Franceschini: “dobbiamo far entrare i giovani nel MiBAC. Sui servizi aggiuntivi diminuiremo quota concessionari”


Il ministro dei beni culturali Dario Franceschini dichiara la necessità di far entrare più giovani nei ranghi del ministero.

Il Ministero dei Beni Culturali ha bisogno di far entrare giovani. Lo ha detto il ministro Dario Franceschini stamani durante il suo intervento a Ro.Me Exhibition, fiera dedicata a servizi per i musei. “Abbiamo lavorato sulla macchina”, ha detto il ministro, “adesso c’è il problema di chi guida questa macchina. Per questo la mia prima priorità è il personale. Invecchiamento, assenza di turn over e quota 100 hanno fatto sì, infatti, che ci sia già una carenza di organico e in previsione in alcuni settori come negli archivi sarà drammatica. Ma penso anche al tema della vigilanza. Abbiamo quindi cercato da un lato di di pensare all’emergenza e usare lo strumento Ales con risorse aggiuntive; dall’altro strutturalmente portando avanti i concorsi avviati da Bonisoli. Poi abbiamo bisogni di portare dentro dei giovani: ci sono ragazzi che hanno studiato che hanno competenze enormi”.

Il ministro è intervenuto anche sul tema dei servizi aggiuntivi: l’obiettivo del ministro è quello di diminuire la quota dei concessionari che attualmente gestiscono servizi come la biglietteria, i bookshop, la didattica e altro. “Valorizzazione e tutela sono due facce della stessa medaglia”, ha dichiarato il ministro. “Per decenni siamo stati molto avanti sul tema della tutela del patrimonio ma siamo stati molto indietro sul tema della valorizzazione. Il Louvre per esempio fa ricerca, formazione, attività scientfica, tutela ma fa anche marketing, e con quelle risorse finanzia l’attività scientifica. È quello a cui dobbiamo arrivare noi, aumentando la quota di servizi aggiuntivi e diminuendo la quota delle società concessionarie. Quello che stiamo facendo è regolarizzare le gare, infatti sono partite le gare affidate a Consip. Abbiamo poi Ales a cui abbiamo affidato nella sua ragione sociale anche la possibilità, come in Francia, di essere gestore dei servizi aggiuntivi in house e quindi con una funzione di calmierare i prezzi”.

Da parte del ministro c’è inoltre la volontà di ripristinare l’autonomia dei tre musei (Galleria dell’Accademia, Museo Etrusco di Villa Giulia e Parco Archeologico dell’Appia Antica) che erano stati “degradati” dalla controriforma Bonisoli. “La motivazione per cui quei tre grandi musei avevano perso l’autonomia”, ha detto Franceschini, “derivava da un’esigenza di distribuire diversamente dei ruoli di dirigenti. Ora abbiamo trovato il modo con una norma di aumentare il numero di dirigenti del ministero: stiamo lavorando su un dpcm di attuazione ed entro qualche giorno il lavoro sarà completato. Quindi il primo passo sarà restituire l’autonomia a quei tre musei. Il problema è risolto”.

Nella foto: il ministro Dario Franceschini

Franceschini: “dobbiamo far entrare i giovani nel MiBAC. Sui servizi aggiuntivi diminuiremo quota concessionari”
Franceschini: “dobbiamo far entrare i giovani nel MiBAC. Sui servizi aggiuntivi diminuiremo quota concessionari”


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