Dicembre, tempo di feste, tempo di Natale. In questa gioiosa ricorrenza sono molte le città d’arte in Italia che si tingono dei colori accessi delle luminarie natalizie e che intrattengono con eventi e mercatini. Ma quali sono i veri e originali mercatini natalizi (senza nulla togliere agli altri ben inteso)? Sicuramente la tradizione dei mercatini dell’avvento di influenza germanica si è radicata per prima in Alto Adige. Abbiamo quindi voluto condurre una puntata speciale proprio in tale occasione e raccontarvi sia Bolzano che Merano.
Non è difficile percepire che, appena si entra in Alto Adige, si respira un’aria diversa. Non è solo la salutare aria di montagna che rinfresca i polmoni, ma è un’aria di forte connotazione germanica. Questo territorio infatti è il Sudtirolo, porzione italiana della più ampia regione del Tirolo che ebbe proprio in Merano la sua prima capitale, passata poi a Innsbruck (in Austria). Successive traversie hanno portato questa zona a passare di mano in diverse occasioni fino a diventare terra italiana a seguito della prima guerra mondiale. L’Alto Adige con capoluogo Bolzano è una provincia autonoma e insieme all’altra provincia autonoma di Trento ha formato la prima regione a statuto speciale d’Italia.
Bolzano, Piazza Walther |
Oggetti in vendita al mercatino natalizio di Bolzano |
Bolzano e Merano sorsero in posizioni strategiche, alle porte delle Dolomiti, punti di cerniera importantissimi per gli scambi commerciali d’oltralpe già in epoca romana. Nel periodo medievale erano città mercantili in cui i commercianti provenienti dalle vallate attorno giungevano per fare affari. La conformazione urbanistica del nucleo storico era incentrata su una lunga via porticata in cui si affacciavano abitazioni strette e lunghe dove al pianterreno si svolgeva l’attività commerciale e artigianale, nelle cantine venivano immagazzinate le merci, e ai piani rialzati vi erano le residenze. Le facciate di queste case sono molto caratteristiche, contraddistinte dagli “erker”, i tipici sporti tirolesi, una sorta di bow-window.
Per le vie di Bolzano |
Tutt’oggi si possono apprezzare queste pittoresche vie: sia a Bolzano che a Merano via Portici è l’arteria commerciale principale del centro storico. Anche le altre vie e piazze rievocano nel nome le attività che si svolgevano: via Argentieri, via Bottai, piazza del Grano, piazza delle Erbe.
Entrambe le località, per ragioni diverse, subirono un’espansione urbanistica nei secoli successivi. A Merano nell’Ottocento vennero resi noti i benefici effetti del clima mite e delle acque oligominerali, che ne fecero una rinomata stazione di cura internazionale. Nacquero così le terme e una serie di edifici che diedero alla città un nuovo aspetto di impronta liberty. Divenne così meta prediletta dell’aristocrazia asburgica che le conferì prestigio internazionale.
Ancora oggi Merano è conosciuta per essere una stazione termale; il nuovo edificio che ospita le terme è stato realizzato 10 anni fa e si affaccia sulla passeggiata lungo il fiume Passirio che prosegue in quella che è stata battezzata “passeggiata d’estate” attraverso il verde (dove si incontra il monumento all’Imperatrice Sissi), sulla riva opposta invece (a ridosso del quartiere storico in cui sorge il Duomo) vi è la “passeggiata d’inverno” protetta da una veranda in ferro: la Wandelhalle. Sicuramente l’edificio più rappresentativo di Merano rimane il Kurhaus, nato come luogo a servizio dei villeggianti con spazi per lo svago, ballo, concerti e vi era pure un casinò. Attualmente è spesso sede di convegni e di manifestazioni presso la grande sala liberty del Kursaal.
Di Bolzano invece si può affermare che l’immagine più rappresentativa sia quella della sua piazza più grande e celebre: piazza Walther in cui è posta la statua del poeta tedesco di cui porta il nome. Qui spicca la mole del Duomo con la sua torre campanaria traforata e la copertura piastrellata che rievoca il Duomo di Vienna.
Anche Bolzano riserva tesori d’arte che meritano essere visitati come per esempio la cappella di San Giovanni all’interno del complesso dei Domenicani, a pochi passi dal Duomo. Un stretta e lunga cappella affrescata con cicli pittorici di scuola giottesca con l’utilizzo anche di tecniche pittoriche nuove per quel periodo come il ricorso all’individualità dei personaggi e alla prospettiva da cui si sviluppò una corrente pittorica nota appunto come “scuola di Bolzano”.
Sempre a Bolzano si possono segnalare altri complessi religiosi, non inclusi nel nostro documentario per ragioni di tempo, ma che vi segnalo: la chiesa dei Francescani, la chiesa dei Cappuccini e nella frazione Gries l’abbazia di Muri-Gries, famosa anche perché al suo interno ha sede un’importante azienda vinicola condotta dai Benedettini che producono ottimo vino Lagrein.
Il Duomo di Merano |
Bolzano, la Cappella di San Giovanni |
E se vi avanza ancora tempo nel vostro week end tra Bolzano, Merano e i tradizionali mercatini natalizi - e non potete fare a meno di visitare un museo - vi segnalo a Merano l’insolito Museo delle Donne e a Bolzano il Museo Archeologico dell’Alto Adige dove trova collocazione Ötzi, l’uomo preistorico ritrovato sul ghiacciaio Similaun, al confine con l’Austria.
Un ultimo consiglio: se volete compiere una gita turistica/culturale in Alto Adige rivolgetevi alle Aziende di Soggiorno delle diverse città, sapranno sicuramente indicarvi con estrema disponibilità e cortesia tutto ciò che fa al caso vostro… per tutto il resto c’è “Pronti Partenza…Via”. Buone feste!!!
Fabrizio nel Museo Archeologico dell’Alto Adige con Ötzi |
Merano, i mercatini |
Merano, monumento a Sissi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria |
L'autore di questo articolo: Fabrizio Vaghi
Fabrizio, ingegnere di professione, viaggiatore per passione. Classe 1983, appassionato di videomaking, regista e attore teatrale, blogger per caso, con l'hobby del fai da te, divulgatore di cultura tramite le sue creazioni "Vaghi per il mondo" (sito web di viaggi e associazione culturale) e "Pronti Partenza...Via" (rubrica turistica dedicata all'Italia, all'arte, alla storia e agli approfondimenti), on-line su youtube.