Questo dipinto di Orazio Gentileschi, la celebre Suonatrice di liuto, è un'opera che raffigura una giovane, abbigliata secondo la moda del Seicento, impegnata a suonare un liuto di fronte a un tavolo dove vediamo poggiati gli spartiti e diversi strumenti musicali. Il soggetto del suonatore di liuto era già stato affrontato altre volte da Caravaggio, che fu amico di Orazio Gentileschi: l'artista pisano sicuramente aveva bene a mente l'esempio del grande pittore lombardo.
Tuttavia, rispetto a Caravaggio, Orazio Gentileschi si distingue per una maggior raffinatezza (si veda il modo in cui vengono trattati i tessuti, ma anche il volto della giovane suonatrice, molto più idealizzato rispetto a quello delle donne di Caravaggio) che gli derivava dalla sua formazione toscana. Si tratta comunque di un dipinto animato da grande vitalità: Orazio Gentileschi sceglie di "catturare" un momento di vita quotidiana, cercando di cogliere la concentrazione della suonatrice, rendendo in maniera meticolosa ogni minimo dettaglio, e non senza rinunciare a una certa sensualità, mostrandoci ampie porzioni dell'epidermide della ragazza. Da notare, inoltre, il raggio di luce che, in alto, taglia in obliquo la stanza, e che è anch'esso memore delle soluzioni caravaggesche.
L'opera, nel Seicento, era registrata nelle collezioni del bolognese Girolamo Cavazza: nel 1697 fu poi acquistata da Marcantonio Franceschini per il principe Johann Adam Andreas del Liechtenstein, ed è rimasta nelle collezioni dei principi del Liechtenstein fino al 1962, anno in cui è stata acquistata dalla National Gallery of Washington dove tuttora si trova. L'opera è stata in Italia nel 2001 in occasione della mostra su Orazio e Artemisia Gentileschi a Palazzo Venezia, a Roma.
1 febbraio 2018
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