Per il Giubileo serviva una mascotte? E serviva in stile manga?


Fa discutere la scelta, da parte dela Chiesa, di scegliere una mascotte per il Giubileo, e di farla realizzare in stile manga, come fosse un cartone animato giapponese. Era proprio necessario?

Ma tra tutti gli artisti della sua millenaria storia, la Chiesa cattolica aveva proprio bisogno di un disegno in stile cartoni animati giapponesi per realizzare la ‘mascotte’ del Giubileo? La scelta spiazzante (c’è anche chi si chiede se ci fosse bisogno di avere una ‘mascotte’, come per i Giochi olimpici) è stata annunciata in pompa magna nella Sala stampa della Santa Sede insieme alla presentazione degli eventi culturali prima dell’apertura ufficiale del Giubileo e del Padiglione della Santa Sede a Expo Osaka 2025.

A darne annuncio e a mostrarla per la prima volta sono stati monsignor Rino Fisichella, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione dei popoli, la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta e Davide Mambriani, curatore della rassegna Giubileo e cultura per i concerti e le mostre (qui il testo completo dei loro interventi). Dopo aver parlato delle iniziative culturali in programma e del sito internet sul quale reperire tutte le informazioni, è stata la volta del pupazzetto che troneggiava sulla scrivania coperto da un lenzuolo: “Luce”. Questo il nome della mascotte del Giubileo e del Padiglione della Santa Sede in Giappone, che dovrebbe rappresentare un pellegrino dalle fattezze di una bambina con indosso un k-way giallo con cappuccio e gli stivaletti sporchi di fango. Ricorda tanto Greta Thunberg. Negli occhi grandi il riflesso a forma di conchiglia, simbolo del più famoso dei pellegrinaggi, il Cammino di Santiago. Al collo una collanina con la croce del pellegrino con le grane a palline dai colori arcobaleno che ricordano la o pace e quella lgbt, a seconda della sensibilità personale.

Luce, la mascotte del Giubileo
Luce, la mascotte del Giubileo

Queste le parole con le quali il prelato ha presentato il pupazzetto: “Dulcis in fundo, mi fa piacere presentare la mascotte del Giubileo e di Osaka; si tratta di Luce, creata dal desiderio di vivere anche all’interno della cultura pop, tanto amata dai nostri giovani. Nata dalla creatività di Simone Legno, Luce è la mascotte che ci accompagnerà. Come si vede, è una pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k-way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della Speranza del cuore”.

Le sembianze della tipica protagonista dei cartoni animati nipponici tanto diffusi in Italia dagli anni Ottanta (una su tutte: Magica Emy, che nel cartone ha una felpa con cappuccio giallo), i ‘manga’, non sono casuali: il Dicastero per l’Evangelizzazione dei popoli della Città del vaticano ha infatti partecipato alla fiera internazionale del fumetto e del gioco Lucca Comics & Games con uno spazio dedicato alla mascotte ufficiale del Giubileo (Luce&Friends) vicino l’arcivescovado, con una copia alta 7 metri di gomma gonfiabile alla fiera più importante d’Europa dedicata al fumetto, ai giochi, ai videogiochi, al cinema d’animazione, alla narrativa fantasy, all’illustrazione e alle serie tv. Per monsignor Rino Fisichella si tratta di un’occasione per far conoscere “la mascotte ufficiale del Giubileo simbolo di speranza e fraternità, valori che si allineano perfettamente al tema del festival”; un modo insomma per farsi notare dai tanti giovani a Lucca: “Una vetrina come il Lucca Comics ha permesso di parlare alle generazioni più giovani del tema della speranza, quanto mai centrale nel messaggio evangelico”.

Per chi non lo sapesse, a Lucca, quest’anno, per partecipare alla kermesse sono arrivati in 400mila, ed è stata una edizione in calo rispetto ai partecipanti degli altri anni. Tra loro anche una ragazza cosplayer vestita da Luce. Nelle bacheche Facebook di amanti del fumetto e delle anime in quei giorni fioccano le battute: sul profilo Anime.clik un utente dice “Adesso mi aspetto uno vestito da Don Zauker per par condicio”, e un altro non tanto in linea con papa Francesco commenta “La chiesa non è un clown: è tutto il circo”.

Nessun apprezzamento per il dato artistico. Ma chi è l’artista? Simone Legno, neanche 50enne di Roma, per la sua Tokidoki.

La presentazione di Luce
La presentazione di Luce
Luce al Lucca Comics
Luce al Lucca Comics

Può questa immagine rappresentare il risultato di duemila anni di arte sacra? Per comunicare nella modernità dell’uomo di oggi la Chiesa deve rivolgersi a forme di paesi dell’estremo oriente? Per fare uso della Pop Art si devono richiamare le forme di mondi fantastici? Simone Legno è un artista di grande successo nel suo campo e ha evidentemente dato quello che portava il suo estro, lo avranno chiamato per quello. Tra i suoi clienti o collaborazioni ci sono grandi nomi del disegno come Marvel, Mattel, Hello Kitty, e Sephora, Canon o Karl Lagerfeld, ma anche collaborazioni con il Guggenheim Museum. Ha inoltre creato, sempre per l’Expo 2025 a Osaka, la mascotte del Padiglione Italia: “Italia Chan”, che è stata presentata alla Milano Design Week.

Nel suo portfolio annovera anche gadgettistica di vario tipo per il Gay Pride e una linea di vibratori con le disegni e forme di diavolo o unicorni: a far discutere è proprio la collaborazione con Lovehoney per la produzione di sextoys. "Possibile – scrive il sito conservatore La Nuova Bussola quotidiana – che il Vaticano, nel commissionargli il lavoro, non sapesse che si stava affidando ad un creativo del settore del merchandising applicato a marchi commerciali che nel suo carnet di tutto rispetto aveva anche prodotti che difficilmente potrebbero essere associati alla Chiesa come vibratori a forma di diavolo e unicorni arcobaleno?".

Su Instagram l’artista romano presenta così quest’opera: “Sono cresciuto a Roma, in una famiglia cattolica dove ho imparato i princìpi di una fede alimentata dalla generosità e il rispetto per gli altri. Nel mio lavoro, sono fortunato perché mi imbatto in tante culture diverse, cercando costantemente un linguaggio universale e contemporaneo, che mi sforzo a portare nei miei lavori. Il Giubileo è indubbiamente un’opportunità unica per incontrare e dialogare con milioni di persone, inclusi i giovani. Spero che la pellegrina Luce e i suoi amici di viaggio possano rappresentare i sentimenti che risuonano nei cuori delle giovani generazioni".


Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE

Andrea Laratta

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.



Commenta l'articolo che hai appena letto



Commenta come:      
Spunta questa casella se vuoi essere avvisato via mail di nuovi commenti





Torna indietro



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte