Scoppia la polemica per un comma del Decreto di riordino dei ministeri (ufficialmente il Decreto-Legge 1° marzo 2021 n. 22, “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri”), il provvedimento che, tra le altre cose, sancisce la nascita del “Ministero della Cultura” e fa rinascere il Ministero del Turismo che era stato abolito nel 1993. Il comma incriminato è il numero 4 dell’articolo 6, che recita: “La dotazione finanziaria destinata alle esigenze di cui all’articolo 5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, n. 169, è incrementata complessivamente di euro 692.000 annui a decorrere dall’anno 2021”. Il decreto n. 169 è quello della cosiddetta “controriforma Franceschini”, ovvero il nuovo regolamento di organizzazione del ministero, e all’articolo 5 elenca gli uffici di diretta collaborazione del ministro.
Gli uffici di diretta collaborazione sono quelli che “esercitano le competenze di supporto dell’organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l’amministrazione”: sono l’ufficio di gabinetto, la segreteria del ministro, l’ufficio legislativo, l’ufficio stampa e le segreterie dei Sottosegretari di Stato. Il comma 5 dell’articolo specifica il trattamento economico degli uffici di diretta collaborazione, che dunque, per effetto del decreto-legge adottato dal governo Draghi, aumenta nel complesso di 692mila euro all’anno, già a partire da quest’anno.
Il sostanzioso aumento per gli uffici di diretta collaborazione del ministro Dario Franceschini hanno subito scatenato le critiche dell’opposizione. “Dario Franceschini”, commenta Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo del partito nella commissione Attività Produttive della Camera, “ha perso la Delega al Turismo ma, a quanto pare, qualcuno ha pensato di fargli trovare una bella sorpresa nel Decreto Legge di Riordino dei Ministeri: un incremento di 692 mila euro annui di dotazione finanziaria per il suo Ufficio di diretta collaborazione al Mibac. Mentre l’Italia vive un momento difficilissimo, con migliaia di famiglie e imprese costrette ad annaspare nel mare magnum dell’emergenza, soprattutto nei settori di attinenza del Ministro come la Cultura, lo Spettacolo e prima ancora del Turismo dove si è distinto per il totale immobilismo, troviamo inaccettabile e vergognoso che si riescano a stanziare cifre così cospicue per aumentare solo gli stipendi dell’ufficio di diretta collaborazione del Ministro Franceschini. Fratelli d’Italia chiede al Governo di ritirare questo osceno comma dal Dl Riordino Ministeri, perfetto esempio di sperperi e di ingiustificati privilegi, e di avere un minimo di decoro e di doverosa sobrietà nel gestire la macchina pubblica concentrando le scarse risorse nel sostenere i reali bisogni degli Italiani”.
Si attendono ora gli sviluppi successivi: il decreto è già stato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma è sempre possibile, entro 60 giorni, una sua conversione in legge con modificazioni.
Nella foto, il ministro della cultura Dario Franceschini.
Aumento di 692mila euro per uffici diretta collaborazione del ministro della cultura: è polemica |