Il Tar del Lazio, con le sentenze 6170/2017 e 6171/2017, pubblicate ieri, ha di fatto sonoramente bocciato la nomina dei direttori dei musei come previsto dalla riforma Franceschini. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha dunque accolto i ricorsi proposti da Francesco Sirano e Giovanna Paolozzi Strozzi (entrambi candidati alle selezioni) contro il Mibact: la procedura di selezione dei direttori, secondo il Tribunale, sarebbe stata caratterizzata da diversi vizi.
In particolare, il Tar del Lazio ha ritenuto “ammissibile e fondata” la censura riguardante le modalità di svolgimento della prova orale (alcuni candidati sarebbero stati ammessi a sostenre il colloquio da remoto, attraverso Skype, senza verbalizzazioni di uditori esterni, quando invece durante le prove orali si doveva assicurare “il libero ingresso al locale” dove si tenevano, a chiunque avesse voluto assistere), e ha affermato che il bando della selezione "non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani in quanto nessuna norma derogatoria consentiva al MiBACT di reclutare dirigenti pubblici al di fuori delle indicazioni, tassative, espresse dall’art. 38 d.lgs. 165/2001“ (il d.lgs. 165/2001 è il Testo Unico del Pubblico Impiego, e all’articolo 38 si legge che i cittadini stranieri possono accedere ai posti di lavoro delle amministrazioni pubbliche italiane che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri o non attengono alla tutela dell’interesse nazionale. Ancora, dati i minimi scarti tra i punteggi assegnati ai singoli candidati, il Tar ha rilevato che tale scarto ”meritava una più puntuale e più incisiva manifestazione espressa di giudizio da parte della commissione nella valutazione dei colloqui e nell’attribuzione dei relativi punteggi, piuttosto che motivazioni criptiche ed involute".
Il Tar ha dunque disposto l’annullamento delle selezioni di cinque musei per i quali Sirano e Paolozzi Strozzi hanno presentato ricorso: si tratta del Palazzo Ducale di Mantova, della Galleria Estense di Modena, e dei Musei Archeologici Nazionali di Taranto, Napoli e Reggio Calabria. Adesso c’è da aspettarsi che il MiBACT ricorrerà al Consiglio di Stato, a cui spetterà l’ultima parola.
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No ai direttori stranieri per i venti supermusei: il Tar del Lazio contro la riforma Franceschini |