“La riforma Franceschini? All’inizio sono stato uno dei suoi sostenitori ma andrebbe avviata una riflessione su alcuni aspetti”. A dichiararlo è, al quotidiano La Stampa, l’architetto Francesco Prosperetti, direttore della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, all’indomani della scoperta della tomba dell’Atleta. Il pensiero di Prosperetti nasce in virtù del fatto che al momento non sarebbe possibile, per via della riforma, ricostruire la tomba in un museo (azione necessaria perché il sito della tomba non può essere valorizzato dove è: è possibile solo prelevare gli oggetti e conservarli altrove).
La riforma Franceschini, spiega infatti il Soprintendente, “ha separato i musei archeologici dalle Soprintendenze e ora, nel caso della Tomba dell’Atleta, rende impossibile questa soluzione. I musei archeologici di territorio hanno un apporto continui di materiali dagli scavi ma l’interruzione del rapporto con le Soprintendenze non permette di musealizzarli. È qualcosa su cui a questo punto bisognerebbe riflettere”.
Il soprintendente di Roma alla Stampa: “riflettere sulla riforma Franceschini” |