Per una storia dell'arte italiana dal Duemila a oggi


Diamo il via oggi a una rubrica con cui, in quattro uscite più un'introduzione, tracciamo una breve storia dell'arte italiana dal Duemila a oggi. Ecco gli argomenti della nostra panoramica sull'arte italiana del XXI secolo.

Individuare ciò che dell’arte di oggi passerà storia pare, in una prima fase, un impegno severo. Capire quali artisti, quali opere, quali fenomeni con cui condividiamo la contemporaneità domani saranno in grado di indicarci la via attraverso la quale l’arte si è evoluta è davvero complicato. Farlo con precisione, forse, addirittura impossibile. Ma è anche vero che tutto quel che accade, che potrebbe esaurirsi nella cronaca, è di per sé, potenzialmente, storia. E dal momento che ogni manifestazione è più sensibile all’oblio che alla memoria, solo il tempo può definire quel che rimarrà- Partendo da questo assunto, possiamo allora guardare agli autori che stanno resistendo, almeno per il momento, allo scoglio del tempo e che con tenacia, in questo periodo, continuano a ripresentarsi sulla scena artistica nazionale e non solo. In sostanza, possiamo iniziare a tirare le fila degli ultimi vent’anni di storia dell’arte parlando degli artisti che maggiormente si sono fatti carico di mantenere viva la creatività italiana in un contesto davvero complesso.

Loro padre putativo non può essere che Maurizio Cattelan. Gli artisti a lui successivi hanno filtrato l’elemento ironico rimanendo però legati alla dimensione tridimensionale dell’arte. Tale spinta, unita alla costante e dilagante globalizzazione, che ha allargato confini e miscelato culture, gli artisti contemporanei hanno frequentemente rivolto l’attenzione alla relazione tra oggetto e realtà quotidiana (Luca Trevisani, Alice Cattaneo, Chiara Camoni, Diego Perrone, David Casini), che si amplia poi alla dimensione esperienziale dell’arte e alla relazione con lo spazio architettonico (Ludovica Carbotta, Patrick Tuttofuoco, Paola Pivi, Lara Favaretto). Sempre e comunque nell’ottica di indagare, in ultima istanza, la propria identità posta in crisi dalle contingenze moderne.

Tale sguardo più intimo, mai totalmente privato, anzi sempre recettivo sul collettivo, si indirizza spesso anche verso aspetti particolari della società, letti in modo soggettivo e perturbante. Come nei lavori di Giorgio Andreotta Calò, Marinella Senatore, Ra di Martino, Marzia Migliora. O anche verso la storia e la politica: Giulio Frigo, Rosa Barba, Francesco Vezzoli, Francesco Arena, Gian Maria Tosatti).

In un panorama dominato dalla scultura e dall’installazione emerge con sempre più insistenza il medium digitale, soprattutto legato al video (Masbedo, Marinella Pirelli, Studio Azzurro, Davide Quayola). Che, quasi paradossalmente, si lega al mondo della performance per contrastarne l’evanescenza: (Sissi, Nico Vascellari, Luigi Presicce).

E altresì resiste un mezzo come la pittura (Pietro Roccasalva, Roberto Cuoghi, Nicola Samorì, Patrizio Di Massimo) che solo nella seconda metà degli anni Dieci è riuscita a ripresentarsi con insistenza nel panorama nazionale. E che ora sembra starsi coagulando in un gruppo di pittori che quasi, senza manifesti o proclami, si ritrovano vicini. Se non per stile o contenuti, quantomeno per due ragioni: il primo, appunto, è la pittura, che dopo anni di declino torna a presenziare in fiere e mostre; e in secondo luogo un approccio questa volta sì quasi totalmente intimo, privato, isolato. Tra questi si possono segnalare Guglielmo Castelli, Thomas Berra e Rudy Cremonini.

Le uscite

Martedì 5 settembre: Arte relazionale, prospettiva intimista

Martedì 26 settembre: Arte relazionale, aperture sulla società

Martedì 10 ottobre: Scultura e installazione

Martedì 24 ottobre: Pittura italiana contemporanea

Maurizio Cattelan, La Nona Ora (1999; poliestere, resina, roccia vulcanica, tappeto, vetro, polvere metallica, lattice, cera, tessuto; Collezione privata)
Maurizio Cattelan, La Nona Ora (1999; poliestere, resina, roccia vulcanica, tappeto, vetro, polvere metallica, lattice, cera, tessuto; Collezione privata)

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