Lo specchio Ultrafragola di Ettore Sottsass, tra sogno e rivoluzione


Icona del design datata 1970, simbolo del controdesign e oggi specchio più instagrammato dei social, Ultrafragola è una delle più innovative creazioni di Ettore Sottsass: venne ispirato dalla lettura di Alice nel Paese delle Meraviglie. Lo scopriamo in questo articolo.

È lo specchio più instagrammato della storia, spopolato sui social negli ultimi anni come status symbol di celebrities e influencer. All’apparenza vezzoso e fanciullesco, è in realtà emblema di una grande rivoluzione e portatore di valori forti e anticonformisti. Stiamo parlando dell’iconico specchio/lampada Ultrafragola, progettato nel 1970 dal maestro italiano del design Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917 – Milano, 2007) per Poltronova, di cui era direttore creativo in quegli anni. Dalla sua data di uscita, ormai più di cinquant’anni fa, non ha mai smesso di essere prodotto, diventando così in poco tempo, grazie alla sua estetica e alla sua storia, un’icona del design italiano.

Si tratta di uno specchio di dimensioni considerevoli, 195 cm di altezza, 100 cm di larghezza e 13 cm di profondità: questo lo rende un elemento d’arredo imponente e altamente riconoscibile. La cornice richiama forme organiche e fluide, evocative di una chioma femminile ondulata. Questa sinuosità non è solo un elemento estetico ma anche funzionale perché distribuisce uniformemente la luce attorno allo specchio. Una delle caratteristiche distintive dell’Ultrafragola infatti è l’illuminazione a LED integrata nella cornice in PETG opalino termoformato che emette una luce rosa diffusa. L’effetto luminoso e le curve della cornice hanno un impatto visivo che cattura immediatamente l’attenzione, mentre la luce emessa dallo specchio aggiunge una tonalità calda e invitante all’ambiente, creando un senso di intimità e fascino e rendendo lo spazio più morbido e accogliente.

Ettore Sottsass, Ultrafragola
Ettore Sottsass, Ultrafragola (1970)
Ettore Sottsass, Ultrafragola
Ettore Sottsass, Ultrafragola (1970)
Ettore Sottsass, Ultrafragola
Ettore Sottsass, Ultrafragola (1970)

Una celebre frase di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll ha ispirato il designer nella realizzazione di questo particolare oggetto: “Oh Kitty, pensa a come sarebbe bello se potessimo passare attraverso lo specchio! Sono sicura che ci sono delle cose bellissime la dentro!”. Lo specchio/lampada ricorda infatti un portale, con i suoi quasi due metri di altezza e le sue forme sinuose ed accattivanti. Un portale che dà accesso a mondi nuovi, immaginari, sempre diversi e fantasiosi. Non è un caso che Sottsass abbia voluto ispirarsi a questo film, in cui le regole del mondo vengono completamente ribaltate, sovvertite e trasformate.

Sottsass infatti è stato il primo in Italia a esprimere, attraverso le sue creazioni, le idee emergenti del contro design o radical design. Questi movimenti rappresentavano una critica sociale espressa attraverso oggetti caratterizzati da un forte sperimentalismo nei materiali, nelle tecniche e nelle forme, in netta opposizione allo stile razionalista e al gusto comune dell’epoca. In un’era dominata dal movimento modernista, noto per l’ordine, la rigidezza e l’uso di linee rette e pulite, lo specchio Ultrafragola segnava una netta rottura con il passato. Con questo pezzo, Ettore Sottsass riesce a sintetizzare una filosofia di design che celebra la bellezza dell’imperfezione e la diversità formale.

La sua visione di design e di progettazione viene fortemente influenzata dai viaggi compiuti negli anni Cinquanta e Sessanta, nei quali l’architetto (era di fatto per formazione un architetto) non si limita a condurre l’esperienza in modo superficiale ma cerca il più possibile di vivere questi luoghi e queste culture per ricercare una nuova forma di linguaggio e nuove ispirazioni. Uno dei primi viaggi che segna profondamente Sottsass è il soggiorno a New York nel 1956, dove lavora con il celebre designer modernista George Nelson. Qui conosce la società americana e il suo consumismo, apprezzando la semplicità del prodotto di massa ma rifiutando la progettazione puramente pratica finalizzata alla mera produzione. È per l’appunto in questo periodo che il designer sviluppa la sua concezione profondamente anti-funzionalista del design, creando artefatti che diventeranno oggetti di evasione e portatori di poesia e messaggi. Questa nuova ideologia diventa sempre più definita e chiara anche grazie al secondo importante viaggio che Sottsass intraprende in India nel 1961. Qui scopre una cultura ricca di sensazioni, colori, simboli e valori. Gli oggetti diventano così un elemento emotivo, capace non solo di servire necessità ma soprattutto di evocare sensazioni. Lo specchio Ultrafragola è emblema di questa trasformazione dello stile artistico e progettuale del designer. Linee sinuose, colori sgargianti e materiali innovativi saranno di qui in avanti un manifesto contro la cultura borghese, razionalista e funzionalista della società del tempo.

Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova
Lo specchio Ultrafragola ambientato. Foto: Poltronova / Pietro Savorelli

Ultrafragola appartiene alla serie dei cosiddetti ‘mobili grigi’, una collezione di arredi per la zona giorno e notte progettati per Poltronova. Il nome deriva dal colore che Sottsass aveva scelto per questi mobili, il grigio, un colore che per lui rappresentava neutralità e mancanza di emozione. Per contrasto, il designer aveva incorporato luce all’interno delle strutture degli oggetti, realizzate con fibra di vetro termostampato, per ‘dare vita’ alle sue creazioni. Nessuno dei pezzi fu mai sviluppato oltre il prototipo, tranne Ultrafragola, il quale vide la luce nel 1970 e come sappiamo lasciò un segno indelebile nella storia del design. La serie dei ‘mobili grigi’ rappresenta un manifesto provocatorio con cui il designer critica il predominante movimento modernista del tempo, assumendo il ruolo di difensore dei nuovi valori emergenti nell’era del post-modernismo.

Ettore Sottsass ha sempre cercato di rompere con le convenzioni creando oggetti che fossero espressione di un’estetica innovativa e rivoluzionaria. Ironico, controcorrente e provocatore ha cambiato per sempre la storia del design italiano. Ultrafragola è un esempio brillante di come il design può combinare funzionalità e coinvolgente emotività. Con la sua forma fluida, la sua illuminazione suggestiva e il suo richiamo culturale, rappresenta un’icona del design contemporaneo che continua a ispirare e affascinare. È uno specchio che ci fa sognare e ci ricorda che l’audacia e il coraggio di andare controcorrente possono spesso portarci a fare la differenza, scoprendo, creando ed immaginando mondi nuovi e rivoluzionari.


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Monica Sperandio

L'autrice di questo articolo: Monica Sperandio

Classe 1998, mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Trento e successivamente ho conseguito un master in Social Media Marketing alla NAD di Verona. Da sempre appassionata d'arte, nel 2022 fondo The Sensitive Flower, progetto social di divulgazione artistica e culturale con lo scopo di diffondere bellezza e conoscenza. Attualmente lavoro come libera professionista nel campo della comunicazione per il settore arte e cultura.



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