La Madonna con Bambino in trono con gli angeli e san Francesco di Cimabue

Poesiarte

2011, Terza puntata

1278 ca.
Affresco, 320 x 340 cm
Assisi, Basilica Inferiore di San Francesco
Immagine


È uno degli affreschi più famosi non solo di Cimabue, il cui vero nome era Cenni di Pepo, ma anche uno dei più famosi della Basilica di San Francesco ad Assisi: si tratta della “Madonna col Bambino in trono assieme agli angeli e a san Francesco”, un'opera che risale al 1278 circa. Si trova, per la precisione, nella Basilica Inferiore, quella anticamente destinata ai pellegrini, e da dove solitamente inizia il viaggio all'interno dei capolavori d'arte custoditi nel più importante tempio francescano del mondo.

L'affresco di Cimabue si trova nel transetto destro ed è uno dei suoi più grandi capolavori. Perché Cimabue è stato così importante? Perché muovendo dalle soluzioni di Giunta Pisano, grande pittore toscano attivo nella metà del tredicesimo secolo, riuscì a superare l'arte “bizantineggiante” degli artisti della generazione precedente (come, appunto, Giunta Pisano), ponendo le basi per quella grande rivoluzione figurativa che sarebbe stata di lì a poco compiuta da Giotto.

È stato quindi un pittore innovatore, e ce ne possiamo rendere conto anche da questo affresco che ci propone uno dei temi preferiti di Cimabue, quello della Madonna in trono. Uno dei motivi di originalità nella pittura consiste nel suo tentativo di dare profondità al dipinto, e ce ne accorgiamo guardando gli angeli, disposti su piani diversi (quelli in basso infatti sono in posizione più avanzata rispetto a quelli dietro), che reggono il trono della Madonna.

Una profondità che Cimabue cerca di suggerirci anche attraverso l'uso del chiaroscuro, che notiamo soprattutto nei volti. Ma ci sono anche altre novità: per esempio i personaggi hanno anche atteggiamenti più naturali rispetto alle rigide figure della pittura precedente, gli angeli hanno pose più sciolte, la Madonna non è più fissa e ieratica come avveniva nella pittura di derivazione bizantina ma comincia a farsi più serena e soprattutto più umana.

C'è poi, ai lati del trono, quella figura di san Francesco, il santo titolare della Basilica, l'iniziatore dell'ordine francescano, una figura importante non solo per la religione ma anche per la letteratura. È di sicuro la figura più famosa dell'affresco, anche perché si dice che quello sia il ritratto di san Francesco che più assomiglia alle reali fattezze del santo. San Francesco è raffigurato in piedi, con il suo tipico saio marrone, con le stimmate su mani e piedi e, anche lui, in una posa non rigida.

Sempre ad Assisi, nel Museo della Porziuncola (annesso alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, che si trova nell'omonima frazione, nella piana) è possibile ammirare l'opera che è servita a Cimabue per ritrarre il santo in questo affresco, ed è una tavola nota come “l'icona del Maestro di san Francesco”. Il santo è raffigurato con gli stessi lineamenti, nella stessa posa, con lo stesso libro in mano (forse la Bibbia).

Il san Francesco della Basilica e quello del Museo sono talmente simili che alcuni storici dell'arte pensano che siano stati eseguiti dalla stessa mano: quella di Cimabue, ovviamente. Ma l'icona della Porziuncola ha una particolarità: infatti, oltre a essere la più antica immagine esistente del santo, pare che sia stata dipinta sopra alla tavola su cui san Francesco dormiva e su cui fu trasportato ad Assisi prima di essere sepolto. Particolare questo che renderebbe il dipinto... davvero unico!

Federico Giannini








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