Con una lunga lettera inviata stamani al presidente del consiglio Giuseppe Conte, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha indicato alcuni punti che a suo avviso dovrebbero costituire le priorità dell’azione del governo sul breve termine. La lettera è stata resa pubblica da Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook.
Un consistente capoverso della missiva è dedicato alla cultura: per l’ex premier, l’Italia dovrebbe accettare il prestito di 36 miliardi offerto dal Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità (noto anche come “Fondo salva Stati”), l’organismo che offre aiuti finanziari ai paesi europei in difficoltà economica. L’Italia potrebbe accedere a un prestito di 36 miliardi, disponibili da subito, da restituire in dieci anni, con un tasso d’interesse che potrebbe essere negativo (a settembre il Mes si finanziava a un tasso del -0,3%), e con la condizione di spenderli in modo diretto o indiretto per la sanità. Com’è noto, è molto acceso il dibattito sul Mes, visto che ci sono molte forze che si oppongono all’accettazione del prestito in quanto il Mes prevede controlli molto serrati sull’effettivo utilizzo delle risorse (e per alcuni si tratta di un regime di sorveglianza al limite dell’ingerenza negli affari interni dell’Italia) e in quanto il Mes potrebbe anche applicare un tasso variabile al prestito, dettaglio che potrebbe rendere incerti i costi.
Renzi è tra i sostenitori del Mes: a suo avviso, recuperando i 36 miliardi del Mes è possibile liberare i 9 miliardi per la sanità attualmente previsti dalla bozza del Recovery Plan, che al momento riserva alla cultura soltanto 3,1 miliardi, il che rende la cultura il settore meno finanziato nella bozza, con poco più dell’1% del totale. Secondo Renzi, i 9 miliardi recuperati potrebbero essere investiti in cultura.
“Qual è la ragione del nostro rifiuto?”, si domanda Renzi in relazione al dibattito sul Mes. “I nostri parlamentari hanno proposto una precisa allocazione dei 36 miliardi del Mes. Come si può dire no agli investimenti sulla sanità, caro Presidente? Se siamo in emergenza e abbiamo il maggior numero di morti in Europa forse dobbiamo investire di più in Sanità, non credi? Questo rifiuto ideologico del Mes mi appare ogni giorno più incomprensibile. Recuperando i denari del Mes, possiamo allocare i nove miliardi originariamente previsti per la sanità su un settore decisivo per il nostro futuro: la cultura e il turismo. Bisogna smetterla con una visione ottocentesca di musei e teatri, come se questi possano essere considerati meri divertissements per annoiati signori: sono la base della nostra identità. E i professionisti che vi lavorano meritano di essere trattati come tali: gli operatori della cultura non sono quelli ‘che ci fanno divertire’ ma coloro che ci ricordano chi siamo, perché viviamo, perché amiamo, perché siamo ancora capaci di sognare. Se davanti a un piano di 200 miliardi l’Italia mette solo 3 miliardi sulla cultura e sul turismo stiamo perdendo noi stessi. Presidente, hai idea di come stanno soffrendo alberghi, ristoranti, città d’arte, operatori?”
Renzi scrive a Conte: “accettiamo il Mes e recuperiamo 9 miliardi per la cultura” |