Con una lettera consegnata al presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’istruzione, università e ricerca Lorenzo Fioramonti ha rassegnato le proprie dimissioni. “Mi sono impegnato per rimettere l’istruzione (fondamentale per la sopravvivenza e per il futuro di ogni società) al centro del dibattito pubblico”, ha dichiarato il ministro, “sottolineando in ogni occasione quanto, senza adeguate risorse, fosse impossibile anche solo tamponare le emergenze che affliggono la scuola e l’università pubblica”. Fioramonti, fin dall’inizio del suo mandato, aveva chiesto tre miliardi per la scuola e l’università, cifra che a suo avviso rappresentava la linea di galleggiamento per il sistema scolastico italiano: aveva dapprima proposto l’introduzione di tasse di scopo per sostenere gli investimenti (come la tassa sulle merendine o la tassa sui voli), ipotesi poi scartate perché non avrebbero garantito risorse adeguate e perché osteggiate, e poi si era detto favorevole all’aumento dell’IVA per sbloccare risorse da investire nell’istruzione.
Non avendo visto le sue richieste soddisfatte, Fioramonti ha dunque lasciato il suo incarico. Ma quanti sono i fondi per la scuola inclusi nella finanziaria? Vengono intanto assegnate spese (su di un apposito fondo nel bilancio di previsione del MIUR) per il potenziamento della ricerca svolta da università ed enti e istituti di ricerca pubblici e privati (comma 240): 25 milioni per il 2020, 200 milioni per il 2021 e 300 milioni all’anno a partire dal 2022. Per il potenziamento della ricerca viene anche istituita un’agenzia, denominata Agenzia nazionale per la ricerca (ANR), dotata di autonomia statuta-ria, organizzativa, tecnico-operativa e gestionale, sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Il comma 258 assegna 10 milioni di euro per interventi sull’edilizia scolastica, con il 273 è assegnato un milione di euro all’anno per “uno spazio dedicato per le infrastrutture di ricerca del settore delle scienze religiose riconosciute ad alto potenziale strategico dal Forum strategico europeo per le infrastrutture di ricerca” da insediare nel Mezzogiorno, mentre un ulteriore milione di euro all’anno è assegnato per la promozione dell’educazione alle differenze di genere (comma 354).
Ancora, ci sono un milione di euro per il Fondo “Antonio Megalizzi” destinato alle radio universitarie (379), 20 milioni all’anno per i contributi destinati alle scuole che vogliono sottoscrivere abbonamenti a periodici (392), 12 milioni di euro per il 2020 (e un milione di euro per il 2021 e il 2022) destinati alle misure volte al potenziamento della qualificazione dei docenti in materia d’inclusione scolastica e prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo (256), 30 milioni di euro all’anno a partire dal 2020 per l’incremento della retribuzione di posizione di parte variabile e della retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici (255), 2 milioni di euro all’anno in più per l’innovazione digitale della didattica (257), 10 milioni per assicurare l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica (258), 40 milioni di euro per il piano nazionale di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico che abbiano già tutti i requisiti di sicurezza strutturale (263 e 264), 31 milioni di euro in più per il 2020 per la promozione del diritto allo studio universitario (265), 12,06 milioni di euro per il 2020, 54,28 milioni per il 2021 e 49,75 a partire dal 2022 per l’incremento della dotazione dell’organico dell’autonomia (266), 500mila euro all’anno dal 2020 al 2022 per la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (268), un milione di euro all’anno per il sistema italiano della formazione superiore (270), 1,135 milioni per l’immissione in ruolo di insegnanti (280), 1,5 milioni per le iniziative in favore di studenti AFAM diversamente abili (282), 10 milioni all’anno in più per il fondo di funzionamento amministrativo e per le attività didattiche delle istituzioni AFAM (283). Il comma 127 aumenta di 325 milioni di euro il fondo per il rinnovo della contrattazione collettiva nazionale degli impiegati della pubblica amministrazione (l’aumento sarà invece di 1,6 miliardi per il 2021).
E ancora, il comma 59 istituisce il fondo “Asili nido e scuole dell’infanzia”, che si attiverà a partire dal 2021 con 100 milioni di euro all’anno fino al 2023 e 200 milioni all’anno fino al 2034: sarà gestito dal Ministero dell’interno e servirà per finanziare interventi di messa insicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia. Ci sono poi i contributi agli enti locali del comma 51, che potranno essere utilizzati per messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade: 85 milioni per il 2020, 128 per il 2021, 170 per il 2022 e 200 fino al 2034. Il comma 63 assegna invece 100 milioni all’anno per il 2020 e il 2021 e 250 milioni all’anno fino al 2034 per messa in sicurezza di strade e manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole di province e città metropolitane.
Dunque, a conti fatti, per il solo anno 2020, la legge di bilancio prevede circa 200 milioni per scuola e università, a cui vanno aggiunti i fondi per l’edizilia scolastica di comuni e province e i 325 milioni per il rinnovo degli stipendi, parte dei quali andranno ai docenti. Inoltre, per gli stanziamenti, il bilancio preventivo del MIUR ha un aumento di circa 530 milioni di euro rispetto a quello del 2019. Fondi però ritenuti non sufficienti da Fioramonti.
Si dimette il ministro Fioramonti: “niente 3 miliardi per la scuola”. Quanti fondi ci sono allora in finanziaria? |