Con 107 voti a favore, 69 contrari e un’astensione, oggi, giovedì 29 dicembre, il Senato ha approvato definitivamente il ddl di bilancio 2023 (A.S. 442), ovvero la manovra finanziaria per l’anno 2023, che diventa quindi ufficialmente legge, dopo che la camera alta ha rinnovato la fiducia al Governo sull’approvazione dell’art.1 nel testo licenziato dalla Camera, con 109 voti favorevoli, 76 contrari e un’astensione. Si tratta della prima Legge di Bilancio del governo Meloni. Ecco di seguito tutte le misure per la cultura.
In considerazione delle difficoltà causate dalla crisi energetica che interessano il settore del vetro di Murano, il comma 52 rifinanzia il fondo istituito dalla Legge di Bilancio 2022, destinato alle imprese operanti nel settore della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano, nella misura di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023. Gli interventi di sostegno ono concessi ai sensi e nei limiti della comunicazione della Commissione europea concernente il quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina.
Il comma 467 stabilisce che una quota non superiore al 2,5 per cento delle risorse del Fondo per le infrastrutture ad alto rendimento (FIAR) è destinata a progetti di riqualificazione delle infrastrutture urbane o di miglioramento della qualità del decoro urbano di competenza degli enti locali. A tale fine il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, predispone un bando per stabilire: la procedura per la presentazione dei progetti; la documentazione da allegare ai progetti da parte dei comuni interessati; i criteri di valutazione dei progetti, tra i quali: il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali ed educativi e alla promozione delle attività culturali, didattiche e sportive; la tempestiva esecutività degli interventi sulla base dei dati risultanti nei sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; la capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati nonché di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati.
Per consentire alle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di garantire i servizi e le iniziative in favore degli studenti con disabilità, degli studenti con invalidità superiore al 66 per cento nonché degli studenti con certificazione di disturbo specifico dell’apprendimento a decorrere dall’anno accademico 2023/2024, i fondi destinati al funzionamento amministrativo e alle attività didattiche delle medesime istituzioni sono incrementati di 1.000.000 di euro annui (comma 584), a decorrere dall’anno 2023, per favorire la partecipazione degli studenti con disabilità ai corsi di studio, avvalendosi di docenti opportunamente formati attraverso percorsi specifici post lauream universitari come tutor accademici specializzati in didattica musicale inclusiva.
Al comma 603 viene istituito il Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo. Si tratta di un fondo che nasce per favorire il miglioramento della competitività dei lavoratori del comparto del turismo nonché per agevolare l’inserimento di alti professionisti del settore nel mercato del lavoro, ed è istituito nello stato di previsione del Ministero del turismo. Le risorse del fondo sono destinate alle seguenti finalità: riqualificazione del personale già occupato nel settore e formazione di nuove figure professionali anche attraverso percorsi formativi e scuole di eccellenza, corsi di alta formazione e specializzazione, volti a formare figure professionali dotate di una preparazione di livello internazionale nel settore turistico e dei servizi del turismo, della ristorazione e della conoscenza dei prodotti alimentari e vitivinicoli della tradizione e della cultura italiane; iniziative per il rafforzamento delle competenze degli operatori del settore attraverso cicli di aggiornamento continuo; iniziative a supporto dell’inserimento nel mercato del lavoro; iniziative per favorire l’ampliamento dei bacini di offerta di lavoro. Le risorse saranno ripartite e assegnate con successivo decreto del Ministro del turismo.
Viene istituito (comma 607), nello stato di previsione del Ministero del turismo, il Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2023 e di 12 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Il fondo è destinato a finanziare progetti di valorizzazione dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, classificati dall’Istituto nazionale di statistica come comuni a vocazione turistica, al fine di incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale. Le modalità di attuazione saranno definite con decreto del Ministro del turismo.
Al fine di potenziare gli interventi finalizzati alla promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile, che mirino a minimizzare gli impatti economici, ambientali e sociali generando contemporaneamente reddito, occupazione e conservazione degli ecosistemi locali, il comma 611 istituisce, nello stato di previsione del Ministero del turismo, il Fondo per il turismo sostenibile, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2023 e a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025. Le risorse del Fondo di cui al primo periodo sono destinate alle seguenti finalità: rafforzare le grandi destinazioni culturali attraverso la promozione di forme di turismo sostenibile, l’attenuazione del sovraffollamento turistico, la creazione di itinerari turistici innovativi e la destagionalizzazione del turismo; favorire la transizione ecologica nel turismo, con azioni di promozione del turismo intermodale secondo le strategie di riduzione delle emissioni per il turismo; sostenere le strutture ricettive e le imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.
