La Torino dei Savoia: cinque edifici patrimonio dell'umanità


Una passeggiata nella Torino dei Savoia per scoprire eleganti palazzi e inestimabili capolavori dell'arte, in siti patrimonio dell'UNESCO.

Dal 1997, le Residenze Sabaude del Piemonte sono diventate parte integrante del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Di queste, cinque si trovano nel territorio comunale di Torino. E quattro si trovano nel centro storico, per cui con una sola passeggiata è possibile scoprirle tutte! Ma per ammirare gli splendidi capolavori che si trovano al loro interno, dovrete concedervi più tempo: solo per Palazzo Madama e Palazzo Reale probabilmente vi servirà una giornata intera, a meno che non vogliate andare di corsa... scelta che però è sempre sconsigliata! Perché quando si viaggia è sempre bello gustarsi la meta in modo lento, pacato. Siamo in vacanza, no? Non c’è niente di peggio che fare i forzati del “voglio vedere tutto”... se vi rimarrà qualcosa in sospeso potrete sempre tornare. E poi, oltre a essere una città meravigliosa da meritare più di una visita, Torino è una città dal fascino misterioso e senza tempo, che si presta a essere vissuta con lentezza. Ma andiamo a scoprire quali sono i cinque luoghi di Torino protetti dall’UNESCO: visitarli significa toccare con mano i luoghi che furono vissuti da quella che fu una delle più potenti famiglie della storia europea.

Ilaria a Palazzo Reale, Torino
Ilaria davanti a Palazzo Reale
1. Il complesso dei Palazzi del Potere
Il primo luogo in realtà è un vasto insieme di edifici che occupa buona parte del lato nord del cosiddetto Quadrilatero Romano, la zona più antica (nonché quella più signorile) della città. Di questo vasto complesso, l’edificio principale è il Palazzo Reale, che fu per molto tempo la residenza ufficiale dei Savoia: oggi è un museo visitabile (ricordate? Ilaria ne ha parlato su Musei d’Italia) che racconta la storia dei Savoia, con ambienti preservati e lasciati così com’erano un paio di secoli fa (ci siamo stupiti nel vedere anche una sontuosa tavola apparecchiata e la collezione di soldatini di Vittorio Emanuele II!). Tra lussuosi appartamenti e immense sale da ballo, si farà la conoscenza dell’estro di Filippo Juvarra, architetto di corte, responsabile della progettazione di numerosi edifici della Torino settecentesca: le atmosfere così eleganti della città devono molto anche a lui, che all’interno del Palazzo Reale realizzò due suoi capolavori, lo Scalone delle Forbici e il Gabinetto Cinese. La Manica Nuova del Palazzo ospita inoltre, dal dicembre del 2014, la Galleria Sabauda, che in passato si trovava nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze, dove ha sede il Museo Egizio. Del complesso dei Palazzi del Potere fanno inoltre parte la Biblioteca Reale, dove è conservato il celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci, l’Armeria Reale, che contiene la vasta collezione di armi dei Savoia, Palazzo Chiablese, antica residenza dei principi cadetti della famiglia reale e oggi museo, il Teatro Regio, l’Archivio di Stato, le Regie Segreterie di Stato (oggi sede della Prefettura), la Regia Zecca e la Cavallerizza Reale: quest’ultimo edificio, che anticamente svolgeva funzione di maneggio e scuderia dei cavalli dei Savoia, è oggi sede teatrale.

