Come spesso accade durante le votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, anche durante il primo scrutinio per l’Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022 non sono mancati i voti strani: tra questi, due sono andati ad Alberto Angela, il popolare conduttore tv, volto della divulgazione televisiva. Altri nomi fantasiosi, tra cui quelli di Mauro Corona, Amadeus, Giuseppe Cruciani, Dino Zoff e Alfonso Signorini, sono invece andati a riempire la somma dei voti dispersi. Un solo voto anche per un altro personaggio noto della divulgazione, lo storico Alessandro Barbero.
Non è la prima volta che una personalità della cultura riesce a ottenere più di un voto, anche se si parla del fenomeno dei voti-burla, o comunque di voti a candidati che non avrebbero mai avuto alcuna possibilità di aspirare al Quirinale. Il fenomeno comincia a diventare consistente con l’elezione del 1978, quella che portò alla scelta di Sandro Pertini: il filosofo Norberto Bobbio ottenne nove voti al quarto scrutinio, e due sia al quinto sia al sesto (occorre però sottolineare che all’epoca Bobbio era senatore). Sempre nel 1978 ci furono due voti al decimo scrutinio, sei all’undicesimo e quattro al dodicesimo per il filologo Vittore Branca, che però al contrario di Bobbio non entrò mai in Parlamento.
Nel 1992, infine, fu la volta di un grande artista: Emilio Isgrò, all’undicesimo scrutinio delle votazioni che portarono all’elezione di Oscar Luigi Scalfaro, ottenne due voti. Da Isgrò in poi nessun’altra personalità della cultura ha ricevuto più di un voto. Se si volesse però allargare lo sguardo al mondo dello spettacolo, alle ultime elezioni (quelle del 2015, quando fu eletto l’attuale presidente Sergio Mattarella), il dilagare dei voti-burla portò il conduttore Ezio Greggio a totalizzare ben sette voti: due al primo scrutinio, tre al secondo e due al terzo (al quarto fu eletto Mattarella).
Quirinale, tra i voti-burla anche due per Alberto Angela e uno per Barbero |