Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha insediato il tavolo permanente per lo spettacolo dal vivo, il cinema e l’audiovisivo. “Mi piacerebbe che il vostro lavoro”, ha detto il ministro parlando coi lavoratori del settore, “fosse finalizzato in due direzioni: la prima, la più urgente, è continuare a identificare le misure d’emergenza necessarie per attraversare la crisi, sia sul versante delle istituzioni che su quello del lavoro. Inoltre, dobbiamo ragionare sul dopo. Abbiamo in discussione la nuova legge sullo spettacolo dal vivo, così come la destinazione delle nuove risorse previste dalla legge di bilancio: i 240 milioni in più per il fondo cinema, che consentono di rendere permanete l’innalzamento al 40% dell’aliquota del tax credit, e i 50 milioni in più per il FUS, che dovranno essere indirizzate ad allargare il perimetro del sostegno statale a quelle realtà che non ne hanno mai goduto”.
“Abbiamo attraversato sia la prima che la seconda fase dell’emergenza”, ha dichiarato il ministro, “con una mole di lavoro enorme e decine di decreti approvati, grazie all’impegno del ministero e grazie alla collaborazione delle tante organizzazioni e associazioni oggi riunite in questo tavolo permanente. In quanto vostro rappresentante in seno al governo ho cercato il più possibile di spiegare che sia il turismo che la cultura e lo spettacolo sono stati colpiti in modo durissimo non solo nel momento delle chiusure, ma anche in quello delle riaperture”.
"La quantità di risorse economiche arrivate sia con gli aiuti di carattere generale che con quelli particolari è significativa", ha sottolineato Franceschini, "sia in rapporto a quanto avvenuto in altri paesi che rispetto ad altri settori. Ora che la crisi si allunga, bisogna fare di più. Se le misure di emergenza perdurano, bisogna prolungare gli aiuti e a questo stiamo lavorando nel nuovo decreto Ristori. Dentro questo schema ci siamo da un lato preoccupati innanzitutto dei lavoratori, nonché delle imprese e delle associazioni coinvolte. Ciò ha permesso si constatare quanti lavoratori di questo settore non abbiano un inquadramento chiaro e definito. Oltre ai lavoratori dipendenti che hanno avuto accesso alla cassa integrazione, per la prima volta nella storia, quelli che hanno fatto domanda per le indennità speciali sono circa 80mila. E così ci si è potuto render conto della dimensione effettiva di questo fenomeno. Anche per questo sarà importante la legge per lo spettacolo, per provare a rendere stabili maggiori tutele per i lavoratori".
Franceschini: “ho spiegato al governo che la crisi di turismo, cultura e spettacolo è grave” |