Palazzo Reale, Torino
La facciata di Palazzo Reale

2. Palazzo Madama
Palazzo Madama è uno degli edifici più caratteristici di Torino, e la sua particolarità è dovuta al fatto che è costituito da due parti ben distinte: la spettacolare ed elegantissima facciata settecentesca, opera di Filippo Juvarra, e la Casaforte degli Acaja, il castello quattrocentesco, con le sue riconoscibilissime torri angolari cilindriche, che occupa tre lati della piazza a cui dà il nome (appunto piazza Castello). Palazzo Madama si chiama così in virtù del fatto che fu residenza delle due cosiddette "madame reali" di casa Savoia, Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, entrambe vissute tra il Seicento e il Settecento e divenute reggenti di Savoia alla morte dei loro mariti. Oggi Palazzo Madama ospita i Musei Civici d’Arte Antica (e anche di questi musei vi aveva parlato Ilaria in Musei d’Italia), dove si trovano capolavori artistici di elevato pregio: spiccano i dipinti del Rinascimento piemontese, su tutti quelli di Gaudenzio Ferrari, Defendente Ferrari, Martino Spanzotti e Macrino d’Alba, oltre a importantissime opere di Antonello da Messina, di Orazio Gentileschi, Giovanni Paolo Pannini, Giulio Cesare Procaccini, Matthias Stomer e molti altri. Da non perdere anche il lapidario, che contiene molte testimonianze della Torino medievale.

Palazzo Madama, Torino
Palazzo Madama

3. Palazzo Carignano
Palazzo Carignano spicca per la sua facciata curva, realizzata interamente in cotto: è un capolavoro del barocco di Guarino Guarini, grande architetto di corte nel Seicento, che per realizzare la facciata di Palazzo Carignano prese spunto dai disegni che Gian Lorenzo Bernini aveva eseguito per il Louvre, ma che rimasero solo disegni in quanto non incontrarono il gusto della corte francese. Anticamente fu la residenza dei principi di Carignano, il ramo della famiglia Savoia che andò al potere con Carlo Alberto nel 1831, dopo che la linea diretta si era estinta con la scomparsa di Carlo Felice, che non aveva lasciato eredi. Nel 1831 il palazzo diventò proprietà del Demanio Statale e, dopo l’Unità d’Italia, fu sede del Parlamento del Regno d’Italia. Quando la capitale si trasferì a Roma, Palazzo Carignano diventò sede di altre istituzioni. Oggi invece ospita il Museo Nazionale del Risorgimento.

Palazzo Carignano
Palazzo Carignano

4. Castello del Valentino
È un altro degli edifici più caratteristici e celebri della città. Il fatto che ricordi così tanto i castelli francesi, con i tipici tetti a falde in ardesia, si deve al fatto che fu scelto come residenza dalla sopraccitata Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I di Savoia: volle che gli architetti Carlo e Amedeo di Castellammonte progettassero un palazzo che si rifacesse proprio alle residenze della corte di Francia. Il risultato è quello che vediamo ancora oggi. Il Castello è immerso nel Parco del Valentino: non sappiamo però con sicurezza il perché del nome “Valentino”, che è in uso da epoche remote. Già nel Medioevo infatti è attestato questo toponimo, forse derivato dal nome di un personaggio che visse da queste parti. Il castello oggi ospita la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

5. Villa della Regina
Si trova sulla collina che sovrasta la chiesa della Gran Madre di Dio, sulla sponda del Po opposta rispetto al centro di Torino, e ci si arriva attraversando il ponte Vittorio Emanuele I e percorrendo tutto il viale rettilineo che sale dalle rive del fiume fin sul colle. Costruita nel Seicento, fu una delle residenze di casa Savoia: era una villa di piacere che ospitava le donne del casato. Molto particolare è il suo scenografico giardino ad anfiteatro. Oggi è sede di mostre ed eventi.

Villa della Regina, Torino
Villa della Regina (foto di Marco Plassio)

Questi edifici architettonici rendono la città di Torino molto signorile e passeggiando per le sue strade e piazze vi sembrerà di essere capitati nel mondo delle favole. I castelli e i palazzi vi accoglieranno nei loro splendidi saloni, ricchi di specchi e di lusso, e vi faranno tornare alla mente scene di sontuosi balli principeschi. Una meta consigliatissima per i romantici e per chi sogna di vivere in una città dove l’arte, l’architettura e il paesaggio si fondono per creare un’atmosfera da fiaba.


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Gli autori di questo articolo: Federico Giannini e Ilaria Baratta

Gli articoli firmati Finestre sull'Arte sono scritti a quattro mani da Federico Giannini e Ilaria Baratta. Insieme abbiamo fondato Finestre sull'Arte nel 2009. Clicca qui per scoprire chi siamo





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