Recovery Fund, ecco quali sono le priorità secondo la Commissione Cultura


Promozione del turismo, adeguamento sismico dei luoghi della cultura, piani per le imprese creative, digitalizzazione: ecco come l'Italia dovrebbe investire le risorse del Recovery Fund secondo la Commissione Cultura.

Si è riunita ieri la Commissione Cultura della Camera per decidere che ha espresso le sue valutazioni sullo schema di relazione relativo a come l’Italia investirà in cultura parte delle risorse stanziate dal Recovery Fund (qui tutti i progetti proposti per la cultura). La VII Commissione ha dunque integrato la finalità generale contenuta nelle proposte di linee guida del governo con alcuni rilievi.

La Commissione ha intanto rilevato che sarà necessario riservare una particolare attenzione alla promozione dell’industria culturale e del turismo (che le linee guida del governo riconoscono come “vero asset strategico dell’Italia”), sostenere la tutela del patrimonio artistico, culturale e naturale, in particolare per i piccoli e medi attrattori culturali, e promuoverne una quanto più ampia fruizione. Tra le priorità figura l’estensione del piano straordinario di efficientamento energetico ai lugohi della cultura, sia per il patrimonio pubblico sia per quello privato, nonché la progettazione di interventi per mettere in sicurezza antisismica i siti e i luoghi della cultura, e assicurare per i luoghi stessi un sistema nazionale integrato di monitoraggio e prevenzione dei rischi (l’adeguamento antisismico è uno dei progetti proposti).

Secondo la Commissione sarà poi opportuno creare linee di investimento indirizzate alla valorizzazione dello spettacolo dal vivo e delle arti performative e al sostegno delle tante professionalità di alto livello operanti in ambito artistico, in tutta la filiera a partire dalla fase creativa e autoriale. Sarà inoltre fondamentale un piano di azione che possa tutelare e sviluppare tutto il capitale umano del settore culturale, dal momento che la Commissione riconosce che il valore del nostro patrimonio artistico e culturale è strettamente connesso alle condizioni di lavoro di chi vi opera.

Sarà poi essenziale l’elaborazione di piani che mettano in connessione la creatività, una solida attività di contrasto della povertà educativa e la sostenibilità del patrimonio culturale con i bisogni specifici di valorizzazione culturale e professionale delle comunità e dei territori, con particolare riguardo ai borghi storici delle aree interne (una delle proposte d’intervento riguarda infatti la riqualificazione dei piccoli borghi): secondo la Commissione, manifestazioni, eventi, spettacoli devono diventare un veicolo di attrazione dei luoghi meno conosciuti, che fuoriescono dai canali turistici mainstream.

Ancora, il patrimonio dovrà essere reinserito, sostiene la Commissione, in un circuito di produzione di valori economici e sociali e di moltiplicazione delle filiere territoriali, al fine di assicurare continuità e stabilità agli interventi di prevenzione e tutela. Sarà poi necessario prestare attenzione al sistema delle imprese culturali e creative, che sono centrali per i temi della cultura e della creatività e sono un tassello importante dell’intero comparto culturale, soprattutto nei processi di rivitalizzazione del tessuto civile ed economico del nostro Paese. Ancora, a parere della Commissione occorrerà sostenere il progetto di internazionalizzazione del cinema e dell’audiovisivo, attraverso un aiuto alla filiera produttiva, per ampliarla e ammodernarla, come previsto dalla proposta di Linee guida del Governo, e di conseguenza sarà importante l’investimento economico nella realizzazione di infrastrutture, studios, incubatori di imprese specializzate in produzioni e postproduzioni.

Infine, la Commissione rileva che sarà necessario realizzare un piano per la digitalizzazione del patrimonio culturale, mirato ad alimentare il sistema dei beni e delle attività culturali, quello del turismo e il complesso della attività della stessa amministrazione e ad ampliare la sfera di libero accesso al patrimonio culturale, associando alla digitalizzazione uno sviluppo che ne moltiplichi un uso replicabile in diversi campi e funzioni a scopo di tutela, di prevenzione dei rischi, di promozione editoriale, di comunicazione, di educazione, di sviluppo della fruizione, assicurando contributi al longlife learning, ai processi di gamification, di merchandising e di promozione turistica, stimolando la creazione di reti che possano facilitare la diffusione di conoscenza e tecnologie, assicurando compensi adeguati per attrarre forza lavoro qualificata.

Recovery Fund, ecco quali sono le priorità secondo la Commissione Cultura
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