Maremma, istituito il numero chiuso per la spiaggia-gioiello di Cala Violina


In Maremma si passa al numero chiuso per preservare una spiaggia gioiello, quella di Cala Violina: contro l’overtourism e il conseguente rischio degrado, un numero massimo di 700 presenze giornaliere.

Per preservare l’ecosistema naturale di una spiaggia pregiata in Toscana è stato istituito il numero chiuso: il Comune di Scarlino, in Maremma, per i mesi estivi permette l’ingresso alla spiaggia di Cala Violina solo previa prenotazione e in un numero massimo di 700 persone. Il rischio del sovraffollamento che ne snaturi l’ambiente di questo patrimonio naturale di altissimo valore ha portato a questa decisione nel 2021, strada che altri luoghi come le Cinque Terre stanno studiando.

La prenotazione vale solo per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre e può essere effettuata solo entro 72 ore dalla data e per ogni ingresso prenotato (escluso bambini) occorre pagare un euro. Rigide le regole di comportamento da tenere in loco riapre.

Tutte le informazioni si trovano nel sito apposito, www.calaviolinascarlino.it, e tra le prime avvertenze da leggere c’è che non è possibile lasciare rifiuti neanche di piccole dimensioni come le cicche delle sigarette, in quanto non ci sono cestini per evitare di diventare richiamo per i cinghiali o altri animali selvatici: siamo nella Riserva Naturale delle Bandite (8700 ettari). Sono presenti tavoli con panche all’ombra ma i rifiuti di ogni genere vanno portati via con sé ed è bene quindi premunirsi di appositi contenitori.

È vietato l’ingresso ai cani (tranne i cani guida o da salvataggio) e dei cavalli. I disabili possono arrivare fino all’ingresso comunicando la targa tramite il sito (il sentiero sterrato per arrivare alla spiaggia è infatti lungo un km. Per chiedere l’accesso con l’auto occorre mandare una mail a bandite@comune.scarlino.gr.it indicando la data e l’ora di ingresso e di uscita, la targa e il modello del veicolo, allegando il tagliando disabili. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 0564 866190), il parcheggio nell’area di sosta di Val Martina contiene massimo 200 posti sia per auto che camper, e il costo è di 10 euro (15 per i camper)

Sono presenti addetti del Comune per monitorare gli ingressi ma la spiaggia non è sorvegliata dagli assistenti alla balneazione. Siamo in un gioiello della natura a forma di mezzaluna che deve il nome al rumore che emette la sabbia dorata quando vi si cammina sopra, ricorda il suono di un violino grazie alla particolare composizione dei granuli di quarzo che la compongono.

Le spiagge sonore sono un fenomeno antico, narrato già da Marco Polo. Nel mondo si contano appena un centinaio di luoghi simili, e Cala Violina è uno di questi. Siamo nel golfo di Follonica a metà strada dalla altrettanto rinomata Punta Ala e Follonica stessa, circondati dalla macchia mediterranea, è un lembo di spiaggia di fronte a un mare incontaminato, racchiuso tra due promontori. Cala Violina si raggiunge solamente a piedi o in bicicletta.

Restano ad accesso libero senza prenotazione Cala Martina e Cala Civette, raggiungibili a piedi o in bicicletta attraverso i sentieri dell’area delle Costiere. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di mantenere e valorizzare le risorse naturali in un’ottica di sostenibilità, senza nessuna volontà di esclusività della spiaggia. Sul portale di Cala Violina è inoltre presente una sezione per aiutare i turisti che non trovassero posto nei 700 a disposizione a trovare una valida alternativa con una guida a altri luoghi nei dintorni con le attrattive storiche e culturali oltre che quelle naturale.

Pare infatti che il territorio di Scarlino fosse già abitato in epoca preistorica come testimoniano alcuni ritrovamenti risalenti all’età del bronzo. Altre scoperte archeologiche dimostrano che il borgo era abitato anche nell’età ellenistica. Lungo la costa, recenti ritrovamenti dell’epoca romana hanno invece confermato la presenza di vivaci attività commerciali già prima del Medioevo. Il nome Scarlino sembra infatti derivare da “Scabris Portus”, nome dato all’area in epoca romana che lo identificava un approdo tra luoghi frastagliati e montuosi. Il paese sorse prima all’anno mille per volere della famiglia Aldobrandeschi e successivamente passò prima ai vescovi di Roselle e poi alla famiglia Alberti. Nel Duecento gli Aldobrandeschi si impossessarono nuovamente del centro che venne ceduto ai Pisani alla fine del secolo, dai quali passò poi agli Appiani di Piombino che lo inglobarono nel loro Principato a cui rimase subordinato fino agli inizi dell’Ottocento. Dopo il periodo napoleonico entrò a far parte del Granducato di Toscana. Nel 1834 il Comune di Scarlino fu declassato a frazione e accorpato al Comune di Gavorrano da cui è diventato autonomo con Decreto del Presidente della Repubblica il 22 maggio 1960.

Il territorio comunale si estende su una superficie di 88 chilometri quadrati, tra le pendici nordoccidentali di Poggio Ballone e la fascia costiera, dove si sviluppa per 11 chilometri tra spiagge sabbiose che arrivano al confine con il Comune di Follonica e rocce a picco sul mare che confinano con il Comune di Castiglione della Pescaia. Il territorio arriva finora: 559 metri sul livello del mare, il centro urbano capoluogo è situato a 229 metri sul livello del mare. Lungo il litorale il clima è di tipo mediterraneo con caratteristiche che tendono gradualmente ad attenuarsi verso le colline e l’entroterra.

Immagine: Cala Violina. Foto: Jacopo Marcovaldi

Maremma, istituito il numero chiuso per la spiaggia-gioiello di Cala Violina
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