Quindici direttori di musei scrivono una lettera aperta per criticare duramente il modo in cui il Ministero dei Beni Culturali, in questi giorni, ha trattato l’ormai ex direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg. La storica dell’arte, in un’intervista, aveva lamentato il fatto d’essere licenziata all’improvviso e senza spiegazioni, per il fatto che, con la riforma del ministero, l’Accademia è stata accorpata agli Uffizi. Tuttavia Hollberg ha fatto sapere che il ministro dei beni culturali, Alberto Bonisoli, non ha spiegato il motivo dell’accorpamento né ha detto perché la direttrice è stata rimossa dall’incarico semplicemente con una lettera.
I quindici direttori fanno parte del gruppo dei venti (inclusa Cecilie Hollberg) che furono nominati con il primo concorso internazionale bandito da Franceschini: al momento mancano all’appello solo Cristiana Collu, Paolo Giulierini, Eike Schmidt e Gabriel Zuchtriegel. Dei quindici, tre non dirigono più i musei per i quali furono nominati (Serena Bertolucci è passata a Palazzo Ducale, Mauro Felicori e Paola Marini hanno raggiunto il limite massimo d’età), sette sono stati riconfermati, due lasceranno l’incarico (Peter Assmann e Peter Aufreiter) mentre tre sono in attesa di conferma (Sylvain Bellenger, James Bradburne e Anna Coliva).
Di seguito il testo della lettera e i nomi dei firmatari.
“I colleghi che hanno condiviso in questi quattro anni gli entusiasmi, le difficoltà ed i risultati della nuova avventura dei musei autonomi italiani, apprezzando di Cecilie Hollberg la competenza, l’impegno, la dedizione, la creatività, la lealtà, i successi, sono profondamente rammaricati del suo mancato rinnovo alla guida della Galleria dell’Accademia di Firenze e dei modi con i quali si è dato corso a questa decisione. Pur non volendo entrare nel merito delle recenti modifiche all’organizzazione del MIBAC, si rimane interdetti di fronte alla rapidità con la quale si è deciso di attuare la nuova riforma, facendo decadere anzi tempo la collega Hollberg dal suo incarico senza trovare il tempo di un incontro per discutere le prospettive dell’Accademia una volta privata dell’autonomia o per comunicare di persona alla Direttrice le deliberazioni assunte, che incidono così radicalmente sul museo da lei guidato fino a questo momento, oltre che sui destini personali. Ed in tal senso risulta doveroso ricordare anche il trattamento simile ricevuto dai colleghi Valentino Nizzo e Simone Quilici, rispettivamente già direttori del Museo Etrusco di Villa Giulia e del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Ci auguriamo che non si vogliano disperdere la professionalità e i talenti di Cecilie Hollberg il cui bagaglio di esperienze appare di prezioso ausilio in tempi di transizione e di incertezza come questi”.
Peter Assmann, Palazzo Ducale, Mantova
Peter Aufreiter, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino
Martina Bagnoli, Gallerie Estensi, Modena
Sylvain Bellenger, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Napoli
Serena Bertolucci, già Direttore di Palazzo Reale, Genova
James Bradburne, Pinacoteca di Brera, Milano
Anna Coliva, Galleria Borghese, Roma
Paola D’Agostino, Musei del Bargello, Firenze
Eva Degl’Innocenti, Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Mauro Felicori, già Direttore della Reggia di Caserta
Flaminia Gennari Santori, Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma
Carmelo Malacrino, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria
Paola Marini, già Direttore delle Gallerie dell’Accademia. Venezia
Enrica Pagella, Musei Reali, Torino
Marco Pierini, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia
La protesta dei direttori dei grandi musei: rammarico per il modo in cui Cecilie Hollberg è stata trattata |