Al fine di assicurare la continuità della promozione e del sostegno delle attività di soggetti pubblici e privati nello sport e nella cultura, l’Istituto per il credito sportivo, viene trasformato in in società per azioni di diritto singolare, denominata “Istituto per il credito sportivo e culturale Spa”, che succede nei rapporti attivi e passivi, nonché nei diritti e negli obblighi dell’Istituto medesimo esistenti alla data di efficacia della trasformazione. La trasformazione dell’Istituto per il credito sportivo in società per azioni è realizzata sulla base di un progetto deliberato dal consiglio di amministrazione, ai sensi del decreto di cui al comma 625, che definisce il programma e lo statuto della società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa. La trasformazione si attua con atto pubblico, all’esito della procedura di autorizzazione dell’autorità di vigilanza competente in materia creditizia e in conformità con la disciplina vigente. La società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa perseguirà la propria missione di pubblico interesse esercitando l’attività bancaria finalizzata allo sviluppo e al sostegno dei settori dello sport e della cultura, tramite la raccolta del risparmio tra il pubblico sotto forma di depositi e in ogni altra forma, l’esercizio del credito e di ogni altra attività finanziaria nonché la promozione, secondo logiche e a condizioni di mercato, dello sviluppo di attività finanziarie e di investimento nei predetti settori, informando la propria attività alla responsabilità sociale e allo sviluppo sostenibile, in favore di soggetti pubblici o privati. Per lo svolgimento delle sue attività la società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa potrà compiere, nei limiti della disciplina vigente, ogni operazione strumentale, connessa e accessoria, anche per il tramite di società controllate, comprese la promozione e la gestione di fondi mobiliari e immobiliari nonché le operazioni commerciali, industriali, ipotecarie, mobiliari, immobiliari, finanziarie, attive e passive. Le azioni della società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa sono attribuite al Ministero dell’economia e delle finanze e agli altri soggetti pubblici e privati che partecipano al capitale dell’Istituto per il credito sportivo, proporzionalmente alla partecipazione detenuta nel medesimo Istituto alla data di efficacia della trasformazione. Il controllo della società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa è riservato al Ministero dell’economia e delle finanze e ai soggetti privati è consentito soltanto, in ogni caso, detenere quote complessivamente di minoranza del capitale della medesima società. Alla società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa è assegnata la gestione a titolo gratuito dei fondi speciali previsti dalle varie leggi in materia (tra cui il fondo di garanzia per la concessione di contributi in conto interessi e di mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale). Per la gestione dei fondi speciali, la società Istituto per il credito sportivo e culturale Spa istituirà gestioni separate ai fini di governo societario, amministrativi, contabili e organizzativi, ispirate a criteri di trasparenza. Al Ministero per lo sport e i giovani e al Ministero della cultura spetterà il potere di indirizzo delle rispettive gestioni separate.
18app, il bonus cultura da 500 euro per i diciottenni, viene abolito e sostituito da due nuovi strumenti, con finalità di consentire l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera. Il primo strumento è la “Carta della cultura Giovani”, concessa a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 35.000 euro, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età. Il secondo è la “Carta del merito”, per i soggetti che hanno conseguito, non oltre l’anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi, assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma e cumulabile con la Carta della cultura giovani. Per i bonus diciottenni vengono stanziati 190 milioni di euro. Con successivo decreto del Ministro della Cultura saranno definiti gli importi nominali da assegnare alle carte, nel rispetto del limite di spesa, nonché i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta della cultura giovani e della Carta del merito. In caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle disposizioni attuative, il Ministero può provvedere alla loro disattivazione, alla cancellazione dall’elenco delle strutture, delle imprese o degli esercizi commerciali accreditati, al diniego dell’accredito o al recupero delle somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili, nonché in via cautelare alla sospensione dell’erogazione degli accrediti oppure, in presenza di condotte più gravi o reiterate, alla sospensione dall’elenco dei soggetti accreditati. In caso di violazione, ove il fatto non costituisca reato, il prefetto disporrà a carico dei trasgressori l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra dieci e cinquanta volte la somma indebitamente percepita o erogata e comunque non inferiore nel minimo a 1.000 euro. Il prefetto potrà anche disporre la sospensione dell’attività della struttura, impresa o esercizio commerciale sanzionato per un periodo non superiore a sessanta giorni.
