Italia Nostra prende posizione in merito all’intervento del ministro della cultura Dario Franceschini dell’altro ieri: Franceschini, intervenendo l’altro ieri in audizione congiunta delle commissioni cultura di Camera e Senato, aveva esposto le linee programmatiche del nuovo Ministero della Cultura, e aveva elencato le operazioni per la cultura previste nella bozza del Recovery Plan (alla cultura, nello specifico, saranno destinati 5,6 miliardi del totale, che ammonta a oltre 200).
La presidente di Italia Nostra, Ebe Giacometti, ha voluto subito sottolineare che l’agenda di Franceschini ha alcuni punti di contatto con quella di Italia Nostra, in particolare per ciò che riguarda il necessario ampliamento dell’organico del MiC, attualmente in deficit di 6.700 unità su circa 18.000. Provvedimenti positivi, per Italia Nostra, sono anche la Legge sul Libro e il Piano Borghi. Il sodalizio ha anche apprezzato l’idea, espressa dalla Commissione, di riqualificare lo Stadio Franchi di Firenze con le risorse del Recovery.
Proprio le risorse sono però il punto su cui si concentrano le critiche di Italia Nostra. “Dispiace”, afferma Giacometti, “la decurtazione a 5 mld di euro delle dotazioni del PNRR, pari solo al 2% dell’intero importo destinato al rilancio del Paese. Ancora una volta lascia l’amaro in bocca vedere che le molteplici attività che gravitano in capo al Ministero vengono ulteriormente penalizzate. Italia Nostra ribadisce la necessità che nel Recovery Plan venga affermata l’intangibilità del Paesaggio e l’esercizio della sua tutela, ricordata velocemente dal Ministro nella sua comunicazione. Ribadiamo che questa materia è di sua esclusiva competenza. Tuttavia, le procedure burocratiche ‘velocizzate’ di cui parla il Ministro Cingolani ci fanno temere una deregulation volta a depauperare il patrimonio paesaggistico italiano”.
Italia Nostra critica Franceschini: “5 miliardi del Recovery alla cultura sono appena il 2%” |