Il TAR del Lazio, con sentenze numero 06719 e 06720, ha accolto i ricorsi di Roma Capitale e del sindacato Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione - Coordinamento Mibact - Uilpa Bact, contro l’istituzione del Parco Archeologico del Colosseo, dotato di speciale autonomia, da parte del Ministero dei Beni Culturali. Il ministro Franceschini incassa così la seconda sconfitta nel giro di un paio di settimane, dopo quella sui direttori dei musei: ha però già fatto sapere che presenterà ricorso al Consiglio di Stato al quale spetterà il pronunciamento definitivo.
Tra i motivi che hanno portato ad accogliere il ricorso, il TAR del Lazio ha riscontrato, nell’istituzione del Parco Archeologico, la mancata collaborazione tra Ministero e Roma Capitale nella condivisione delle scelte che hanno portato alla creazione del Parco (e che sono state considerate lesive degli interessi di Roma Capitale: quest’ultima, tra l’altro, avrebbe perso gran parte dei proventi del Colosseo), il venir meno dell’unitarietà della tutela con competenze divise tra Soprintendenza speciale e Parco Archeologico in un contesto territoriale unico, e il fatto che le disposizioni legislative “non hanno attribuito al Ministro alcun potere di creare un nuovo ufficio dirigenziale generale, come quello istituito per il Parco archeologico del Colosseo”.
Il sindaco di Roma, Virgina Raggi, ha espresso la sua soddisfazione con un tweet: “Hanno vinto i cittadini. Bene TAR. Sconfitto tentativo governo. Roma resta di tutti”. Disappunto invece da parte del ministro Franceschini, che come Virginia Raggi affida a Twitter il suo commento: “Trentun musei e parchi in Italia vanno bene, il trentaduesimo no... impugneremo”. Non resta dunque che attendere la decisione del Consiglio di Stato, che potrebbe aprire nuovi scenari sul tema dell’autonomia dei principali musei italiani.
Nuovo colpo a Franceschini: il TAR boccia il Parco del Colosseo, Raggi esulta |