Il ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli, intervenendo ieri alla trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio 1, ha voluto meglio rimarcare il suo concetto di cultura, già oggetto di diversi interventi negli ultimi giorni, durante i quali l’attuale ministro non ha fatto mistero di ritenere che tutto sia cultura e che non ci siano una cultura alta e una cultura bassa. “Noi possiamo lavorare molto proprio sul concetto di cultura”, ha affermato il ministro nel corso della trasmissione. “È qualcosa che è correlato, ma fino a un certo punto, all’economia. Perché secondo me abbiamo un po’ bisogno di riscoprire una libertà nel scegliere il tipo di cultura che vogliamo. Si è un po’ troppo distinto in passato secondo me tra cultura alta e cultura bassa. La cultura è quello che uno piace e che uno sceglie. Mi piacerebbe che ci fosse una massima libertà, non è che c’è un genere che va e l’altro che va”.
Quando i conduttori hanno chiesto al ministro se per lui anche i cinepanettoni sono cultura, Bonisoli ha risposto: “certamente. In Italia siamo specializzati nello scoprirlo dopo. Totò era un grande dopo, Franco e Ciccio dopo”. Stesse considerazioni per il Grande Fratello: “se a qualcuno interessa quel tipo di offerta culturale o di programma, gli piace e se ne fa una narrazione, quella può essere un’offerta culturale. Tutto può essere cultura”.
Nell’immagine: il ministro Bonisoli a Un giorno da pecora
Il ministro Bonisoli: anche i cinepanettoni e il Grande Fratello sono cultura |