La regione è l’Emilia-Romagna, la provincia Piacenza, lo scenario quello della Val D’Arda, il borgo: Castell’Arquato. Geolocalizzata la meta di questa avventura possiamo partire alla sua scoperta. Ci troviamo da subito immersi in un set cinematografico medievale, in cui spiccano le torri del castello visconteo, i mattoni rossi dei palazzi, gli archi e le finestre ogivali, il selciato acciottolato dei vicoli. Fu proprio il Medioevo il periodo d’oro di Castell’Arquato, quando divenne una podesteria del Comune di Piacenza prima e Signoria poi, sotto la guida della famiglia Scotti, alleati dei Visconti.
Di questo periodo, XIII secolo, sono ancora visibili nel centro storico il palazzo di giustizia, nucleo di quello che diventerà il palazzo del Duca e il palazzo del Podestà che si affaccia sulla piazza principale del borgo. Alla parte duecentesca dell’edificio in mattoni vennero aggiunti nel Quattrocento la scala e la tettoia esterna. Sormonta la loggia dei Notari, oggi sede dell’Ufficio informazioni turistiche, una loggetta detta “delle grida” perché da qui venivano proclamati gli editti comunali. Il palazzo del Podestà oggi è spesso sede di mostre e al suo interno è possibile osservare il grande soffitto a cassettoni dipinto.
Castell’Arquato, Palazzo del Podestà |
Una strada nel borgo di Castell’Arquato |
Risalente al VIII secolo è la collegiata di Santa Maria che delimita con le proprie absidi la piazza del Municipio; prospiciente il palazzo del Podestà si trova invece il romanico “portico del Paradiso” della seconda metà del XIV secolo. La facciata in pietra arenaria, con profilo a salienti, dà su una piccola piazzetta, ma probabilmente sino alla metà del XIV secolo doveva trattarsi della piazza principale del borgo prima che venisse mutato l’impianto urbanistico con la costruzione del castello. La rocca infatti fu costruita dai Visconti nel 1342 come sede della guarnigione militare ed è costituita da una planimetria quadrangolare con quattro torri e un mastio, circondata da un fossato solcato da due ingressi. La rocca, riconoscibile anche da lontano nella sua sagoma che domina l’altura su cui è posto il borgo, oggi ospita il museo di vita medioevale. Inoltre venne scelta assieme ad altri importanti castelli del Piacentino e del sud della Francia come ambientazione del film Ladyhawke, oltre che scenografia di alcuni spot pubblicitari e spettacoli teatrali all’aperto.
Altri due edifici che segnano il profilo medievale della città sono infine il Torrione Farnese, una sorta di avamposto contro le armate nemiche, e il Palazzo del Duca, nei Seicento residenza dei Duchi Sforza. Alla base del palazzo si trova la “fontana del Duca” con otto bocche in bronzo zoomorfe. Qui era collocato un lavatoio dove le donne potevano fare il bagno ai bambini e lavare il bucato, mentre era proibito portare gli animali ad abbeverarsi per non deturpare la purezza dell’acqua.
Le absidi della Collegiata |
Il Palazzo del Duca |
La Rocca Viscontea |
Per concludere segnalo l’antico Ospitale di Santo Spirito, uno dei ricoveri che accoglieva i pellegrini in transito sulla via Francigena, che oggi ospita le collezioni del Museo geologico G. Cortesi. Che questo sia solo uno spunto per la visita ai borghi del piacentino dove potrete trovare calma, tranquillità, assaporare prelibati salumi, ottimi vini e arricchire il vostro bagaglio culturale tra “Città d’arte”, “Bandiere Arancioni” e “Borghi più belli d’Italia”. Ancora una volta, buon viaggio!
L'autore di questo articolo: Fabrizio Vaghi
Fabrizio, ingegnere di professione, viaggiatore per passione. Classe 1983, appassionato di videomaking, regista e attore teatrale, blogger per caso, con l'hobby del fai da te, divulgatore di cultura tramite le sue creazioni "Vaghi per il mondo" (sito web di viaggi e associazione culturale) e "Pronti Partenza...Via" (rubrica turistica dedicata all'Italia, all'arte, alla storia e agli approfondimenti), on-line su youtube.