La senatrice Lucia Borgonzoni (Lega) torna a fare il sottosegretario alla cultura, dopo aver già ricoperto lo stesso ruolo nel governo Conte I, il governo “gialloverde” a trazione leghista. Lucia Borgonzoni sarà da sola (sotto il governo Conte II, il governo giallorosso, la cultura aveva invece due sottosegretari, Anna Laura Orrico del Movimento 5 Stelle e Lorenza Bonaccorsi del Pd.
Anche Borgonzoni non era stata sola: era affiancata da Gianluca Vacca del Movimento 5 Stelle. Adesso invece sarà l’unica sottosegretaria. Nata a Bologna nel 1976, ha un diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna, e dopo aver seguito per breve tempo le orme del nonno Aldo Borgonzoni (Medicina, 1913 - Bologna, 2004), uno dei principali artisti italiani attivi nel secondo Dopoguerra (di lui si sono occupati studiosi come Arcangeli, Ragghianti, Quintavalle), con una rapida carriera da artista, ha lavorato come interior designer.
In passato Lucia Borgonzoni è stata vicina ai centri sociali (ha fatto la barista in un locale underground del capoluogo emiliano), e ha cominciato la sua militanza nella Lega Nord di cui in passato è stata coordinatrice del Gruppo politico femminile. Borgonzoni si è candidata della coalizione del centrodestra alle elezioni comunali di Bologna del 2016, dove è stata sconfitta al ballottaggio dall’attuale sindaco Virginio Merola (Borgonzoni ottenne il 45,36% dei voti), e ha poi replicato alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna del 2020, a capo della coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Popolo della Famiglia (sconfitta da Stefano Bonaccini del Pd: 51,42% contro il 43,63%). È entrata per la prima volta in Parlamento con le elezioni del 4 marzo 2018, eletta nel collegio plurinominale Emilia Romagna 01.
Ha ricoperto la carica di sottosegretario alla cultura dal 13 giugno 2018 al 5 settembre 2019. Dal 21 giugno al 5 novembre 2018 è stata membro della Commissione Igiene e Sanità, e dal 5 novembre 2018 è membro dell Commissione Istruzione pubblica, beni culturali del Senato. Nel 2018 aveva fatto molto discutere per aver pubblicamente dichiarato di non leggere un libro da tre anni, ma è stata protagonista di diverse altre controversie di recente, per esempio quando si è scagliata, nell’estate scorsa, contro un progetto di street art a Bologna. Da sottosegretario aveva proposto l’idea di un decreto anti-Netflix: verrà ripreso? Peraltro, solo a ottobre, aveva dichiarato che quella della “Netflix della cultura” fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini è “un’idea che mi terrorizza”. Chissà se sarà una convivenza facile.
La leghista Lucia Borgonzoni è di nuovo sottosegretario alla cultura |