Sicilia, gli hotel: “abbiamo l'acqua e non mandiamo via i turisti”


In Sicilia non c’è allarme per il turismo causa siccità. Dopo i reportage di alcune testate straniere, Federalberghi rassicura i turisti tramite la nostra testata: gli hotel non hanno problemi di disponibilità di acqua. Ecco cosa c’è da sapere.

“Nessun problema. I turisti non stanno andando via”. Il presidente di Federalberghi di Agrigento, Francesco Picarella, cerca di rassicurare rispetto al tam tam seguito ad articoli usciti sulla stampa internazionale per dare conto della siccità che cinge la Sicilia da febbraio e che dopo le ricadute sull’agricoltura rischia di riverberarsi sul turismo. Dopo un reportage di The Guardian del primo luglio sui campi di terra riarsa dovuti alla mancanza di piogge che colpisce i raccolti e la possibilità di abbeverare gli allevamenti, la Cnn, a distanza di pochi giorni, il 6 luglio, interviene segnalando che i “piccoli alberghi e le pensioni della città e della costa vicina sono costretti ad allontanare i turisti” in mancanza di risorsa idrica. Il 24 luglio è stata la volta del New York Times ad aprire il proprio sito con un lungo pezzo sulla siccità in Sicilia dal titolo: “Dopo aver perso i raccolti a causa della siccità, la Sicilia teme di perdere anche il turismo”. Articolo che ha suscitato la sdegnata reazione del Ministro per il Turismo Daniela Santanchè su X: “Nessuno nega il dramma della siccità in Sicilia, ma inaridire anche il turismo, colpevolizzandolo come fa il New York Times, aggiunge danno al danno”.

Agrigento l’anno prossimo sarà Capitale della Cultura 2025, e il presidente di Federalberghi della città siciliana Francesco Picarella, raggiunto al telefono da Finestre sull’Arte, vuole rassicurare sulla tenuta del sistema ricettivo: “Nessuno è andato via,” afferma in riferimento ai turisti. “C’è certamente qualche problema ad Agrigento ma gli alberghi sono attrezzati per ovviare alla situazione”, dice riferendosi alle cisterne di cui sono dotati gli hotel per contenere e accumulare l’acqua e averla quindi sempre disponibile per le esigenze dei propri ospiti. Rispetto alla eco avuta per le conseguenze della siccità per i turisti rigetta ogni allarmismo: “Il problema è potuto capitare per qualche B&B” del centro storico “che ha dovuto riprogrammare qualche prenotazione, ma non mandiamo via nessuno. I turisti non scappano. C’è effettivamente”, ribadisce l’esponente dell’associazione maggiormente rappresentativa di strutture ricettive, “un problema generale per tutta la Sicilia, siamo un po’ più in difficoltà nel reperimento dell’acqua ma la troviamo, la riusciamo a trovare o in maniera pubblica o in maniera privata, noi la troviamo”.

L’approvvigionamento idrico per la Sicilia non è un problema nuovo, purtroppo, e quindi si sono attrezzati da anni con serbatoi e cisterne condominiali o per le strutture ricettive, e per ulteriori necessità ci sono le autobotti messe a disposizione dagli enti locali o da privati che portano acqua dove non c’è.

Il governo regionale ha infatti deciso di razionalizzare l’acqua al mondo agricolo per metterla a disposizione delle civili abitazioni e delle strutture ricettive e per questo l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata ha detto che “I turisti non si accorgono della siccità”.

D’altra parte è l’agricoltura che assorbe il maggior quantitativo di acqua (“Coldiretti ha dichiarato che le aziende agricole siciliane hanno perso in media oltre il 50% del loro raccolto di grano”, “Banca d’Italia ha dichiarato che la produzione generata dall’agricoltura in Sicilia è diminuita l’anno scorso a causa degli shock climatici, mentre il turismo è cresciuto”, riporta il NYT) e si conta quindi che il razionamento potrà essere sufficiente per non farla venire meno ai turisti. Nella scala delle priorità dopo l’uso civile è stato messo il turismo, il settore è da preservare. E alla viglia di una manifestazione come la Capitale della cultura un passaparola negativo non è un buon viatico.

Immagine: la Valle dei Templi di Agrigento. Foto: Raffaele Reccia

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Andrea Laratta

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.




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