Con la circolare numero 7 del 16 febbraio 2018, firmata dal direttore generale dei musei, Antonio Lampis, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), ha definito i criteri per l’attribuzione della dichiarazione di rilevante interesse culturale o scientifico di mostre o esposizioni di beni culturali, ai sensi dell’articolo 48 del Codice dei Beni Culturali (decreto legislativo 42 del 2004). L’articolo, al sesto comma, prevede che il ministero “ha facoltà di dichiarare, a richiesta dell’interessato, il rilevante interesse culturale o scientifico di mostre o esposizioni di beni culturali e di ogni altra iniziativa a carattere culturale, ai fini dell’applicazione delle agevolazioni previste dalla normativa fiscale”.
La circolare individua dunque i criteri affinché una mostra possa fregiarsi del riconoscimento di rilevante interesse culturale o scientifico: 1. il contributo innovativo del progetto, sia in relazione al tema indagato (scoperte, nuove ricerche, acquisizioni o ricostruzioni di nodi storici, critici e stilistici), sia in relazione al modo in cui il tema, pur già indagato, viene presentato; 2. l’importanza attribuita alla relazione con il territorio di riferimento; 3. la completezza e la chiarezza del percorso espositivo rilevabili nell’organizzazione dell’allestimento e nella selezione delle opere; 4. la presenza di un catalogo con saggi critici, schedatura delle singole opere, e bibliografia, da cui emergano le tesi e i risultati culturali e scientifici dell’evento; 5. la rilevanza delle opere in rapporto al tema proposto, con particolare attenzione alla presenza di quelle raramente circolanti e quindi difficilmente accessibili al pubblico; 6. l’esistenza di accordi con istituzioni scientifiche e culturali europee e internazionali; 7. la presenza di apparati didattici e divulgativi a corredo del percorso espositivo, con particolare riguardo all’uso delle nuove tecnologie, e la creazione di contenuti aggiuntivi tramite i canali di comunicazione istituzionale.
Il ministero considererà questi criteri in modo combinato, dal momento che, recita la circolare “nessuno di essi costituisce un elemento valutativo autonomo rispetto agli altri”. Tutte le richieste da parte di mostre che non soddisferanno i sette requisiti, saranno dichiarate “improcedibili”: saranno però valutati “sulla base del complessivo valore scientifico del progetto espositivo, alla luce dei criteri sopra citati”, le mostre di autori viventi o con opere eseguite entro settant’anni, che ricadano “solo parzialmente” nei criteri. Gli organizzatori di mostre, nel presentare le domande, dovranno presentare il progetto scientifico, una descrizione del percorso espositivo indicando gli apparati didattico-divulgativi ed eventuale uso delle nuove tecnologie, l’elenco completo delle opere esposte (con indicazione di museo o collezione di provenienza, numero d’inventario, autore, titolo, materia, tecnica, misure, cronologia e valore assicurativo), la dichiarazione dell’entità del beneficio fiscale ottenibile, e almeno una copia del catalogo della mostra.
Nell’immagine: una foto della recente mostra Dentro Caravaggio a Milano. Foto di Molteni & Motta.
Il MiBACT diffonde i criteri per la dichiarazione di rilevante interesse culturale o scientifico delle mostre |