Il comma 631 trasforma il Fondo unico per lo spettacolo (FUS) di cui all’articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163, assume la denominazione di Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo.
Il comma 632 istituisce, nello stato di previsione del Ministero della cultura, un fondo da ripartire con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2023, di 34 milioni di euro per l’anno 2024, di 32 milioni di euro per l’anno 2025 e di 40 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026. Con decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, saranno definiti i criteri di riparto e di attribuzione delle risorse del fondo.
Per consentire la realizzazione del censimento e della valorizzazione delle espressioni del patrimonio culturale immateriale dei piccoli comuni, in attuazione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza generale dell’Unesco, ratificata ai sensi della legge 27 settembre 2007, n. 167, il comma 633 autorizza la spesa di 900.000 euro per l’anno 2023 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 a favore dell’Unione nazionale delle pro loco d’Italia. Le azioni volte a conseguire le finalità di cui sopra sono realizzate in accordo con l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale del Ministero della cultura e con l’Associazione nazionale comuni italiani.<(è>
Per favorire il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta culturale nazionale, come mezzo di crescita sostenibile e inclusiva, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, con particolare riguardo a quella giovanile, attraverso il sostegno alle imprese culturali e creative, la dotazione del Fondo per le piccole e medie imprese creative istituito dalla legge di bilancio 2021 è incrementata di 3 milioni di euro per l’anno 2023 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024.
Il comma 635 autorizza la spesa di 300.000 euro annui a decorrere dall’anno 2023 per il finanziamento della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, con sede in Napoli.
Il comma 636 rifinanzia l’autorizzazione di spesa per l’Accademia Vivarium di Frascati, nella misura di 700.000 euro annui a decorrere dall’anno 2023.
Il fondo per il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione è incrementato di 75.883.298 euro per l’anno 2023 e di 55 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024.
Al comma 639 viene stabilito che le disposizioni dell’articolo 3 del decreto legislativo luogotenenziale 28 settembre 1944, n. 359, nonché quelle dell’articolo 1, comma 328, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall’articolo 58-quater del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, debbano essere interpretate nel senso che l’Accademia nazionale dei Lincei è esente dalle imposte relative agli immobili anche non direttamente utilizzati per le finalità istituzionali della stessa.
Al fine di sostenere gli eventi connessi alle celebrazioni in occasione dell’ottantesimo anniversario del rastrellamento a Via del Portico d’Ottavia e valorizzare il profondo legame storico della comunità ebraica con la città di Roma, il comma 644 concede un contributo di 700.000 euro in favore del comune di Roma Capitale per l’anno 2023, da destinare alla realizzazione di iniziative specifiche, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri e momenti di ricordo, con il coinvolgimento delle organizzazioni associative e culturali dell’ebraismo romano, volti a commemorare le vittime dell’odio razziale e la deportazione degli ebrei.
Il comma 646 stabilisce che l’autorizzazione di spesa per le finalità istituzionali della Fondazione Graziadio Isaia Ascoli per la formazione e la trasmissione della cultura ebraica viene incrementata di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.
Viene istituito (comma 875), nello stato di previsione del Ministero della cultura, un fondo con una dotazione di 7 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare ai seguenti interventi di recupero e di restauro del patrimonio storico: 2 milioni di euro per la riqualificazione, il recupero e il restauro del patrimonio storico e paesaggistico del borgo di Pentidattilo, sito nel comune di Melito di Porto Salvo; 3 milioni di euro per la riqualificazione e il potenziamento del lido comunale Zerbi, bene di rilevanza storica, sito nel comune di Reggio Calabria; 2 milioni di euro per la valorizzazione, il potenziamento e l’efficienza energetica dello stabilimento termale Antonimina – Locri, in gestione al Consorzio termale Antiche acque sante, sito nel comune di Antonimina. Con decreto del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, saranno definite le modalità per il trasferimento delle risorse.
Approvata la Legge di Bilancio 2023. Ecco le misure per la cultura |