È stato approvato alla Commissione Bilancio del Senato il ddl di conversione in legge del decreto agosto, al quale è stato aggiunto un emendamento definito “salva centri storici” e la cui ratio è quella di frenare l’aumento indiscriminato delle stanze singole in affitto nei centri delle principali città turistiche. L’emendamento prevede che chi affitta più di quattro appartamenti dovrà essere trattato fiscalmente come un impresa: decadono dunque le agevolazioni riservate alle attività occasionali per chi affitta più di quattro case.
Il testo del disegno di legge dovrà ora ottenere il via libera prima in Senato e poi alla Camera, ma il ministro dei beni culturali Dario Franceschini esulta già per il risultato ottenuto. “Molto positiva”, ha detto, “l’approvazione in commissione al Senato della norma che riporta i B&B allo spirito per cui sono nati, cioè ospitare le persone offrendo l’esperienza di vivere in una casa italiana”.
“Gli affitti brevi”, ha aggiunto il ministro, “hanno portato nel nostro paese un tipo di turismo molto interessante, a cui l’Italia oggi non può certo rinunciare, ma è giusto regolamentarlo anche per evitare che i centri storici si svuotino dei loro abitanti. Non è infatti possibile che vi sia chi si finge di avere B&B per avere il regime fiscale agevolato previsto per le attività occasionali mentre si tratta a tutti gli effetti di attività d’impresa. La norma approvata ieri sera garantisce una concorrenza leale sia con gli alberghi che tra affittuari: con il limite dei 4 appartamenti, la normativa fiscale vantaggiosa si applicherà soltanto a chi affitta effettivamente le proprie case e non più alle imprese mascherate che comprano interi palazzzi per poi affittarli a giornate a turisti. Con le nuove disposizioni non cambia nulla per chi affitta come locazioni brevi fino a quattro appartamenti, la norma tratta come attività d’impresa solo chi affitta più di quattro appartamenti”.
Senato, passa emendamento “salva centri storici”. Franceschini: “molto positivo” |