia-Romagna. È un altro percorso artisticamente molto affascinante: basti pensare che attraversa centri come Comacchio, Faenza, Bagnacavallo, Modigliana, ovvero piccole capitali dell’arte, ognuna con le proprie peculiarità, in un paesaggio molto vario, dal mare alla montagna. Per ogni informazione è possibile visitare il sito ufficiale del cammino.
L’Abbazia di Pomposa (Viae Misericordiae) |